Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La benedizione di Spalletti… Milan, progetto “da grande”! Wenger, scherziamo? Gabigol, non te ne andare…

La benedizione di Spalletti… Milan, progetto “da grande”! Wenger, scherziamo? Gabigol, non te ne andare…TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 31 maggio 2017, 00:002017
di Fabrizio Ponciroli

L’ho seguita interamente, senza perdermi né una virgola, né una smorfia. Spalletti ha salutato la Roma. Non un addio ma un arrivederci: “Non escludo il ritorno”, la citazione dell’ex allenatore capitolino. Insomma, un Spalletti 3.0, in futuro, potrebbe capitare. Prima c’è da metabolizzare, però, lo Spalletti 2.0. Tanti concetti, alcuni chiari, altri meno… Ovviamente ha detto tanto sulla sua nemesi, ossia Totti. “Diventeremo amici strettissimi”, la certezza di Luciano. Ho qualche dubbio… “Non sono mai stato nemico di Totti”, questo è vero ma neanche il suo estimatore migliore. Intendiamoci, la gestione di un fuoriclasse agli sgoccioli della carriera è complicato per tutti, pensate se poi si parla di Francesco Totti. Comunque, basta soffermarsi su quanto è stato, guardiamo a quello che sarà. “Chi vorrei alla Roma? Montella o Di Francesco”. La benedizione di Spalletti è lapidaria. Considerato che Montella non è destinato a lasciare la panchina rossonera (ha appena rinnovato), ben venuto Di Francesco. L’uomo giusto come suggerisce Spalletti? Sì, a patto che si capisce che, il gioco di Di Francesco, ha bisogno di tempo per diventare pane quotidiano dei suoi giocatori. Di Francesco ha bisogno di tempo per entrare nella testa dei suoi giocatori. Sa lavorare benissimo con i giovani, da testare con i big… E la Champions League? Ha abbastanza esperienza per non tremare al risuonare della musichetta? Di Francesco ha tanto “spessore umano” e c’è una novità: non sarà solo come è accaduto a Spalletti (comunque bravo a non dare colpe alla società che, invece, ne ha) ma avrà in Monchi un aiuto importante, fondamentale, decisivo. Se ci sarà alchimia tra i due, magari con Totti a fare da “traino alla piazza”, attenzione alla Roma del dopo Totti calciatore…
Bene la Roma, benissimo il Milan. I tempi in cui si aspettava l’ultimo giorno di calciomercato per “tentare qualche colpo” sembrano dimenticati. Musacchio, Kessie, forse Morata. Stiamo parlando di giocatori importanti e funzionali al progetto. Montella sa cosa serve per spiccare il volo (da buon Aeroplanino, battuta orribile…), la società lo sta accontentando. Ecco, poi bisognerà anche cedere qualcuno e qui sarà più complicato… Resta il fatto che il Diavolo ha ripreso vigore.

Ecco, cerchiamo di non fare errori nel preliminare di Europa League. La Sampdoria ci ha lasciato reputazione e faccia due estati or sono (eliminata, ricordiamolo, dal Vojvodina…). Quindi, meglio arrivare al raduno (anticipato) con giocatori di qualità, così da entrare in Europa League in pompa magna e proseguire nella costruzione di un progetto “da grande”. Ecco, arrivasse anche l’ok di Donnarumma, saremmo tutti ancor più contenti (a parte Raiola).
Passiamo alle “notizie dal mondo”, come si diceva nei vecchi telegiornali anni ’80 (lo dicono anche oggi?). Wenger ha firmato il prolungamento di contratto con l’Arsenal. Gli hanno garantito un biennale. E’ seduto sulla panchina dei Gunners dal 1996, la lascerà (forse) nel 2019. Vero, ha vinto l’FA Cup e poi? Poi nient’altro… Anzi no, tante figuracce e molti tifosi sull’orlo di una crisi di nervi. Eppure, Wenger, resta al suo posto. E’ proprio vero che in Inghilterra sono diversi da noi, almeno nel giudicare l’operato degli allenatori. Chiedere a Ranieri e Mazzarri per conferme…
Chiudo con il mio disincantato eroe, l’uomo che mi porterà nel cuore come emblema di ciò che poteva essere e non è stato. Il mito assoluto, l’inarrivabile Gabigol… Costato 30 milioni di euro (circa, per la precisione), ha disputato 10 partite (circa, visto che è quasi sempre partito dalla panchina). Ad ogni apparizione, circa tre milioni di motivi per guardarlo (10 x 3 fa 30, corretto?). Un gol all’attivo e l’affetto smisurato dei tifosi dell’Inter. In una stagione da cancellare in toto, Gabigol è entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri. Perché? I maligni dicono perché non ha giocato e quindi non ha colpe… Altri, invece, ne hanno apprezzato la sua esuberanza in campo e la sua “voglia di farcela”. Che sia un mago? Io, personalmente, non so il reale motivo per cui ho perso la testa per Gabigol. So solo che spero, con tutto il cuore, che non se ne stia per andare dall’Italia per sempre. Ha cinguettato che sta per tornare in Brasile. Per le vacanze, pare… Non fare scherzi Gabigol… Bluff o campione incompreso? Non lo sappiamo ancora ma c’è un solo Gabigol e va amato a prescindere… Chissà, forse l’anno prossimo potrebbe anche sbocciare e diventare un fuoriclasse da 30 milioni, o no? Pensate se sarà, come sembra, Spalletti ad allenarlo… Non vedo l’ora!!!