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Napoli, Inter, Roma: mercato pro-Juve, ma fanno notizia le ombre del Milan

Napoli, Inter, Roma: mercato pro-Juve, ma fanno notizia le ombre del MilanTUTTO mercato WEB
venerdì 19 gennaio 2018, 07:092018
di Luca Serafini

Non cadete nelle trappole propagandistiche. La politica italiana ha così pochi argomenti propositivi che l’unico esercizio remunerativo appare la distruzione verbale dell’avversario. Insulti, minacce, dubbi e sospetti, così l’operazione Berlusconi-Milan cinese è diventato (dopo il magheggio del sindaco Sala sullo stadio) il piatto preferito al tavolo dei suoi concorrenti elettorali. Non si soffermano sull’assenza assoluta di leggi e riforme durante i suoi mandati – sarebbe un bel tema – preferendo sparare ora sulle feste di Arcore, ora sul fisco, ora sul Milan, sulle antenne, su Fininvest…

A Milano un thailandese per 3 anni ha prestato soldi a interessi fuori mercato all’Inter (attività che in giurisprudenza otterrebbe una definizione molto precisa), scorazza ancora tra via Montenapoleone e la tribuna d’onore di San Siro, poi è arrivato un cinese plurifantastiliardario che non scuce un euro, ma a fare notizia sono sempre e solo i fantasmi agitati alle spalle, o meglio in assenza, di Mr. Li. Eretto il muro di balle del fair-play finanziario o del governo cinese che impedirebbero a Suning di comprare anche soltanto un catorcio di 40 anni per dare una mano a San Luciano Spalletti, si va a picconare quello del fondo Elliot e dei debiti improvvisi a breve scadenza che spuntano come funghi. Che la situazione al Portello sia nebulosa riguardo al futuro lo sa per primo chi ci lavora e lo ha capito anche la nonna di Spalletti, la quale sta a casa ma sa tutto di tutti, eppure il fuoco nemico per il club rossonero è diventato certamente più devastante di qualsiasi truce prospettiva.

Non bastasse la questione politico-finanziaria, ecco la parte sportiva. Al mercato di gennaio sono arrivate preparatissime Spal, Foggia, Crotone, Benevento e molte altre comprimarie di A e di B, ma le rivali della Juve brillano per assenza assoluta di strategia. Il Napoli incassa un inatteso rifiuto (inatteso? Dopo settimane di trattative?) da Verdi, nicchia su Deulofeu, non ha mai affondato del tutto su Inglese sino a quando si è infortunato e il discorso si è chiuso. Intanto De Laurentiis ha preso il nuovo Careca in Brasile. La Roma conta i flop, da Peres a Schick, da Defrel a Palmieri (per non parlare del caso-Nainggolan), ma a gennaio prova a vendere chiunque senza comprare. L’Inter va al mercato rionale cercando riserve o acciaccati, in Portogallo, in Spagna e in Cina (ma non sono affiliati???), prestiti o parametri zero alla maniera dell’ultimo Galliani. Mentre la Juve lavora per giugno in entrata e in uscita: Emre Can, Marchisio, Lichsteiner, Alex Sandro, Darmian… Bisogna rassegnarsi, ragazzi: se il panorama è questo, almeno in Italia il dominio bianconero è destinato a reggere a lungo.

Dal Milan ci saremmo aspettati qualche movimento in uscita, come era stato annunciato. Speriamo almeno che Gattuso mantenga i buoni propositi di “recuperare” André Silva, Kalinic, Biglia e alzare l’asticella di Rodriguez e Kessié come sta facendo con Chalanoglu. Sarebbero i veri colpi del girone di ritorno.