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Juve, Soulè in nazionale: perché non gioca con Allegri? Dybala ora firma. Brozovic da Conte con Kessie. Barella, oggi l’annuncio. Milan, 20 milioni per Alvarez. Fiorentina, Mayoral a gennaio

Juve, Soulè in nazionale: perché non gioca con Allegri? Dybala ora firma. Brozovic da Conte con Kessie. Barella, oggi l’annuncio. Milan, 20 milioni per Alvarez. Fiorentina, Mayoral a gennaioTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 5 novembre 2021, 16:00Editoriale
di Enzo Bucchioni

Ha sorpreso e non poco la convocazione nella nazionale Argentina di Matias Soulè, giovane attaccante di 18 anni e mezzo, che nella Juventus finora non ha giocato neppure un minuto. C’è qualcosa che non torna. I casi sono due, o il Ct argentino Scaloni ha visto cose che alla Juve non hanno visto e con un gesto di coraggio ha deciso di lanciare il ragazzino dal grande talento, oppure Allegri preferisce andare sul sicuro, non ama il rischio e come spesso accade in Italia i giovani li fanno giocare da vecchi.

Un caso simile, ricorderete, successe con Mancini che tre anni fa a sorpresa chiamò Zaniolo in azzurro quando nella Roma non aveva ancora debuttato.

Ora la domanda è facile: se è pronto per andare in Nazionale cosa aspetta la Juve a far giocare Soulè? Soprattutto in un momento difficile come questo, con tanti bianconeri sottotono, quando magari l’energia e la spensieratezza di un ragazzo potrebbero anche scuotere e mettere in discussioni le gerarchie. Discorso vecchio. In Inghilterra e in altri campionati quando c’è un talento, anche se giovanissimo, va in campo e gioca. Punto.

In Italia invece i piedi sono sempre di piombo, c’è la paura di bruciare i giovani, si temono le critiche, si preferisce andare sul sicuro. Eppure proprio Allegri non ha esitato qualche anno fa quando fece esordire Kean a sedici anni, il primo Duemila a presentarsi in serie A. Ma forse in quella grande squadra era più facile inserire un ragazzino.

Comunque la storia di Soulè è bella e magari questa convocazione potrà far saltare davvero le gerarchie anche all’interno della Juve.

Soulè, pensate, alla Juventus è costato soltanto 120 mila euro. E’ nato nell’aprile del 2003 e in Argentina fin da giovanissimo è finito sotto i riflettori per il suo talento. Mancino molto rapido, tecnicamente superiore, ama giocare all’ala destra a piede invertito, ma sa stare anche in mezzo al campo come trequartista. Qualcuno lo paragona a Di Maria, forse per il fisico esile. Comunque non ha mai firmato il contratto da professionista con il Velez e sfruttando una norma che consente ai minorenni di liberarsi a zero quando i genitori si spostano per lavoro, nel gennaio del 2020 è arrivato a Torino con tutta la famiglia. Le polemiche nel suo paese non sono mancate, ovvio. La Juve l’ha aggregato all’Under 23 e quest’anno ha giocato una decina di partite in serie C.

Se nella Albiceleste dovesse debuttare al fianco di Dybala, magari per pochi minuti contro Uruguay o Brasile, anche se è difficile, potrebbe venirne fuori un’idea da sottoporre a un Allegri ancora alla ricerca della strada giusta per rilanciare la Juventus. Chissà…

In attesa, per alleviare il clima pesante attorno ai bianconeri, è arrivata la vittoria con lo Zenit, ma fu vera gloria? Come diceva il poeta.

Lo scopriremo domani sera contro una Fiorentina che indubbiamente è più squadra dei russi, sa interpretare meglio le partite e sta davanti in classifica di tre punti. Un bel test per capire come sta la Signora dopo il mini ritiro, lo psicologo e lo Zenit. A proposito di ritiro, è proprio vero che non è più la Juventus di una volta. Prima si fa, poi si disfa per una vittoria. Boh…Può darsi che l’allenatore abbia capito che i problemi erano superati. Non resta che aspettare.

Anche Dybala aspetta il suo agente che dovrebbe tornare con lui a Torino dopo la sosta per la nazionale per chiudere definitivamente la pratica per il rinnovo del contratto che ormai è una telenovela. Ronaldo non c’è più, la Juventus gli ha consegnato le chiavi della squadra, tutti gli ostacoli sembrano superati. L’accordo dovrebbe essere di cinque anni con una base di otto milioni netti più due di bonus non difficilissimi da raggiungere e la conferma definitiva se gli stessi bonus verranno centrati per due anni. Insomma, un diecino netto. Non male.

