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Marotta, il futuro è ancora un rebus. Dybala che momento, ma non paragoniamolo a Messi e Ronaldo. Ancelotti e il capolavoro con il Liverpool. Icardi in area di rigore è tra i primi 3 attaccanti al mondo. Italia, è l’ora di cominciare a vincere

Marotta, il futuro è ancora un rebus. Dybala che momento, ma non paragoniamolo a Messi e  Ronaldo. Ancelotti e il capolavoro con il Liverpool. Icardi in area di rigore è tra i primi 3 attaccanti al mondo. Italia, è l’ora di cominciare a vincereTUTTO mercato WEB
sabato 6 ottobre 2018, 08:412018
di Niccolò Ceccarini
Niccoló Ceccarini é direttore di Radio Montecarlo Sport da gennaio 2018

Il futuro di Beppe Marotta resta ancora un rebus. La separazione con la Juventus è troppo fresca per avere certezze su quello che sarà il domani. Di sicuro gli 8 anni di successi sono un biglietto da visita che nessuno ha in Italia. Credo che bisognerà attendere qualche mese prima che qualcosa possa accadere. Marotta ha voglia anche di tirare un po’ il fiato prima di rituffarsi in una nuova avventura. Ha l’imbarazzo della scelta, anche all’estero. Il suo è un profilo più che ricercato. Dipenderà da lui ma anche dal progetto che gli verrà presentato, perché l’obiettivo è continuare ai massimi livelli. Sarà una bella prova del nove anche per Fabio Paratici, che ora dovrà camminare da solo, ma ha tutte le qualità per continuare sulla stessa strada. Il talento c’è, basta pensare alle ultime grandi operazioni, quella di Emre Can e Ronaldo, ma ne potrei elencare tante altre. Poi ci sarà Nedved ad affiancarlo. Anche lui ormai pronto per l’esame di maturità. Un pensiero per Dybala. Martedì sera è stato strepitoso, la prima tripletta in Champions lo ha riportato alla ribalta internazionale. Sul suo valore non ci sono dubbi, ora però niente paragoni con Messi o Ronaldo. Anzi il fatto di giocare con Cristiano lo aiuterà a capire come diventare un campione. Faccio i complimenti al Napoli ma soprattutto ad Ancelotti, che ha intrappolato il Liverpool giocando una fantastica partita a livello tattico.

Nessuno l’anno scorso era riuscito ad arginare il potenziale offensivo dei Reds. Carletto ha proposto un 3-5-2 che di fatto ha bloccato la profondità del Liverpool. È vero che Salah ancora è lontano dalla miglior condizione, ma i meriti sono enormi. Il doppio cambio Verdi-Mertens per Ruiz e Milik è stato l’opera d’arte finale. Il confronto con il Paris Saint Germain sarà decisivo per la qualificazione. Non mi sorprende neppure la vittoria dell’Inter, la quinta consecutiva tra campionato e Champions. Dopo il sorteggio di Montecarlo c’era un po’ di preoccupazione, ora dopo due partite del girone i nerazzurri sono a punteggio pieno. Come non bisognava essere pessimisti prima, non è il caso di esaltarsi adesso. Confermo quello che ho pensato il 30 agosto: l’Inter ha tutto per centrare gli ottavi di finale. Icardi è un valore aggiunto. In area di rigore è tra i primi tre attaccanti al mondo. Chiudo con l’Italia. Capisco che il compito per Mancini non sia semplice. Il progetto di ricostruzione di una Nazionale ha bisogno di tempo, ma ora serve cominciare a vincere, anche per una questione di autostima. Per cui mi aspetto una svolta già dall’amichevole di mercoledì a Genova con l’Ucraina, per preparare al meglio la decisiva sfida con la Polonia in Nations League.