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Inter, i castelli non si costruiscono in sei mesi. Marotta show. Espellete l'Atalanta dalla serie A. Vile attacco alla LND, fuori dal campo

Inter, i castelli non si costruiscono in sei mesi. Marotta show. Espellete l'Atalanta dalla serie A. Vile attacco alla LND, fuori dal campoTUTTO mercato WEB
lunedì 27 gennaio 2020, 00:00Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Cosa puoi rimproverare all'Inter di oggi? Nulla. Semplicemente nel calcio ci vogliono tempo, pazienza, sacrificio ed equilibrio. Anche se porti Conte sulla panchina e Marotta a dirigere l'orchestra, non puoi pensare di vincere subito e scalfire la leadership della Juventus che vince da 8 anni, l'anno prima prende Ronaldo, in attacco ha Dybala e Higuain e le riserve della Juve potrebbero tranquillamente puntare al titolo in serie A. L'Inter deve avere calma e pazienza. Conte non le ha. Ma sono le sue due grandi qualità. Vuole tutto e subito: fa bene. Questa volta dovrà aspettare. L'Inter ha condotto un grande mercato estivo e sta facendo un grande mercato invernale, perché se prendi Eriksen l'ultima settimana di mercato significa che stai costruendo un castello (non di sabbia). Marotta avrà bisogno almeno di altri 12-24 mesi per insidiare seriamente la Juventus e deve tifare... Juventus in Champions. Se sei un vero interista tifi per la Juve in Europa. Perché? Così non continua a comprare giocatori forti da tutto il mondo con l'ossessione della Champions, vincendo il trofeo si chiuderebbe un ciclo e a quel punto l'Inter potrebbe accelerare il percorso di crescita. Forse un errore Marotta e Conte l'hanno fatto. Cedere Nainggolan in un reparto dove c'era bisogna di sostanza, concretezza e gol. Lo avevi in casa ma andava solo gestito. L'Inter si rinforza ad ogni sessione di mercato ma ci vuole tempo per completare il puzzle. Eriksen è manna dal cielo. Ti aiuta in qualità ma anche a diversificare i ruoli degli altri. Se poi prendi anche Allan, in estate, allora questa Inter diventa davvero tanta roba. Con il Cagliari la squadra si è fatta prendere dall'ansia e dall'agitazione, entrambe confermate da un finale di gara discutibile dove Conte avrebbe dovuto mantenere maggiormente la calma e non trasferire ansie ai calciatori. Il più lucido è sembrato Handanovic. E' vero che la terna non è stata impeccabile ma il Cagliari non ha portato via il punto da San Siro per merito dell'arbitro. Marotta va giudicato per il calciomercato e il voto non può che essere alto. Tra l'estate e l'inverno hanno fatto una collezione da far invidia a Dolce e Gabbana.
Piuttosto in Lega Calcio dovrebbero prendere seri provvedimenti nei confronti della famiglia Percassi. L'Atalanta dovrebbe essere esclusa dalla serie A. Al massimo fatela giocare in Bundesliga.

Come si azzardano quei ragazzini a mandare in crisi tutte società gloriose come Torino, Udinese, Milan e tante altre. Chi gioca contro l'Atalanta deve dichiarare, anticipatamente, lo stato di crisi. Umiliazioni storiche che resteranno nel tempo. 7-0, 7-1, 5-0. Cose non all'italiana, i professori dei salottini chiedono che si fermi. Fermarsi cosa? Scusate. L'Atalanta sta onorando il campionato e, se può farne dieci, li deve fare tutti e dieci. Per rispetto dei propri tifosi e degli avversari. E in Lega dovranno dire solo grazie a questa squadra che ha realizzato 57 gol in 21 giornate ed è agli ottavi di Champions League. Ma siamo impazziti? Gasperini si dia una regolata altrimenti sarà espulso come gli arruolati all'Isis. Scherzi a parte. Complimenti e avanti così perché questi sono gli spot migliori per il nostro campionato. Finalmente ci divertiamo, riempiamo gli stadi, abbiamo una anti Juve che sta crescendo e vediamo raffiche di gol.
Un passaggio su quanto accaduto la scorsa settimana in Eccellenza Lucana. Delinquenti, non tifosi, che si danno appuntamento per darsi a botte. Poi scappa il morto per le strade e anziché fare qualche domanda a Questura e Prefettura, anche sui morti si prova a fare polemica e politica calcistica. Va bene che ci sono dei giochi di potere in atto ma, almeno, non strumentalizziamo le tragedie che con il calcio non hanno nulla a che fare. Gli attacchi subiti dalla Lega Nazionale Dilettanti e rivolti al Presidente Cosimo Sibilia sono beceri. Sapete quante partite si giocano in serie D? 9 giorni: 7 da 18 e 2 da 20. Aggiungete l'Eccellenza, prima, seconda e terza categoria. Calciatori impegnati su ogni tipo di campo, dirigenti, tifosi... il sistema dilettantistico muove circa 1 miliardo di giro di affari all'anno se calcolate anche le trasferte. La Lega Dilettanti dovrebbe prendere il posto del Dio Onnipotente per controllare tutto. Anche ciò che succede fuori dagli stadi. Perché, purtroppo, la tragedia è avvenuta in strada e la partita di calcio di Eccellenza era solo un pretesto. Cosa avrebbe dovuto fare la Lega? Forse sostituirsi allo Stato. Se vogliamo attaccare le Leghe del nostro calcio facciamolo e siamo liberi di farlo ma cerchiamo delle motivazioni valide senza sfruttare le sciagure su vite umane che non ci sono più.

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