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Quel messaggio: ‘Ho appena fatto il test. Adesso ho il doppio della voglia di sconfiggerlo”

Quel messaggio: ‘Ho appena fatto il test. Adesso ho il doppio della voglia di sconfiggerlo”TUTTO mercato WEB
mercoledì 18 marzo 2020, 08:11Editoriale
di Tancredi Palmeri

“Ho letto il tuo editoriale su tuttomercatoweb. L’ho letto ieri notte dopo che mi hanno dimesso dall’ospedale a Barcellona in cui mi hanno fatto tampone e lastre per verificare il mio stato di salute da persona in contatto con positivi al covid19. Non conosco l’esito degli esami e sono preoccupato, ma ho fatto copia e incolla nella mia testa del tuo scritto. Se avevo voglia di far fuori quel maledetto, da stanotte ne ho il doppio. Mi spiace non poterti ringraziare di persona, magari un giorno ci sarà occasione… a una partita del mio Milan!”.
Ho trovato questo messaggio nella mia casella Instagram (colpevolmente letto con una settimana di ritardo perché proveniente da un utente che non conosco; ignoravo l’esistenza dell’opzione fino a oggi). Il nome non è necessario, anche perché lui adesso ci sta leggendo. Lui si riferisce all’editoriale della settimana scorsa.
Alle nostre mani che si stringono e adesso non possono. Al giorno in cui torneremo a stringerci di nuovo la mano, a dirci: “Come stai?” e in realtà ci staremo dicendo “Ti voglio bene”. A quel giorno che noi vedremo e il virus non vedrà. Alle cose che noi vedremo, e il virus non conoscerà perché non ci sarà più.
Tutti i passi che abbiamo fatto nella nostra vita ci hanno portato a questo. Da direzioni diverse, con determinazione differenti, pensando ognuno al proprio piano di vita, e che adesso è davvero quella cosa che ti accade quando tu avevi fatto un altro progetto.
Tutti i passi che abbiamo fatto nella nostra vita ci hanno portato a questo momento. Adesso e ora. Non ha senso pensare a cosa pensavamo sarebbe stato e a cosa non lo è adesso. Pensare a se e ma. Esiste solo il quando, che arriverà con il nostro piccolo contributo ogni giorno, di ognuno di noi, che davvero possiamo fare qualcosa per il nostro paese prima che il paese lo faccia per noi. Fosse anche il non uscire di casa, l’essere accorti nel non propagare il virus, aiutare con la nostra assenza a fortificare il terreno per reggere la diga umana formata dalle nostre centomila gavette in camice che stanno tenendo la barriera contro quel figlio di puttana di virus.

E’ lunga. Sarà lunga. Ma la forza è dentro di noi, si costruisce poco a poco con il piccolo sacrificio di ogni giorno. Ricordate: noi lo dobbiamo a chi si sta dando forza per uscire dal virus. Noi lo dobbiamo agli eroi in corsia, a cui nessuno ha chiesto se volevano questo ruolo, ma che non hanno indietreggiato un passo nel rispondere presente al fronte di questa guerra. Perché è il loro senso del dovere.
Sono vera ispirazione di tuti noi, sono la meglio gioventù. Sono il motivo per cui dobbiamo fare le nostre piccole rinunce. Lo dobbiamo per il regalo del loro sacrificio che ci stanno dando a prescindere.

Trovate la piccola forza dentro di voi. Noi dobbiamo prevalere.

Ho ricevuto anche un altro messaggio, su Twitter, dall’Inghilterra.
In coda a tutte le notizia allarmanti della giornata, un inglese mi ha scritto: “Non c’è una qualsiasi cosa di positivo che venga dall’Italia in questo momento?”

Gli ho risposto:
“Si’.
C’è che l’Italia sta facendo esattamente quello che deve essere fatto.
C’è che è sincera con i suoi cittadini, e sta trattando ognuno con compassione e umanità.
C’è che è leale all’ideale di una nazione che mette il diritto alla vita del singolo al di sopra di ogni interesse economico.
C’è che sta facendo il possibile per i più deboli”.

Il vento che sta facendo sventolare la bandiera sono la nostra meglio gioventù in corsia.
Ispiriamoci alla loro forza.

P.S. mentre terminavo l’editoriale, il ragazzo da Barcellona ha replicato alla mia tardiva risposta “io sono ‘negativo’ al tampone, le lastre ai polmoni sono ottime, potrei essere già rientrato ma preferisco prendermi qualche giorno in più di margine. La mia ragazza mi aspetta in Italia, sta bene, ma preferisco tutelarla”.
Questo possiamo essere noi, ogni giorno. Pensiamo a fare la cosa giusta, facciamola. Troviamo la forza che è in noi.

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