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Milan, un rischio i pieni poteri a Maldini. Paratici, comunque andrà, avrà creato una spaccatura. Sogliano, un "fenomeno" anti "Club Manager". Italia, W Under 17 e Under 20, altro che marchette di immagine...

Milan, un rischio i pieni poteri a Maldini. Paratici, comunque andrà, avrà creato una spaccatura. Sogliano, un "fenomeno" anti "Club Manager". Italia, W Under 17 e Under 20, altro che marchette di immagine...TUTTO mercato WEB
lunedì 3 giugno 2019, 00:00Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Siccome a fine articolo parlerò di marchette, in orbita Nazionale, voglio iniziare anche io con un marchetta. Da oggi parte, ufficialmente, il calciomercato di Tuttomercatoweb e Sportitalia. Andate al mare, in montagna o in bici ma state sereni che con la App (gratuita) di Tmw potrete essere aggiornati 24 ore su 24. Notizie dalla A alla D, più Europa e curiosità, eventi live e poi vedetevela da soli perché ha mille funzioni. Su Sportitalia parte il calciomercato: 16 ore al giorno di diretta, più di mille ore da oggi fino al 2 settembre. Tante novità, un paio di sorprese pesanti ma non ve le svelo. Anche perché non so se le vedrete già questa settimana. Canale 60 del digitale e in streaming in tutto il Mondo. Divertitevi. Marchetta finita. Andiamo di mercato.
Sinceramente non mi aspettavo che Gazidis "costringesse" Leonardo e Gattuso a dimettersi per dare pieni poteri a Paolo Maldini. Mi aspettavo un colpo inglese o francese. Dare il mercato, più la gestione della squadra, a Maldini è un rischio che Elliott non si può permettere dopo aver già bucato al primo anno. Attenzione: nulla contro Maldini che è un valido professionista e un'ottima persona ma al Milan si arriva dopo la gavetta, dopo una comprovata esperienza e non perché sei stato il migliore in assoluto da calciatore. Due sono le cose: o Gazidis mette Maldini per comandare in prima persona senza Direttori decisionisti, oppure crede talmente in Maldini che vede in lui cose che noi da fuori non vediamo. Ci starebbe anche la seconda ipotesi. Nulla da dire. Se, però, ad una scommessa dirigenziale ne aggiungi un'altra in panchina, nell'anno in cui Napoli, Juve e Inter si rinforzano il rischio di restare fuori dalla Champions, anche la prossima stagione, è concreto. Serve un Direttore Sportivo a Casa Milan. E non c'è. Chi tratta con gli agenti? Chi fa le singole trattative e chi decide il piano di azione sul mercato? Maldini, da solo, è un azzardo. Zanetti, all'Inter, è una bandiera ma incide poco. Nedved, alla Juventus, era il braccio sinistro del braccio destro e adesso è diventato braccio destro e Totti, alla Roma, comanda quanto me alla Dogana.
A proposito di Paratici. Ultimo appello a Fabio. Fai firmare questo allenatore e voltiamo pagina. Fallo per noi della stampa, fallo per noi peccatori ma leviamoci questo peso mediatico. Perché Paratici, Direttore tra i migliori in Europa e nel Mondo dal almeno 6-7 anni, ha fatto un guaio che non sapeva di fare. Ha segnato un'era della comunicazione ai tempi dei social. La comunicazione 2.0 del 2019. Un Direttore Sportivo, e non sto esagerando, ha fatto una cosa che non sarebbe stato in grado di fare neanche il Ministro delle Comunicazioni. Ripeto: amplifico ma sono serio. L'allenatore della Juventus, che conosceremo questa settimana, ci dirà se la stampa "specializzata" italiana perde clamorosamente colpi e al 2019 tutti sono autorizzati a fare i giornalisti oppure se per fare il giornalista sportivo serve ancora un minimo di credibilità, conoscenza della materia e rapporto con gli addetti ai lavori. Questa volta non si scappa. Cazzari da una parte e giornalisti dall'altra.

E, in un solo colpo, sapremo se i cazzari sono i giornalisti o i cazzari resteranno cazzari. Non dico e non mi espongo. Faccio solo cronaca. Se arriva Sarri alla Juventus sarà la vittoria della stampa italiana, quella certificata, in caso contrario con avvento di Pep dal cielo allora il Circo Togni sarà autorizzato ad aprire le gabbie. Fabio, chiudi questa partita. In ginocchio te lo chiediamo...
Qualche giorno fa abbiamo dato la notizia di Sean Sogliano futuro Direttore Sportivo del Padova. Un pò a sorpresa. Infatti, prima di darla su Tuttomercatoweb e Sportitalia, l'ho verificata come se stessimo parlando di Conte all'Inter. Uno che doveva andare al Milan, con Barbara Berlusconi, e uno che ha fatto grandi cose a Verona e Bari, poteva tornare all'Hellas, che riparte dalla C (nonostante la grande piazza) suonava strano. Ma Sogliano un pò strano lo è. Ed è per questo che lo apprezziamo. Un grande intenditore di calcio, un grande lavoratore, uno che le partite le vede ancora sui campi e non al pc e uno che preferisce lavorare in serie C pur di decidere di fare il suo lavoro che di fare il "Club Manager" in serie A. Traduzione del "Club Manager". Sono quei Direttori che non incidono nulla, accettano di andare a lavorare in società di serie A pur sapendo che possono solo prenotare gli hotel, perché le squadre le fanno i Presidenti insieme ad amici o procuratori. Poi, però, retrocedono ad ottobre e si lamentano. Ma noi... lo avevamo detto! Tornando a Sogliano, dato di fatto, è un "fenomeno" incompreso. Ripartirà da Padova, con umiltà, ma sinceramente ci piange il cuore vedere Sogliano in C e tra serie A e serie B degli incompetenti che fanno perdere, ogni anno, milioni di euro ai propri Presidenti.
In chiusura un complimento alla Federazione Italiana. I successi di Under 17 e Under 20 certificano come il movimento del calcio giovanile in Italia funzioni alla grande. Maurizio Viscidi sta facendo un super lavoro e sta dando lustro ai tanti giovani, a volte, dimenticati anche dai loro club. La piccola Italia è l'Italia del futuro. Dovremmo dare più spazio, anche mediatico, a questi ragazzi perché ci daranno gioie infinite. Sono calciatori forti e a Coverciano c'è la migliore formazione europea. Abbiamo un patrimonio ma non sappiamo promuoverlo. Marco Brunelli avrà questo compito: dare visibilità a quello che funziona in Federazione. Capiamo le marchette ideologiche per far vedere alla Uefa che noi ci siamo anche su altri progetti ma il calcio vero è questo. Il calcio del futuro è questo. Sono i nostri giovani che coltiviamo da anni. Non possiamo improvvisare e creare un sistema nuovo, dalla sera alla mattina, solo perché fa tendenza. Ma non frega nulla a nessuno. Siamo in Italia con i nostri pregi e i nostri difetti. Sappiamo cosa vogliamo e sappiamo ancora riconoscere un mondo professionistico da uno dilettantistico. W Gravina, W Brunelli, W Viscidi e abbasso le marchette ideologiche dei finti perbenisti.

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