Ora però serve la firma perché il Dybala visto l’altra sera è tanta roba, in grande crescita e come dicevano gli antichi….”carta canta”. Ci siamo capiti.

A proposito di contratti in scadenza nel 2022 l’elenco è lungo e coinvolge tutte le società di vertice.

L’Inter, ad esempio, dopo aver già chiuso felicemente con Lautaro Martinez e trovato un accordo con Barella, ora trema per Brozovic. Barella oggi dovrebbe firmare un accordo fino al 2026 a partire da 4,5 milioni netti a salire anno dopo anno. Contratto da big, ma lo merita.

Che ne sarà invece di Brozo?

Come detto l’Inter è preoccupata e lo ha ammesso fra le righe anche lo stesso Ausilio prima della gara con lo Sheriff. In sostanza Brozovic avrebbe detto tempo fa e ripetuto di recente di stare bene all’Inter, ma dal primo febbraio potrebbe firmare con un’altra società ma con il padre-agente non è iniziata alcuna trattativa. Nada de nada. Il centrocampista guadagna oggi circa 3,5 netti e secondo indiscrezioni la richiesta arrivata all’Inter sulla quale cominciare da discutere sarebbe monstre: trenta milioni per quattro anni, ovvero 7,5 milioni l’anno. Sarà durissima trattenerlo.

Ma, soprattutto, dall’Inghilterra cominciano i rumors che raccontano di un interessamento forte del Tottenham. Ovvio che Conte abbia presentato a Paratici la sua lista della spesa e Brozovic è il giocatore che all’Inter è cresciuto di più sotto la sua gestione, era il punto di riferimento di tutta la manovra. Il feeling era forte e adesso forte potrebbe diventare la tentazione di andare in Premier, magari con un contratto che l’Inter non potrebbe pareggiare. Liberandosi a zero potrebbe chiedere al Tottenham cifre molto importanti, 7,5 milioni l’anno, ad esempio...Guarda caso. Nell’ambiente nerazzurro sono preoccupati, inutile negarlo. Mentre per Lautaro e Barella c’è sempre stato ottimismo, per Brozovic nessuno si sbilancia.

Ma Conte vorrebbe anche un centrocampista in scadenza dell’altra sponda di Milano, parliamo ovviamente di Kessie. Il Psg lo tiene da mesi in stand-by, qualche dubbio nell’accettare l’offerta c’è sempre stata per il timore di andare in una squadra senza la certezza del posto vista la rosa di campioni, mentre Frank al Tottenham sarebbe titolare fisso. Conte non l’ha pensata male, con una coppia come Brozovic e Kessie in mezzo al campo sarebbe tanta roba. Così, per gradire. E magari provare l’anno prossimo a vincere la Premier. Comunque il Milan farà un altro tentativo, il tavolo non è saltato e la speranza di trovare un accordo c’è sempre visto che il giocatore ha sempre detto di stare bene a Milano e in rossonero.

Sempre il Milan pensa anche al futuro e dall’Argentina parlano di una offerta da 20 milioni al River per Julian Alvarez, 22 anni, attaccante della Nazionale. C’è anche la Fiorentina, per Burdisso sarebbe da prendere subito. Forse verrà fuori un derby italiano.

A proposito di Fiorentina, intermediari spagnoli sono quasi sicuri che la società viola dopo Odriozola starebbe chiudendo un affare con il Real Madrid. Quale? Tutto porta a Borja Mayoral che a Roma non gioca, Mourinho gli preferisce addirittura Felix, un ragazzino della Primavera.

Il centroavanti spagnolo è in prestito, ma la Roma ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di riscattarlo a venti milioni. E’ molto probabile che il Real abbia raggiunto un accordo per riprendersi il giocatore a gennaio per farlo giocare e girarlo sempre in prestito alla Fiorentina. Mayoral, 24 anni, l’anno corso con Fonseca aveva fatto bene e con una altro allenatore giochista come Italiano potrebbe ritrovarsi. I Viola devono risolvere il caso Vlahovic e comunque con Mayoral andrebbero a colmare un vuoto in organico. Oggi nel ruolo non ci sono alternative al giovane serbo che, inoltre, potrebbe anche andar via a gennaio. Mayoral sembra davvero la soluzione ideale per le qualità del giocatore, ma anche perché conosce già il campionato italiano e inserirlo a metà stagione sarebbe più facile. Ovviamente Kokorin sarà ceduto, ammesso e non concesso di trovare un “amatore”.

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