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Icardi, ma non solo. E’ un campionato vivo, dalla Champions alla salvezza. C’è ancora tempo per parlare di futuro

Icardi, ma non solo. E’ un campionato vivo, dalla Champions alla salvezza. C’è ancora tempo per parlare di futuroTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 4 aprile 2019, 07:16Editoriale
di Luca Marchetti

Tutti gli occhi erano per Icardi, per quello che avrebbe fatto, per come si sarebbe rapportato con i compagni in campo e con Spalletti. E lui ha risposto sul campo nel modo migliore possibile: l’Inter ha vinto 4-0 lui ha fatto gol su rigore che si era guadagnato (e dopo aver “concordato” con i compagni che poteva batterlo) ha preso un palo clamoroso e ha fornito l’assist per Perisic in occasione del 3-0, insomma un rientro migliore non si poteva. Anzi forse sì: un rientro senza fischi. Però già così è molto. Ci vuole tempo per far guarire gli strappi, le ferite. La presa di posizione della tifoseria nerazzurra era stata preannunciata. Abbiamo la speranza (forse romantica) che dopo la burrasca possa tornare il sereno dappertutto, anche nello spogliatoio in maniera definitiva e quindi di riflesso anche nei rapporti con la tifoseria.
Intanto Icardi è tornato al gol dopo 109 giorni dall’ultima rete segnata (sempre su rigore), ma l’Inter è come se avesse voltato pagina. Anche perché è stata proprio tutta la serata benevola per i colori nerazzurri: il Milan aveva pareggiato 24 ore prima, ha perso la Lazio, ha pareggiato la Roma. L’Inter al momento ha 8 punti di vantaggio sul terzetto Roma, Lazio e Atalanta, ma queste ultime due devono ancora giocare una partita. La Lazio il recupero con l’Udinese, i bergamaschi sono impegnati in serata contro il Bologna: e sebbene sulla carta le due “quinte” in classifica sono favorite attenzione alle squadre impegnate alla lotta per non retrocedere. Di sorprese ce ne sono state parecchie in questo turno infrasettimanale proprio perché in fondo nessuno vuole perdere terreno.


Pensate alla Spal, pensate all’Udinese, pensate all’Empoli, pensate al Bologna di domenica (visto che ancora deve giocare): in fondo si corre, la quota salvezza potrebbe alzarsi un po’, e questo ritmo alto dietro non mette in sicurezza neanche chi si sentiva tranquillo: dal Genoa in giù praticamente (33 punti) tutte non possono considerarsi salve.
E’ vero che il campionato in alto per la vittoria dello scudetto non è praticamente mai stato messo in discussione, ma sia la lotta Champions che la lotta per l’Europa League che quella salvezza sono obiettivamente molto serrata e piene di colpi di scena. Con serie positive che all’improvviso fanno schizzare in alto le squadre o serie negative che le inguaiano. Di fatto in questo momento pochissime le squadre non hanno obiettivi (in campionato): Juventus (ma c’è la Champions in arrivo), il Napoli (idem per l’Europa League) e a Fiorentina che (almeno al momento) pare essersi troppo attardata per poter riprendere la zona Europa League: ma anche qui c’è ancora la semifinale di coppa Italia da giocare. Poi ci sarebbero Chievo e Frosinone che però si sono tutt’altro che arrese
Ecco perché tutte le voci che girano adesso (soprattutto su direttori sportivi e quindi sugli allenatori) non possono essere prese in considerazione se non come preliminari o sondaggi, idee… Nessuno sa quello che può succedere, soprattutto quando gli obiettivi (raggiunti o meno) possono cambiare la stagione successiva. Delle big l’unica sicura al 100% che l’allenatore della prossima stagione sarà quello di quest’anno è il Napoli. Per tutti gli altri qualche spiffero o qualche richiesta c’è sempre stata: fosse soltanto a livello mediatico.
Per cercare di dipanare la matassa c’è bisogno di qualche giorno in più (forse settimana) e qualche certezza (anche in campionato) superiore. Nel frattempo godiamoci l’esplosione dei giovani che continuano ad essere determinanti nei grandi club come Zaniolo (che sul suo futuro ha parlato ma ancora non ha chiarito del tutto) e Kean (che invece non avrà problemi a rinnovare con la Juventus). Godiamoci l’amicizia di Belotti e Quagliarella. Godiamoci un campionato vivissimo e agguerritissimo.

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