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Soldi spesi (tanti e male), in Europa non vinciamo da 10 anni. In Italia solita storia bianconera. La colpa? Tutta loro...

Soldi spesi (tanti e male), in Europa non vinciamo da 10 anni. In Italia solita storia bianconera. La colpa? Tutta loro...TUTTO mercato WEB
lunedì 14 settembre 2020, 00:00Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Questa volta ho deciso di annoiarvi. Lo so che parlare di mercato, di Juve, Inter o Milan fa più ascolto ma questo spazio non è una raccolta di click. L'obiettivo, dal 2007, è quello di dire ciò che si pensa anche se è un pensiero sbagliato o non condivisibile. Non è uno spazio, questo del lunedì, per farsi degli amici ma per analizzare cose che spesso nessuno racconta. Oggi ho deciso di analizzare l'andamento del calciomercato e farmi delle domande che so bene che non avranno una risposta; almeno in questo periodo. Stiamo assistendo al mercato più difficile di sempre, in Italia, e quando nascono i problemi come quelli del covid e della crisi finanziaria che stiamo attraversando vengono a galla tutte le lacune di una categoria strapagata inutilmente. Parliamo dei Direttori Sportivi. Il 90% è incapace di fare questo lavoro. Tra poco entriamo nel dettaglio. E se volete facciamo anche nomi e cognomi, per ritornare sul fatto che non abbiamo bisogno di amici da portare al bar. Quest'anno si giudica il talento: vendere e non acquistare. Quando compri è tutto più facile. Spendi i soldi (male) e prendi i giocatori, poi per vendere serve abilità. Oppure serve l'incentivo all'esodo ma qui l'unico (contro)esodo estivo è il ritorno dalle vacanze. La figura del vero Direttore Sportivo è morta dal 2010 ad oggi. Da ora in poi chiamateli... Club Manager. Strapagati. Vanno dai 500 mila euro al milione all'anno. Follia. Poi i club si lamentano che sono tutti in rosso. Pagare queste cifre un Direttore Sportivo per lavorare male è da folli, inoltre questa voce al bilancio la trovate due volte. Il costo azienda del Club Manager (DS) assunto e la voce commissioni, perché i procuratori sono Direttori Sportivi aggiunti dove il dipendente pagato per fare mercato si appoggia all'agente, il procuratore propone il calciatore e il DS lo prende in base a tre fattori: quanto costa, che anno è, quanto c'è da pagare di commissione. Invece il fattore discriminante dovrebbe essere uno solo. La colpa? Non è dei Direttori Sportivi. Loro che se ne fregano. Prendono i soldi a fine mese (tanti), spesso fanno una bella vita e se hanno agenti amici spesso preferiscono mangiare a cena fuori e non a casa. Champagne, per brindare ad un incontro, per te che già eri di un altro. Direbbe l'amico Peppino di Capri... da Capri. La colpa è dei Presidenti che spendono e chiudono in rosso. Tutti i santi anni. Come mai, sono 10 anni, che in Europa facciamo ridere? Come mai sono 9 anni che in Italia vince solo la Juventus? Che barba e che noia. Come mai il 70-80% dei club chiude sempre in perdita? E si lamentavano anche dei fondi che volevano entrare nel calcio. Siamo con le pezze, dove sapete voi, e facevano anche i fighetti che si potevano permettere di rinunciare al cosiddetto minimo garantito. Ottima mossa della Lega che inizia a ragionare da Lega senza far comandare i Presidenti. Facciamo qualche nome e cognome ma sempre nulla di personale perché di personale non c'è nulla, però, ovvio che qualche pensiero va espresso. Ci sono buoni e cattivi ma chiediamoci come mai in 10 anni è crollato il sistema in Italia. Le eccezioni ci sono e, guarda caso, dove il Direttore Sportivo è bravo c'è ancora un club che lavora bene e fa soldi. Atalanta, il simbolo. Giovanni Sartori, vecchio stampo, neanche si parla con Gasperini ma è uno dei pochi rimasti ad andare sul campo. Non vede le partite della sua squadra ma va a vedere i talenti da prendere. Grande rete di collaboratori ma lui è il pezzo forte che dà l'esempio. Chiariamo subito per i malpensanti: Sartori in due anni l'ho sentito, forse, una volta; non ho interessi personali per Sartori o l'Atalanta che è una società forte in questo momento ma in alcune cose deve uscire dalla gestione provincialotta e passare ad un club più moderno e internazionale. Sartori vince per distacco perché ha il vecchio sistema di lavoro. Tante tribune, poco PC. Ormai lavorano tutti sui filmati. Ti mandano 3 minuti di video e credono di aver risolto il problema. 3 minuti montati a piacimento del venditore. Oppure, peggio ancora, si appoggiano all'osservatore dell'osservatore del capo osservatore dello scouting.

