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Juve: da Gigi a Gigio? Marotta muove le acque e punta... un altro obiettivo. Milan: arriva il closing, ma i rossoneri attendono l'ultimo (importante) regalo di Galliani. Inter: la verità sulla "promessa" di Simeone

Juve: da Gigi a Gigio? Marotta muove le acque e punta... un altro obiettivo. Milan: arriva il closing, ma i rossoneri attendono l'ultimo (importante) regalo di Galliani. Inter: la verità sulla "promessa" di SimeoneTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 15 novembre 2016, 07:272016
di Fabrizio Biasin

Non c'è tempo da perdere, devo andare alla finale di Pechino Express. Organizzano un buffet con "laiv tuitting" dove ognuno dice la sua. Non ho assolutamente niente da dire e men che meno me ne frega qualcosa se non per tre motivi: voglio stringere la mano in segno di massimo rispetto a Costantino della Gherardesca, fare una foto con Tina Cipollari, azzannare il buffet offerto dalla produzione.

Ritengo Della Gherardesca un mito, il motivo è assai poco televisivo. Un giorno lo incrocio in palestra, "temporeggia" sul tapis roulant di fianco al mio e non parla mai. Dopo venti minuti di camminata a due all'ora (giuro) si gira verso di me e dice: "Io ho fatto. Arrivederci". Non l'ho mai più rivisto.

Tina Cipollari invece non l'ho mai incontrata. Siccome sono certo che non sia reale tipo Eta Beta, il Gabibbo o Paperoga, voglio capire come fanno a renderla così credibile.

Capirete che l'attesa di cotanta abbondanza rende le questioni pallonare poco importanti, anche perché - diciamolo - al decimo giorno di pausa per la nazionale non c'è una mazza da dire, anche se molti vogliono farci credere che in realtà ci sia "molto da dire".

Marotta fa una battuta su Donnarumma e la faccenda diventa immediatamente "La Juve ha opzionato Donnarumma!".

Ventura dice "bisognerebbe anticipare l'inizio della serie A" e subito diventa "Ventura ci vuol togliere le ferie!".

La Nazionale vince 4-0 con il Liechtenstein (o come si scrive) e divampa la polemica sull'otto a zero "che doveva essere e invece non è stato. Vergogna!".

Poca roba, converrete.

Per questo motivo scriveremo pochi pensierini giusto per far finta di sapere delle cose qualunque.

1) Milan, i saluti di Galliani, il closing, la clausola "La Scala"

Galliani continua a salutare: dice addio al Milan, non smette di ricordare che presto abbandonerà la nave rossonera. Questa cosa accadrà alla firma del closing prossimo venturo. La data c'è (2 o 13 dicembre), tutto sembra abbastanza indirizzato, anche se alcuni punti interrogativi devono ancora essere sciolti (quali sono i nomi degli investitori? Spenderanno sul mercato da subito?). Nel mare di questioni, quella più interessante riguarda l'aspetto burocratico posto all'attenzione di tutti dall'avvocato Giuseppe La Scala, vice-presidente dei Piccoli Azionisti: "Fininvest ha specificato che "gli acquirenti si impegnano a compiere importanti investimenti per un ammontare di 350 milioni nell'arco di un triennio, di cui 100 milioni al momento del closing". Onde evitare che tale stipulazione possa essere oggetto di revoca o modifica, è indispensabile che la società dichiari espressamente di volerne profittare, altrimenti il versamento potrebbe anche essere annullato o rinviato di sei mesi. In più, con il bilancio che sarà ancora in netto passivo a fine anno (potrebbe chiudersi con un rosso di 60 milioni stanti gli attuali conti, ndr), la cordata cinese deve sostituirsi a Fininvest nel ripianare i conti". Una sorta di "garanzia" a tutela del club che merita di essere presa in considerazione dall'attuale dirigenza, anche solo per evitare ogni genere di fraintendimento presente e futuro.

2) Juve, Donnarumma, Bentancur

Partiamo da una certezza, ovvero da Bentancur, il giovine del Boca (opzionato nel giorni della cessione Tevez) che a giugno raggiungerà Torino e che gli esperti definiscono "già pronto" per lo sbarco in Europa.

