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L'autostima è la pietra angolare di tutte le virtù... ma Mancini esagera! La solitudine di Mario. Sono stato da Zeman... Draxler? Anche no...

L'autostima è la pietra angolare di tutte le virtù... ma Mancini esagera! La solitudine di Mario. Sono stato da Zeman... Draxler? Anche no...TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 29 luglio 2015, 00:002015
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Sia chiaro... Non ho mai dato peso al calcio d'agosto. Tuttavia, quando perdi tre gare di fila, un campanello d'allarme deve risuonare nella tua mente. Penso all'Inter. Marotta l'ha definita "...un'autorevole candidata allo scudetto" e, intendiamoci, penso che abbia anche ragione. Eppure mi preoccupa il buon Mancio. L'autostima è importante, la pietra angolare di tutte le virtù diceva John Herschel ma forse Mancini sta esagerando. Forse, dopo tre sconfitte di fila, sarebbe stato meglio parlare d'altro o, ancora meglio, parlare di meno. Fa nulla, in fin dei conti ci piace così ed è calcio d'agosto, giusto? Un'estate che non in Mario il nome più in voga. Mi riferisco ai vari Gomez e Balotelli. Il primo è diventato un peso a Firenze (e non per il fisico imponente). La Viola sta facendo di tutto per salutarlo. Sorrisi e tante coccole agli inviati turchi del Besiktas affinché se lo portino a casa... Balotelli, invece, sembra sparito dai radar. Come l'amico Cassano, SuperMario non ha più tanta gente attorno. Il solo Ferrero (oltre ad Amelia) sembra ricordarsi che, in Inghilterra, c'è uno che, solo qualche tempo fa, diceva di puntare al Pallone d'Oro. Il calcio non perdona... In verità, quello che voglio raccontarvi, è il mio "viaggio" in Svizzera.

Sono stato a Lugano, a vedere all'opera la nuova creatura di Mister Zeman. Beh, non è andata benissimo al maestro boemo, sculacciato dall'ex nerazzurro Sforza (Lugano-Thun 2-3). Ma, signori, che spettacolo... Ascoltare Zeman nel post match, tra battute e frecciate, è stato uno spasso. Lì, a Lugano, nessuno sembra fare caso ai risultati che, al momento, non sono brillantissimi (zero punti in due gare di campionato, cinque gol subiti e solo due fatti, entrambi su rigore). Ciò che piace è vedere Zeman che zampetta in panchina e guarda i suoi giovani allievi con sguardo impenetrabile. A fine partita, nonostante la sconfitta interna, tutti all'osteria interna allo stadio per gustarsi un buon panino, ovviamente innaffiato di birra... Nessuna tensione, nessuna imprecazione verso giocatori e mister. Un luogo incantato, quello che nel nostro calcio non vedremo mai. Giusto? Sbagliato? Chi lo sa... Noi siamo su altri piani di lettura. Pensate che conosco gente che si sta già organizzando per non perdere la tal partita nella tal giornata (con trasferte di oltre 1000 km). Chiudo con Draxler. Ho sempre sottolineato i meriti della Juventus, soprattutto in chiave mercato ma, questa volta, non sono d'accordo con le "vedute" di Marotta e soci. Draxler 30 milioni di euro? Ma scherziamo? Ragazzi, il giovinastro tedesco non è indistruttibile (lo scorso anno ha giocato solo 15 gare di campionato) e, a mio avviso, non è un vero trequartista. Mi pare più un esterno d'attacco e, soprattutto, nonostante la giovane età, non sembra poter diventare un 10 da leggenda. Con 30 (ma anche 20) milioni di euro si può pensare a qualcos'altro, ne sono certo...