Insomma, se vado a ristorante mangio il risotto non dello chef ma del lavapiatti. Comunque sempre in cucina è...
Fabio Paratici, alla Sampdoria e nei primi anni di Juventus, ha dimostrato di essere un fenomeno. Il colpo Ronaldo, più mediatico che tecnico, ma sta facendo un po' troppa fatica nelle cessioni. Dalla coppia Marotta-Paratici e quella Paratici-Nedved, Agnelli ha perso molto. Il Milan ha cambiato più Direttori Sportivi che conquistano accessi alla Champions League, l'Inter ha firmato un indeterminato a Piero Ausilio che negli anni ha perso, in maniera frettolosa, Zaniolo e Coutinho e a breve vi aggiungeremo anche D'Amico alla lista. Marotta è un grande ma non lo schiero tra i Direttori Sportivi, ormai, per me è un manager-Presidente che con lui l'Inter si può permettere anche di avere il giovane Zhang alla guida, con il boss in Cina. Senza Marotta, questo organigramma sarebbe stato impensabile. Un grande Direttore Sportivo è Dario Baccin ed è all'Inter. Ma più che Direttore Sportivo lo possiamo giudicare come talent scout, quello che ha l'occhio per prendere un calciatore. Fare il Direttore Sportivo significa anche saper gestire la settimana, lo spogliatoio e saper parlare con squadra e allenatori. Aggiungo, anche con la stampa, che nel 2020 fa la differenza. Un esempio più basso è Goretti, appena retrocesso con il Perugia. Un grande conoscitore di calcio e calciatori ma non ha il carattere per fare il Direttore Sportivo. Infatti ne ha subito le conseguenze. A Bologna sono in tre a fare il Direttore Sportivo: Sabatini, Bigon e Di Vaio. Il caso migliore è quello della Lazio. Struttura snella e grande feeling tra Presidente e DS. Tare è un grande, oggi il migliore nel ruolo, poi per le trattative va Lotito che è un cecchino e chiude bene tutto ciò che vuole. Ottima anche la gestione settimanale. Saranno antipatici, vero, ma per ridere c'è il cinema. La Roma ha fatto anche meglio: il DS? Non lo prendiamo proprio. Prenota Paratici e fa fare il mercato a due intermediari. Cosa ne può uscire? De Santis non ha un briciolo di esperienza, Fienga ha ammesso di non fare questo lavoro e allora segno della croce e speriamo nel mercato dei due intermediari. Poi da lunedì, la gestione della settimana o la fa Fonseca oppure volano gli stracci. Cairo-Petrachi formavano una bella coppia. Errore per entrambi averla distrutta. Infatti il Toro senza Petrachi è crollato e Petrachi senza il Toro è rimasto infilzato comunque. Giuntoli è un grande esperto di calcio e chi fa la gavetta ha sempre ragione. Forse, però, dovrebbe tornare sui campi in prima persona con maggiore frequenza e tornare a battere il marciapiede visto che il suo occhio non può delegarlo. E' un fenomeno a vedere i calciatori e deve vederli lui, non tutti, ma il maggior numero possibile. Poi ci sono i casi, come quello di Udine, dove negli ultimi 10 anni il Presidente ha dimostrato di essere il miglior DS del club. Cambiavano i Direttori ma non cambiava la plusvalenza. Gino Pozzo è un fenomeno fuori concorso. Qui potrei essere accusato facilmente ma è una cosa che penso da anni. E il campo dimostra che è così. Sono curioso di vedere Carli a Parma, Faggiano ha fatto un capolavoro a Parma ma ha sbagliato ad andare con Preziosi a Genova, test Cairo per Vagnati (Direttore giovane e preparato ma Torino non è Ferrara), Meluso a La Spezia ha tutto da perdere anche se a Lecce le due promozioni hanno la sua faccia sulla Statua di Sant'Oronzo in ristrutturazione in Piazza. A Cagliari aspettiamo che Carta... canti. La politica dei vecchi marpioni mi convince poco e lo scorso anno è stata un flop. Cresce molto bene Pasqualino Foggia a Benevento, lavora benissimo il Sassuolo con la triade Carnevali-De Zerbi-Rossi anche se in ogni buona rosa c'è qualche spina che rovina tutto e fa pungere tutti gli altri (approfondimento specifico nelle prossime puntate). Pradé a Firenze è nell'anno X: non può sbagliare e deve regalare a Commisso una stagione da protagonista. I Direttori di una volta, quelli che decidono e non dicono "Sì, signore" sono sempre meno e alcuni sono finiti in categorie minori o addirittura non lavorano. Esempi? Non si può vedere un Lo Monaco fermo ai box dopo i miracoli Catania. Lo Monaco ha fatto fatica in C perché sono categorie particolari che se non vivi non puoi incidere, ma in A solo grandi successi, poi finiti con la lite con Pulvirenti. Sogliano, in serie C, a Padova è uno spreco per la nostra serie A. 5 anni fa si parlava di Milan con Barbara Berlusconi, figuriamoci se uno così non possa ambire ad una Roma. Nessuno cerca Braida, mistero.

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