E Donnarumma? Alla Signora piace davvero? Sì, ma piace anche a mia zia e dubito che il portierone giocherà nel cortile della mia anziana parente.

Parliamoci chiaro, nessuno sa se il buon Gigio oltre che in azzurro sarà l'erede di Buffon anche alla Juve, nessuno tranne il buon Minone Raiola, uno assai sensibile agli spostamenti dei fenomeni e ancor più ai loro ingaggi. La sensazione è che Marotta abbia mosso le acque solo per vedere "l'effetto che fa", un tentativo ovviamente "a salve" se si pensa che il Milan attende di conoscere i suoi futuri proprietari, ovvero coloro che faranno firmare al buon Gigio il suo primo contratto e che dovranno convincerlo a sposare la causa rossonera "nei secoli dei secoli".

3) Inter, Ausilio, Pioli, Suning.

Ausilio ha parlato: "L'obiettivo è la Champions". Nel mare in tempesta, i nerazzurri provano a ritrovare la rotta. Il dato di fatto è che il tempo dei "tentativi" è terminato e solo una serie di vittorie potranno permettere all'Inter di tentare "l'impresa", perché di quello si tratta. Per raggiungere il terzo posto Pioli dovrà riuscire a realizzare una media superiore ai due punti per partita, ovvero tantissimi. Non sarà semplice, ma questo non significa - come molti insinuano - che l'Inter abbia già un accordo con Simeone per la prossima stagione. L'argentino probabilmente un giorno guiderà i nerazzurri, ma non certo perché si è accordato in queste settimane. Pioli è stato scelto non per "traghettare", ma per tentare un miracolo: dovesse riuscirci la panchina sarà sua anche la prossima stagione.

Sentite, è inutile prenderci in giro: non ho niente da raccontarvi se non queste boiate. Potrei continuare mandando a quel paese Muller per il suo peana contro San Marino, potrei analizzare le severe dichiarazioni di Fascetti nei confronti del "figlioccio" Cassano ("ritirati! È finito il tempo delle scuse!), ma sarebbe un allungare il brodo.

Sapete che c'è? L'unica cosa buona di queste due settimane è stato il canale "Rocky", lanciato sul satellite con lo scopo di attenuare la generale rottura di maroni. La saga del pugile italiano vista in loop ci ha infine permesso di far caso a delle cose che ancora non avevamo messo a fuoco (twitter: @FBiasin @ilsensodelgol Mail: ilsensodelgol@gmail.com)

Le dieci cose importanti di "Rocky" che forse non avete mai notato:

1) Adriana è un cesso fotonico.
2) Il cane Birillo è molto più sveglio di Rocky, anche solo perché non si fa menare come una zampogna e cresce mangiando crocchette da ricco, comprate con i soldi di Rocky.
3) Nel mondo reale Rocky dopo aver battuto Ivan Drago si farebbe Brigitte Nielsen, invece torna da Adriana.
4) Adriana oltre a essere un cesso ha un fratello rompicoglioni: Poli. Non conosciamo il fratello di Brigitte Nielsen, ma sicuramente peggio non poteva essere.
5) Mangiare 5 albumi crudi alle 5 del mattino e poi correre a zero gradi forse aiuta a diventare campione del mondo di boxe, di sicuro ti fa andare al cesso più in fretta della combo "caffè con sigaretta".
6) Il messaggio sotteso in "Rocky" non è "lotta e combatti e tutti i tuoi sogni si avvereranno", ma "se sei un malavitoso di Filadelfia avrai sempre i posti in prima fila e delle fighe di fianco" (oh, lo strozzino è sempre in prima fila).
7) Adriana oltre a essere un cesso non sa neanche pattinare. In più se tu gli dici "scusa Adriana, sono fortissimo nella boxe, non so fare altro, me la lasci fare?" lei ti risponde "no, preferisco che lavori in macelleria perché altrimenti ti fai male". Una stronza colossale.
8) Evitate di comprare la carne in macelleria a Filadelfia.
9) Lo speaker che commenta gli incontri di Rocky è lo stesso che fa le telecronache di "Holly e Benji", una specie di Mario Mattioli della Rai ma con Rocky invece di Clemente Russo.
10) La storia che se riesci a prendere al volo una gallina, allora puoi battere Apollo Creed, è una cazzata inventata da un vecchio sordo.