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Juve, tutto fatto per Arthur. Pjanic al Barca. Ora Aubameyang, ma c’è anche l’Inter. Idea Jimenez. Conte e Gagliardini, soliti interismi. Lazio, ok Kumbulla. Atalanta corteggia Florenzi

Juve, tutto fatto per Arthur. Pjanic al Barca. Ora Aubameyang, ma c’è anche l’Inter. Idea Jimenez. Conte e Gagliardini, soliti interismi. Lazio, ok Kumbulla. Atalanta corteggia FlorenziTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 26 giugno 2020, 18:05Editoriale
di Enzo Bucchioni

E’ Arthur Melo, 24 anni ad agosto, il secondo colpo della Juventus (dopo Kulusevski) che sta cercando di ricostruire un centrocampo con tanti problemi, anche d’età e usura. Dopo molte resistenze e tanti no, il brasiliano s’è accordato con la Juventus ed ha accettato di lasciare il Barcellona nello scambio con Pjanic progettato da tempo dalle due società.

Arthur è stato valutato circa 75 milioni di euro, Pjanic una decina meno che avrebbero dovuto essere coperti dalla cessione di De Sciglio agli spagnoli, ma su questo si discute ancora. L’importante era convincere Arthur e la Juventus c’è riuscita aggiungendo tutta una serie di bonus a quei cinque milioni e mezzo di ingaggio fino al 2025 offerti all’inizio della trattativa mentre il giocatore ne voleva sette. Dal primo settembre sarà quindi della Juventus anche se le perplessità non mancano. Arthur ha sicuramente grande capacità di palleggio e rapidità che piacciono a Sarri, ma con il suo metro e settantuno centimetri potrebbe faticare nel calcio italiano più fisico di quello brasiliano del Gremio (ovvio), ma anche di quello spagnolo. Inoltre manca del senso del gol, non è nelle sue corde. Il costo del cartellino è alto e nel Barca non è neppure titolare fisso, ma evidentemente la Juve ha capito che ha grandi margini di miglioramento. Pensiamo che questo sarà comunque soltanto il secondo tassello di un centrocampo da rifondare. Con il flop di Rabiot e di Ramsey, pensando al futuro, in organico restano alla Juve soltanto Bentancur e Matuidi non più verde, con l’aggiunta di Kulusevski.

Oltre ad Arthur e Kulusevski, giovani per il presente, ma anche di prospettiva, la Juve dovrà immettere altri giocatori pronti di grande livello, i problemi in mezzo al campo sono apparsi più volte evidenti al punto che anche Allegri prima di Sarri, spesso ha usato Bernardeschi e pure Cuadrado. Arthur e Kulusevski sono l’inizio della rifondazione, ma non possono certo bastare. La Juve ha bisogno di giocatori di grande personalità e l’idea Thiago Alcantara comincia a circolare. Paratici si guarda attorno anche per l’attacco, c’è da sostituire Higuain e si cercano colpi abbordabili. E’ stato proposto Aubameyang in scadenza con l’Arsenal nel 2021 e la “soffiata” arriva dalla Francia. Sul trentunenne attaccante ci sarebbe però anche l’Inter che non ha ancora deciso se confermare Sanchez e soprattutto non sa se il Barcellona riuscirà a pagare i 111 milioni della clausola per Lautaro.

La Juventus ha chiesto informazioni direttamente a Mendes anche di un altro attaccante che spopola in Premier, vale a dire Raul Jimenez, messicano, 29 anni. Il Wolverhampton però ha sparato altissimo, quasi cento milioni, e i bianconeri stanno alla finestra a vedere l’evoluzione della vicenda curata direttamente dal re del mercato. Una garanzia. Intanto la Juve s’è rinfrancata con la sconfitta della Lazio, il pari dell’Inter e, soprattutto, la vittoria a Bologna. Le scorie della coppa Italia e le polemiche sul Sarrismo rigettato, possono sparire già stasera con una convincente prestazione con il Lecce.

L’Inter invece s’è buttata via. I segnali di crescita visti contro il Napoli e (soprattutto) con la Samp sono spariti con il turn-over e una partita sbagliata. Addio scudetto? Otto punti sono tanti, ma questo campionato anomalo può riservare sorprese, aspettiamoci alti e bassi da tutte le squadre. Il pari con il Sassuolo, naturalmente, ha scatenato le polemiche e il Popolo Nerazzurro è tornato a farsi del male con tutti i noti Interismi. Ma qualcuno pensava davvero che l’Inter fosse prontissima per dare l’attacco alla Juve? Forse s’era sperato che il carisma e il lavoro di Conte incidessero di più, ma i nerazzurri stanno ricostruendo, non possono bastare Lukaku e Barella, ci sono altri ruoli coperti male, a cominciare dagli esterni. Intanto rispetto all’anno scorso i nerazzurri hanno otto punti in più in classifica e non è poco visto che sono usciti Icardi, Naingollan e Perisic, tre giocatori fondamentali del passato. Conte deve lavorare sulla personalità, sulla continuità e completare l’inserimento di Eriksen. L’altra sera ha peccato di turn over, Lautaro, Barella e De Vraj tutti e tre fuori assieme è stato un eccesso, forse andavano fatti uscire a partita in corso per farli riposare, ma cinque cambi coinvolgendo tutti i reparti hanno tolto certezze. Nella serata storta c’è andato di mezzo anche il povero Gagliardini che non è un fenomeno, ma non merita il massacro subito. Intanto, anche campioni veri hanno sbagliato gol a porta vuota, ma forse i social non erano così invasivi come oggi. Comunque credo che attaccare il proprio allenatore e i propri giocatori siano uno sport da sconsigliare, assomiglia molto all’autogol.

Guardando al mercato, in attesa del finale della vicenda Lautaro (il Barca paga la clausola?), come detto Marotta pensa ad Aubameyang, ha da tempo in mano il sì di Tonali e discute con Cellino sui 40-50 milioni, mentre ha mollato Kumbulla vicinissimo alla Lazio.

Ieri a Roma è andato in scena l’incontro fra i due presidenti e la fumata è sostanzialmente bianca. C’è da sostituire Radu e da ringiovanire, Kumbulla ha personalità e talento.

Infine la straordinaria Atalanta che programma e si mette avanti. Piace Florenzi per la sua duttilità e sul giocatore i nerazzurri stanno lavorando da qualche giorno. Il tempo non manca

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