In Champions il meglio d'Europa, senza Italia...che piange miseria. Paradosso Milan, rimpianto Allegri. De Laurentiis, troppi milioni per sperare in una Coppa Italia...
Diventata ai Quarti finalmente Coppa dei Campioni, la rinomata (ma ridimensionata) Champions mostra orgogliosa il meglio d'Europa. Senza l'Italia. Tre spagnole (Barca-Atletico in un derby, il Real contro il Borussia alla ricerca della decima Coppa dalle Grandi Orecchie), due inglesi (Chelsea e United per il rotto della cuffia), due tedesche (Bayern Monaco e Borussia Dortmund) e una francese (il PSG costruito con i pezzi pregiati del calcio italiano. E noi a piangere miseria. Povera Italia che non riesce più a conquistare i pezzi migliori del mondo e deve accontentarsi degli scarti. Balle. Se mi chiamate scarti Tevez, Pogba, Llorente, Higuain, Callejon vuol dire che non capite molto di calcio. Eppoi vi è sfuggito il paradosso-Milan: i rossoneri, drammaticamente collocati al vertice della zona retrocessione, sono arrivati agli ottavi e avrebbero passato il turno se a guidarli fosse stato confermato il loro "autore", quell'Allegri che per eccessivo aziendalismo ha pagato le scelte societarie (le cessioni di Pirlo, Ibrahimovic e Thiago Silva per ragioni di bilancio) per poi essere cacciato e sostituito con Seedorf.
Il pianto della critica ha due versanti che non condivido: intanto, se fosse davvero la crisi economica a frenare gli acquisti di pedatori famosi mi sentirei di condividerla perchè prima di essere un appassionato di calcio sono un cittadino italiano; e come tale troverei scandaloso se, mentre centinaia di migliaia di connazionali vivono nella miseria, qualcuno gettasse euromilioni al mercato dei piedi buoni e delle bufale. Ma proprio da appassionato ed esperto mi sento di contestare la versione "pauperistica" facendo notare che l'esclusione dalla Champions di Juve e Napoli è da attribuirsi a ragioni tecniche non a mancanza di quattrini. Contro la Juve, chiamo a testimoni Copenhaghen e Galatasaray, sicuramente alla portata dei bianconeri, mentre per il Napoli mi basta ricordare la ridicola sconfitta con l'Arsenal dopo la prepotente esibizione ai danni del Borussia Dortmund. La Juve ci sta mettendo una pezza con l'Europa League dopo aver fatto fuori la generosa Fiorentina, il Napoli ha esibito tutti i suoi limiti, non di qualità ma di natura tecnico-tattica, con il modesto Porto, agevolato oltre ogni lecito timore. Se il prossimo mercato sarà ricco e trionfalistico non me ne lamenterò, ma continuerò a preoccuparmi della salute economico/finanziaria di club che, a parte la JuveFiat, hanno conosciuto stagioni difficili. E raccomando a De Laurentiis di fare un punto chiaro e severo con Benitez prima di svenarsi: in questa stagione ha speso un centinaio di milioni per sperare in una Coppa Italia. La ricca fabbrica della passione - il San Paolo - potrebbe decidere di scioperare.