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Senza illudersi troppo, ma la stagione ha detto che la corsa allo scudetto non è solo Juve-Roma. Se il Napoli saprà approfittare delle loro frenate, ogni discorso sarà ancora possibile

Senza illudersi troppo, ma la stagione ha detto che la corsa allo scudetto non è solo Juve-Roma. Se il Napoli saprà approfittare delle loro frenate, ogni discorso sarà ancora possibileTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 28 dicembre 2014, 00:002014
di Raffaele Auriemma
Laurea in Giurisprudenza, scrittore, giornalista professionista, radiocronista dal 1985 e telecronista Mediaset Premium per le partite del Napoli. Corrispondente di Tuttosport, coordinatore per Piùenne, produce e conduce "Si gonfia la rete"

Basta poco per ritrovarsi. Una finale a Doha, due volte la rimonta firmata da Higuain, una serie infinita di rigori e la parata di Rafael decisiva per aggiudicarsi la Supercoppa. Non è stato un colpo di fortuna, è stato il ripristino di quei valori soffocati dalla precoce eliminazione dalla Champions. Il Napoli c'è, non si può dire che sia tornato, perché c'è sempre stato. Era rimasto soltanto intontito dalle prospettive europee improvvisamente variate quando la stagione ancora non era partita. Alzare al cielo quella Coppa che dalla bacheca azzurra mancava da quasi 25 anni è servito per tornare a credere in se stessi dopo un periodo a corrente alternata e col picco più basso di un settimo posto che non corrisponde alle potenzialità della squadra di Benitez. Vale molto di più, almeno quel terzo posto che rappresenta la base minima degli obiettivi fissati all'inizio, senza trascurare qualcos'altro. Illusioni d'inizio inverno? Può darsi. Così come non può passare in secondo piano il rendimento del Napoli in determinate partite contro le avversarie per i tre posti sul podio. Entrambe battute, la Roma in maniera convincente e la Juve solo dopo la lotteria dei rigori: perché non immaginare qualcosa di più, ora che il girone d'andata del campionato ancora non ha scritto la parola fine? Senza illudersi troppo, anche perché va testata la capacità di Hamsik e compagni nel riuscire ad avere un rendimento più continuo di quello altalenante visto finora. Basterebbe mantenere alta la concentrazione anche contro le piccole (quelle dall'11esimo al 20esimo posto), alle quali il Napoli ha già regalato 11 punti. Troppi per il valore degli azzurri, ma conforta il dato che nel girone di ritorno il trend non potrà che migliorare. Anche perché quest'anno non c'è la Champions che regala orgoglio e toglie punti in campionato.

Almeno 9, raccontano quelli esperti di statistiche, alcuni dei quali già sperperati da Roma e Juventus. E potrebbe non essere finita l'emorragia delle prime due. I giallorossi potrebbero tamponarla in virtù dell'esclusione dal team delle 16 migliori d'Europa, dove invece è approdata la squadra di Allegri. Proveranno Sabatini e Marotta a sistemare l'organico nei punti in cui si sono manifestate delle carenze: sarà sufficiente per tenere a distanza le inseguitrici? Spetterà al Napoli dare una risposta, concreta, sul campo, a partire dal 6 gennaio a Cesena per poi proseguire 5 giorni dopo, quando al San Paolo arriverà proprio la Juventus in quello che sarà il test match per il prosieguo del campionato. Dovesse prevalere la formazione di Benitez nuovamente contro i bianconeri apparsi spenti e privi di forza nella notte in Qatar, allora il campionato potrebbe essere considerato riaperto in maniera definitiva. A tutto vantaggio della Roma che potrebbe ritrovare slancio ed entusiasmo da un eventuale ko juventino al San Paolo, lì dove aveva già lasciato i 3 punti al termine dello scorso campionato vinto agevolmente. Ancora pochi giorni e si saprà se stavolta non sarà una corsa a due per il tricolore, ma nella quale potrebbe inserirsi anche il Napoli. Senza illudersi troppo, ma giocando con la spensieratezza di chi (a questo punto) non ha nulla da perdere. Higuain e soci hanno ricominciato a crederci e pare esserne convinto anche De Laurentiis, quando annuncia che "da febbraio in avanti per il Napoli sarà un campionato in crescendo", oltre ad aver dato al ds Bigon mandato per rinforzare adeguatamente l'organico lì dove si sono create delle falle, ma anche dove già questa estate sarebbe stato necessario intervenire. Gabbiadini per sostituire l'infortunato Insigne e Strinic per coprire la partenza in Africa di Ghoulam, sono due operazioni alle quali manca solo l'annuncio ufficiale. Poi, se dovesse crearsi l'opportunità per rafforzare il centrocampo con un innesto di esperienza e qualità (leggi Lucas Leiva), allora le battistrada del campionato, sì che dovrebbero evitare altri passi falsi: il Napoli ha l'ansia dei giovani sulla rabbia di chi conosce le proprie potenzialità. E non vede l'ora di metterle in mostra.