Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Juve-Napoli non va rigiocata! Attenzione ai precedenti. I protocolli vanno presi per il collo, dalla A alla D. Carolina, risparmiaci la morale di Morace

Juve-Napoli non va rigiocata! Attenzione ai precedenti. I protocolli vanno presi per il collo, dalla A alla D. Carolina, risparmiaci la morale di MoraceTUTTO mercato WEB
lunedì 12 ottobre 2020, 07:58Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Queste Nazionali ammazzano tutto. Ammazzano un sistema. Con i ritardi che abbiamo accumulato e con l'Europa alle porte, perdere tempo e sprecare un week end così è roba senza senso. Tutto questo per vedere delle partite inutili e senza appeal. La settimana è servita, però, a dividere la discussione su Juventus-Napoli e su come rispettare i protocolli per portare a termine il campionato. La Federazione, mai come questa volta, ha dimostrato grande fragilità e incertezza. Come se l'unico pensiero in testa sia quello delle elezioni federali. Gravina dovrebbe preoccuparsi più di come trovare un'intesa con Governo e Leghe e meno della sua poltrona che doveva durare due anni e che adesso vuole prolungare buttando la palla in tribuna. Primo passo: Juve-Napoli. Sarà la settimana decisiva. Come finirà? Gravina si è schierato ufficiosamente con Agnelli e De Laurentiis non l'ha presa affatto bene. Questa volta, però, la politica deve restare fuori dalle decisioni e bisogna rispettare il protocollo altrimenti questo campionato rischia di finire a novembre e come tutti sapete non possiamo permettercelo. Il sistema andrebbe al collasso; siamo già vicini. Juventus-Napoli, da protocollo, andava giocata. Il Napoli non si è presentato e la Federazione non può rinviare la decisione. Deve mettere tutto agli atti e far rispettare ciò che c'è scritto. Il rischio concreto è che molte gare verranno rinviate con l'aumentare dei casi ma, tornando al tema precedente, la serie A non può permetterselo. De Laurentiis ha le sue ragioni, nessuno lo discute, ma sicuramente dei club di serie A è forse uno di quelli messo meglio e la procedura seguita fa acqua da tutte le parti. Era giusto rinviare Genoa-Torino per l'elevato numero di positivi ma, in futuro, anche questo dovrà essere un problema gestito dallo stesso club. Sicuramente il Genoa non può far saltare tutte le partite del calendario. Un pò di controllo serve ma servirà molto autocontrollo. I calciatori devono capire che non possono mettere a rischio il sistema. Se vogliono andare a cena fuori che ci vadano ma con gente sicura e in salette private. Tanto non mancano né soldi né conoscenze. Post lock down abbiamo finito il campionato perché i calciatori sono rimasti in un maxi ritiro che oggi è impensabile farlo per 7 mesi ma sicuramente devono gestirsi per il bene proprio e dei club. Bisogna andare avanti, non ci si può fermare e non si può guardare neanche indietro. Il problema non riguarda solo la Lega di A ma anche quella di B, C e la Lega Nazionale Dilettanti.

Tra l'altro proprio la Lega di serie D è quella con più casi da gestire per il numero elevato di partite. Nonostante tutto, ogni settimana, saltano pochissime gare merito dell'organizzazione che Sibilia e Barbiero hanno dato ai club. Tra l'altro i casi emersi dalla bergamasca, nell'ultima settimana, sono solo polemiche sterili di alcune società che confondono il potere della Lega con quello di CTS e Governo. Se la gente non va allo stadio bisogna chiedere al Governo e se i protocolli non sono adeguati bisogna bussare alla porta del CTS. A volte si fa molta confusione. Serve un tavolo urgente tra la Federazione e le Leghe con il placet del Governo. Poche regole ma chiare per evitare nuovi casi come quello di Juventus-Napoli. Per fortuna il campionato torna e si avvicina il derby di Milano. Più che l'attesa c'è il pericolo di una situazione estrema ad Appiano Gentile. Sarà un test importante per tutti per capire come gestire l'emergenza positivi.
Nel frattempo vi annuncio che la mia domenica è stata scossa e stravolta da una notizia arrivata dal web. Carolina Morace ha annunciato di amare una donna. I titoli: "Il coraggio di Carolina". Oppure "La Forza di Carolina". Punto 1: cosa volete che ci freghi se alla Morace piacciono gli uomini o le donne. Ama sua moglie? Siamo felici per lei e per la moglie. Un'attenzione mediatica del genere sinceramente è la fotografia della nostra comunicazione. Siamo nel 2020? Bene, se vuole amare una donna lo faccia. Casomai se lo fa in casa sua senza finire sui giornali rispetta da sola la sua privacy senza invadenze inutili. Come la nostra di adesso. Però alla Morace e a tutti gli altri che dichiareranno di amare uomini o donne un favore lo chiediamo anche noi. Come tutti rispettiamo la sessualità di ognuno è anche giusto che dopo l'annuncio ci risparmino la morale sul mondo del calcio che fa schifo, che è omofobo e che è un mondo chiuso. Per una volta non sputate nel piatto in cui mangiate e non c'è sempre bisogno di infangare questo sistema per giustificare la propria sessualità. Vivete felici la vostra vita, annunciate che amate vostra moglie o la vostra fidanzata ma l'ultima parte potete anche risparmiarvela. Il calcio ha mille difetti ma, che siano uomini o donne, lo amiamo tutti. Che sia un pallone (al maschile) o una palla (al femminile).

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile