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Inter, Belotti o Jovic a gennaio. Nel mirino Raspadori. Juve, intreccio Pogba-DeLigt con Raiola regista. Zakaria in Premier. Milan, Romagnoli vuol restare. Il fondo Pif e la Fiorentina

Inter, Belotti o Jovic a gennaio. Nel mirino Raspadori. Juve, intreccio Pogba-DeLigt con Raiola regista. Zakaria in Premier. Milan, Romagnoli vuol restare. Il fondo Pif e la FiorentinaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 19 novembre 2021, 08:29Editoriale
di Enzo Bucchioni

Sta per partite l’ultimo mese di calcio prima della sosta e della riapertura del mercato, gli obiettivi si stanno delineando e cominciano ad più chiari.

L’Inter, ad esempio, ha bisogno di una punta. E’ vero che Marotta ha detto più volte che a gennaio i nerazzurri non faranno niente per mille ragioni, tecniche ed economiche, ma con questo non è detto che il dirigente nerazzurro con il direttore sportivo Ausilio non siano attenti a eventuali situazioni interessanti che dovessero maturare.

E’ evidente che qualche fatica la stia facendo Lautaro in termini realizzativi, che da Dzeko con i suoi quasi 36 anni non si possano pretendere nove mesi al top, Correa è discontinuo e come Sanchez ormai nel ruolo di riserva non trovi motivazioni per fare la differenza. Servirebbe un’energia nuova e i riflettori sono accesi su due profili in particolare, Belotti e Jovic.

Belotti è in scadenza e con il Torino non rinnoverà. Si parla da tempo di un possibile passaggio al Milan a parametro zero con firma già dal primo febbraio, ma l’Inter potrebbe ancora inserirsi. Come? Facendo un’offerta al Torino che invece di perdere il giocatore a giugno avrebbe comunque interesse di venderlo a gennaio anche se a prezzo stracciato. Un remake di quello che Marotta fece due anni fa con Eriksen e il Tottenham. Il giocatore era in scadenza, all’epoca valeva più di sessanta milioni e l’Inter per anticipare tutti lo portò via a gennaio per venti milioni. Il Gallo piace molto a Inzaghi, per caratteristiche ricorda il suo Immobile alla Lazio, e andrebbe a completare la correzione del modo di giocare rispetto all’Inter di Conte.

Quanto può valere un Belotti a gennaio? L’offerta potrebbe essere sui cinque milioni, ma le difficoltà non mancano. Juric ha detto di avere avuto l’assicurazione dal giocatore che resterà fino a giugno, ma un tentativo sarà fatto.

La seconda strada da battere porta a Madrid dove il Real si ritrova un centroavanti pagato 60 milioni che non gioca praticamente mai e stiamo parlando di Luka Jovic, serbo di 24 anni. Il prestito potrebbe convenire a tutti. Al Real in particolare per evitare che il cartellino del giocatore si deprezzi ulteriormente e, ovvio, al giocatore stesso che non vuole rimanere ancora inattivo anche in vista dei mondiali dell’anno prossimo, con la sua Serbia vuole arrivarci al top e non sgonfio come ora. All’Inter potrebbe rilanciarsi e le due società potrebbero lasciarsi per giugno il discorso aperto sul futuro, cosa molto gradita all’Inter per la nota attenzione che ci deve sempre essere per il comparto spese.

In questi mesi poi tante cose potrebbero cambiare, sappiamo che attorno alla società nerazzurra ci sono sempre movimenti e fondi che lavorano alla cessione nonostante le parole di Zhang che non vorrebbe vendere.

Per l’estate Marotta ha già messo gli occhi su Raspadori del Sassuolo per ammissione dell’ad emiliano Carnevali. Ma non solo. Ci sarebbe già più di un interessamento per Lucca, centroavanti del Pisa e dell’Under 21, un profilo che piace a molti. L’Inter c’è, forse in pole position.

La Juve invece, nonostante la presenza a Pisa del fratello di Chiellini come direttore sportivo, ha sempre in testa Dusan Vlahovic. Per ora alla Fiorentina non è arrivata nessuna offerta diretta, si sta lavorando sottobanco da tempo e il silenzio dei procuratori del giovane serbo che non rispondono a squadre importanti come l’Arsenal, fa pensare che qualcosa di fatto ci possa già essere. Il problema è solo capire se l’operazione si può fare a giugno o in estate e lo vorrebbe sapere anche la Fiorentina che nonostante il no del giocatore al rinnovo, ha comunque un contratto fino al giugno del 2023. I viola da una vendita a gennaio si aspettano un’offerta sopra i cinquanta milioni.

