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Ronaldo arrugginito, questione di minuti. Milan, senza strategia. Ecco come e quando Gattuso ha ridato l'anima al Napoli. Riaprite gli stadi

Ronaldo arrugginito, questione di minuti. Milan, senza strategia. Ecco come e quando Gattuso ha ridato l'anima al Napoli. Riaprite gli stadiTUTTO mercato WEB
lunedì 15 giugno 2020, 00:00Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Che bello. Siamo tornati il Paese degli allenatori e abbiamo mandato in pensione i virologi. Speriamo per sempre. Speriamo anche che Fazio torni a fare presto il filosofo, occupandosi di temi di alta cultura e non ci propinerà più Burioni e i suoi amici virologi e nemici del pallone. Anche perché non hanno capito nulla e la loro battaglia contro il calcio, sulla tv di Stato, è stata imbarazzante. Evviva i vecchietti sotto i bar che danno del pirla a Sarri per le tre sostituzioni, che quello lì... il portoghese è bollito o "come si fa a giocare tutti dietro se devi fare almeno un gol" riferito al Milan. Bene, sabato mattina era tornata la normalità in Italia. Un passaggio su politica e stadi. Il Ministro Spadafora, sconfitto su tutta la linea dalla ripartenza del calcio e dagli ascolti record dei 9 milioni di tifosi che hanno seguito le semifinali, non molla il suo ultimo cavallo di battaglia rimasto su 4 gambe (mi spiegarono esperti di ippica che non si chiamano zampe ma gambe quelle del cavallo). Il calcio in chiaro! Spadafora si è incartato di nuovo. Dopo il No al calcio, il Sì al calcio in chiaro rischia di costargli molto caro. Ha l'accordo con Sky, o meglio il contentino, per fare 2-3 partite in chiaro. Giustamente Mediaset, però, ha preparato la diffida alla Lega Calcio e all'Antitrust. Quando un Governo vuole cambiare le sue stesse leggi, in corsa, il risultato non può che essere questo. Allora vorrebbe aprire a tutte le tv la possibilità di trasmettere in chiaro qualche partita. Boomerang. Sky non aspetta altro, infatti, che regalare qualche partita ad altre emittenti dopo aver speso circa 900 milioni di euro per avere l'esclusiva. Un consiglio al Ministro per evitare altri autogol. Faccia il Ministro che al calcio ci pensano FIGC e Lega Calcio e alle partite in chiaro non ci pensa nessuno anche perché non credo cambi molto agli italiani, post covid, di guardare Atalanta-Sassuolo non pagando nulla. Immaginate poi i dati auditel di Atalanta-Sassuolo in chiaro, perché di questo tipo di partite parliamo. Va bene che sarebbe la grande sfida tra due grandissimi allenatori ma è più roba da palati fini che da popolino interessato come sempre alle solite 3-4 grandi di Italia. Gasperini-De Zerbi me la guardo certo ma perché è uno spettacolo tattico. Tifo per De Zerbi perché mi è più simpatico, è giovane e ha una grande carriera avanti. Parliamo di calcio; vanno riaperti gli stadi perché così perdiamo un fascino pazzesco: l'adrenalina. La gente deve tornare allo stadio perché possiamo rispettare il metro di distanza e perché siamo all'aria aperta. Perché 20 mila persone in luoghi che ne possono ospitare 80.000 sono presenze innocue. Certamente in stadi da 25 mila posti la capienza, inizialmente, dovrebbe essere ridotta a 10.000. Vedrete che il problema lo risolverà, in parte la Uefa, riaprendo gli stadi nelle competizioni europee, facendo disputare le partite (non le prime) in Nazioni che consentono l'accesso al pubblico. Ronaldo, visto l'altra sera, sembrava rimasto sul divano durante il lockdown. Prestazione brutta, il rigore non incide sul giudizio, e confusionario senza fissa dimora nel tridente di Sarri. La verità è che alla Juventus serve una prima punta. Higuain manca non in quanto Higuain ma in quanto numero 9. Per questo motivo sarà ancora più bello il mercato dei centravanti, quando Paratici non potrà sbagliare la mira.

Sarri non vede insieme Ronaldo e Dybala, sicuramente avrà ragione lui ma credo che l'unico modo per farli coesistere sia quello di metterli entrambi esterni nel tridente con una punta fisica in mezzo. Perdere uno, tra il portoghese e l'argentino, sarebbe un grande peccato per la Juve e per lo stesso Sarri.
Milan N.G. (non giudicabile). Un pò per le assenze pesanti, un pò perché rimasto troppo presto in dieci. La strategia di Pioli non si può giudicare ma se dovessimo dare una chiave di lettura sicuramente il primo tempo del Milan aveva poco di sensato. Il rigore c'era, l'espulsione anche ma i rossoneri non hanno superato mai la metà campo. Atteggiamento troppo prudente per una squadra che doveva passare il turno. Meglio, a tratti, la ripresa. Non condivisibile la sostituzione di Bonaventura. Diciamo che, forse, la strategia di Pioli era più rivolta al "usciamo meglio possibile dalla Coppa Italia" che "proviamo a passare il turno anche se rischiamo di prenderne 3". E' venuta fuori una partita brutta. Molto.
Chi merita solo applausi sono Gattuso e il suo staff. Alt, non parliamo di un Napoli bello visto sabato sera e neanche di una squadra che ha dominato l'altra. Però parliamo di risultati e di atteggiamento. Ricordiamoci Gattuso da dove ha preso il Napoli di Ancelotti. Distrutto, con la testa rivolta verso il basso a guardare la zona salvezza e mortificato dalle tante umiliazioni subite. Gattuso è arrivato e ha rifatto completamente la preparazione, infatti, ha perso molte delle prime partite sulla panchina del Napoli. Sembrava un bluff o il secondo errore consecutivo di De Laurentiis in panchina. Aumentavano le vedove di Sarri a Posillipo. Invece perdeva e lavorava. Come è solito fare un vincente. Gattuso ha trovato un Napoli stravolto. Ora se la gioca alla pari con l'Inter di Conte che doveva lottare, forse lo farà ancora, con la Juve per la conquista del titolo. Mercoledì si gioca un trofeo e ha ridato autostima ad un gruppo in guerra con società e proprietà. Questo signore ha fatto un miracolo sportivo. Il Napoli è tornato in alto in classifica e lotta, in una stagione pessima, per un titolo a Roma contro la Juventus. E se Mertens ha accettato di rimanere, dopo le guerre con Aurelio, il 95% è merito di Gattuso. Un allenatore di qualità, un allenatore vincente, a capo di uno staff di grandi professionisti. A Milanello l'hanno mandato via con un calcio e lui da gentiluomo gli ha anche lasciato 12 milioni di euro in omaggio. De Laurentiis ha fiuto; dopo Sarri ha indovinato anche Gattuso, aver sbagliato Ancelotti resta una macchia che nessuno di noi poteva prevedere. Rino è il nuovo oro di Napoli e, da queste parti, la gente di valore la sanno apprezzare.

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