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Inter e Napoli, tutto rinviato, ma nulla è perduto. Anzi: vietato, vietatissimo mollare

Inter e Napoli, tutto rinviato, ma nulla è perduto. Anzi: vietato, vietatissimo mollareTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 29 novembre 2018, 07:522018
di Luca Marchetti

Tutto rinviato, nei gironi più difficili Napoli e Inter dovranno sudarsi la qualificazione fino all'ultimo. Non basta la vittoria del Napoli per 3-1 contro la Stella Rossa: sarà decisiva la sfida ad Anfield Road, ancora una volta uno scontro dentro o fuori con il Liverpool per Ancelotti. Il Napoli (se il PSG dovesse vincere contro la Stella Rossa) può anche perdere con un gol di scarto, ma dal 2-1 in poi ma sarebbe meglio non fare troppi conti (anche perché ci sarebbe anche il caso di arrivo a 9 punti in 3 squadre e il Napoli sarebbe sicuro del passaggio del turno solo perdendo da 4-3 in su...) e pensare di fare risultato e basta.
Ancelotti aveva detto in conferenza che non passare il turno sarebbe stato da coglioni. Bene: per non fare brutta figura il Napoli deve pensare in grande e di fatto eliminare ai gironi la finalista della passata stagione. Non è un'impresa impossibile per questo Napoli che ha continuato a crescere in consapevolezza, in autorevolezza. Non ha mai perso nel suo girone: perché dovrebbe farlo proprio nell'ultima gara? La serenità di Ancelotti, il ritorno al gol di Hamsik, i 100 di Mertens con il Napoli (che diventa anche il miglior marcatore europeo dei partenopei scalzando Cavani) lasciano i tifosi più sereni. Non serve un'impresa, serve una serata da Napoli. Senza paure, senza timori.
Come non c'è bisogno di imprese straordinarie in casa nerazzurra. Parliamoci chiaramente non è stata un'Inter arrembante quella di Londra. Ha subito il gol della sconfitta quando forse non c'era poi così tanto tempo per recuperare. Forse avrebbe potuto avere più coraggio? Difficile contro una delle squadre più in forma della Premier. Ora però l'Inter non deve deprimersi. Intanto perché il Tottenham se vuole passare il turno deve andare a vincere a Barcellona. E non è una cosa scontata. Giusto per darvi un dato: l'ultima sconfitta barca in casa è datata 1 maggio 2013 ovvero 5 anni e mezzo fa.

Era la semifinale contro il Bayern Monaco. Da allora il 28 partite in Champions 26 vittorie e 2 pareggi. Perciò se l'Inter dovesse vincere contro il PSV in casa sarà ragionevolmente sicura di passare il turno.
Il problema sarà arrivare a quella partita in maniera serena. Per questo non deve subire il contraccolpo psicologico e non deve ripensare troppo alla partita di Wembley. Alle porte ci sono due partite difficilissime con Roma e Juventus, entrambe fuori casa. Deve pensare a 90 minuti per volta: da queste partite passa la stagione nerazzurra, ovvero il sapore della stagione nerazzurra. L'Inter ora deve dimostrare che la crescita che c'è stata è una crescita che ha solide basi e che può proiettare l'Inter verso un campionato più frizzante, una stagione più frizzante. Per scalare quei gradini che le mancano per tornare dove Zhang vuole: fra le migliori al mondo. E per fare questo non basta l'arrivo di Marotta. Ora bisogna dimostrare sul campo (e fuori) di essere tosti. Contro squadre altrettanto toste, in qualche caso ferite. Per cominciare a raccogliere i primi frutti del lavoro di Spalletti, architetto nerazzurro.
Insomma: non sono arrivate soddisfazioni. Anzi: chi pensava di poter chiudere la pratica stasera forse c'è rimasto fin troppo male. Ecco scrollatevi di dosso le negatività: il 4 per 4 si può ancora fare. Napoli e Inter non devono aver paura di nessuno.