Nel frattempo la Juve lavora alla rifondazione e uno degli alleati è Mino Raiola. L’ipotesi di riportare a Torino il polpo Paul Pogba in scadenza con il Manchester è un qualcosa a metà tra la speranza e la realtà. Qualcosa c’è e l’architetto è ovviamente Raiola. Il discorso potrebbe anche coinvolgere DeLigt, altro suo assistito. L’anno prossimo avrà una clausola da 120 milioni e piazzarlo al Barcellona o al Real potrebbe voler dire tanta roba per lui Raiola (commissioni), per il giocatore, ma anche per la Juve. In cambio Raiola potrebbe favorire il ritorno a Torino di Pogba. Fantacalcio?

Non è detto. La Juve vorrebbe tenere DeLigt, ma con Allegri il feeling non è mai scattato e forse l’olandese stesso pensa a squadre dove si gioca un calcio che valorizzi meglio le sue caratteristiche. Storie da scrivere.

Per eventualmente sostituire DeLigt una pista portava a Romagnoli in scadenza con il Milan, anche lui assistito da Raiola. Il difensore però vuole restare in rossonero, è attaccato alla maglia e la trattativa per il rinnovo è iniziata ieri. Il Milan vuole ridurre l’ingaggio da cinque milioni a 3,5, ma un punto d’incontro si sta cercando, ieri primo contatto positivo.

La Juventus della rifondazione dovrà ripartire dal centrocampo e oltre a Pogba, uno dei giocatori nel mirino da tempo e per il quale si ragionava è il gigante svizzero Zakaria in uscita dal Moenchengladbach. Il giocatore però ha detto chiaro e tondo che prima della Juve e dell’Italia in generale (lo seguivano anche l’Inter e la Roma) c’è la Premier League. Vuole andare a giocare in Inghilterra e vedremo dove, deve soltanto scegliere perché su di lui ci sono diversi top club. Come è logico che sia dopo la sua grande crescita degli ultimi mesi.

Non solo mercato giocatori, è molto attivo anche il mercato delle società. E’ noto che da tempo, dopo l’ingresso massiccio nel calcio europeo di capitali americani e degli Emirati arabi, si stia muovendo anche l’Arabia Saudita. Il fondo sovrano Pif, in pratica la cassaforte della famiglia reale saudita, sta cercando di investire nel calcio e dopo molti sondaggi la prima società acquistata è stato il Newcastle. E’ chiaro che il calcio viene visto come una grande passione dei reali, ma anche come uno straordinario veicolo per dare visibilità, accrescere il potere politico e di relazioni.

La rivalità con i vicini Emirati Arabi ha fatto il resto. Tutti pensano che visti assegnati i mondiali in Qatar l’anno prossimo, l’Arabia punti a sua volta ad ottenerli fra qualche edizione. Ma nel calcio che conta ci devi essere. E il Newcastle potrebbe non bastare.

Sappiamo di interessamenti passati di Pif per il Milan, ma soprattutto per l’Inter. La trattativa per qualcuno s’è arenata solo per il no del governo cinese, per altri invece ci sarebbe da attendere solo qualche mese, alcune sistemazioni politico-economiche, per riprendere il discorso. Il governo cinese, secondo indiscrezioni, insisterebbe con Zhang perché venda in fretta la società nerazzurra. Non è facile visto il mutuo da 275 milioni acceso con il fondo americano Oaktree, ma si sta lavorando.

Non ci sarebbero ostacoli a livello Uefa nel possedere due squadre in massimi campionati diversi, anche Pozzo e non solo, ad esempio è proprietario del Watford e dell’Udinese, nel passato aveva anche il Malaga.

In attesa, però, il fondo Pif sta monitorando diverse situazioni e soluzioni che possano essere interessanti alternative e ieri Alfredo Pedullà ha rivelato che fra le società nel mirino ci sarebbe anche la Fiorentina.

Niente di strano o di sorprendente. E’ logico e quasi scontato che la Fiorentina, brand di Firenze, una delle città più belle del mondo e fra le più amate, possa interessare a un eventuale investimento arabo. Ma, ripeto, la Fiorentina come altre. E’ semplicemente in un ventaglio di ipotesi.

Poi si tratterà di vedere, come ha sottolineato anche Pedullà, se il fondo Pif intenderà proseguire nella sua esplorazione, fare sondaggi o magari in futuro cercare un contatto con la Fiorentina. Contatto che non c’è ancora mai stato.

Dopo di che bisognerà sentire se Commisso sarà disposto a vendere e via di seguito. Quindi in futuro potrebbe succedere tutto come non succedere niente. Oggi succede semplicemente che la Fiorentina è fra le società che piacciono al fondo Pif. Stop. Qualcuno potrebbe commentare come a me piace Claudia Schiffer o chi volete voi…

Con un solo particolare in più: e se invece dietro ci fosse la politica?

Sono noti i rapporti fra i reali sauditi e l’ex sindaco Matteo Renzi ed è altrettanto noto lo scarso feeling di Commisso con la politica cittadina. Magari qualcuno l’avvento degli arabi lo potrebbe anche auspicare o favorire, ma oggi la Fiorentina è di Commisso e non ci sono stati contatti o offerte di sorta.

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