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Il primo bilancio del mercato e quello che può accadere da qui a fine mese: le regine sono al contrario. Juve già in ottica futura. Spalletti ritrova il sorriso coi due rinforzi, il Milan resta in bilico. E occhio al valzer dei tecnici in estate

Il primo bilancio del mercato e quello che può accadere da qui a fine mese: le regine sono al contrario. Juve già in ottica futura. Spalletti ritrova il sorriso coi due rinforzi, il Milan resta in bilico. E occhio al valzer dei tecnici in estateTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 14 gennaio 2018, 10:102018
di Marco Conterio
Nato a Firenze il 05/05/1985, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com. Già firma de Il Messaggero e de La Nazione, è stato speaker e conduttore per Radio Sportiva, oltre che editorialista di Firenzeviola.it e voce di TMW Radio.

A metà del guado. Mancao solo due settimane nel calciomercato italiano e finora cosa è concretamente successo? Le regine sono al contrario, ovvero le formazioni che lottano per non retrocedere. Sugli scudi un Benevento in crisi nera di risultati ma con un presidente, Vigorito, che non molla il sogno della Serie A. Vuole fare come il Crotone la scorsa stagione, vuole il miracolo. I saggi gli suggeriscono di prendere giovani per fare una B da protagonista e per stabilizzarsi con una rosa di spessore in Serie A. Il suo sogno, folle, ma certamente lodevole, è quello di salvarsi e allora dentro (Sandro), stranieri dal comprovato talento (Guilherme) ma ancora da decifrare e poi qualche scommessa all'estero. Non molla e gli investimenti lo dimostrano. Lo stesso fa la Spal, in una situazione ben diversa di classifica, che ha puntellato la difesa con Cionek, la trequarti con Kurtic e pure preso l'esterno che mancava con Dramè. Al Crotone mancava un difensore ed ecco Capuano, al Cagliari pure ed è arrivato un pezzo da novanta per i sardi come Castan. E' un mercato al contrario.

Il bilancio dei primi quindici giorni è amaro, per la nostra Serie A. In Spagna è sbarcato Coutinho. In Inghilterra sta per muoversi Sanchez, lo ha fatto Barkley. In Bundesliga anche il Bayern ha preso un attaccante (Wagner) mentre in Francia stanno per muoversi giocatori importanti da Parigi. E in Italia? La Juventus è ferma, come da attese, al palo. Non stanno arrivando le offerte attese per Alex Sandro, sicché nessun movimento e sguardo al futuro: preso Emre Can, occhi anche su un centrocampista italiano giovane e forte come Pellegrini della Roma ma pure su Cristante dell'Atalanta. Il Napoli ha preso uno svincolato e magari martedì avrà Verdi ma non andrà di fatto a rinforzare lo scacchiere dei titolari di Sarri. La Roma ha l'urgenza di rientrare di 42 milioni circa entro giugno ed ecco perché le entrate sono a zero e perché sono sulla lista dei partenti in tanti, da Bruno Peres a Emerson Palmieri, da Strootman ad Alisson. Giocatori per far cassa e, dalla prossima estate, sperare di poter ripartire senza capestri. Un po' come l'Inter, che il suo percorso lo ha già tracciato: cerca solo prestiti gratuiti con diritto di riscatto (fatta per Lisandro Lopez dal Benfica, stretta per Rafinha del Barcellona) ma non riesce a piazzare nè Joao Mario nè tanto meno Brozovic. Spalletti dovrebbe calmare i bollenti spiriti con gli acquisti, sottaciuti ai media ma evidenziati dopo la gara di Firenze allo spogliatoio e a Zhang jr.

E le altre? Caceres alla Lazio era il segreto di Pulcinella, ora arriverà un centrocampista di manovra (Badelj?) per alternarsi con Leiva e Parolo. La Fiorentina deve cedere alternative (Sanchez, Olivera) ma i Della Valle non mettono a disposizione soldi per il mercato e l'autofinanziamento non porta colpi a effetto (Soucek dello Slavia Praga è vicino). E il Milan? Occhio a Suso che può partire anche adesso (sirene importanti dalla Spagna e dalla Premier League) e poi è nell'ennesimo tornado di una stagione nerissima. Le voci sull'inchiesta, smentite, sono comunque un altro capitolo da aggiungere al libro della tragedia rossonera. In soldoni, che non ci sono: senza Champions League, via Donnarumma e compagnia iper-guadagnante. E il sogno Conte rischia di rimanere tale, in un'estate dove il valzer delle panchine può essere o strabiliante o nullo. Dipenderà tutto da Allegri alla Juventus (il club lo conferma, lui fa altrettanto): se resta, cambia poco. Altrimenti Zidane e Simone Inzaghi sono gli obiettivi di Agnelli e Marotta e questo potrebbe innescare un vortice pazzesco. Ma ci sarà tempo...