TUTTO mercato WEB
Così è iniziato il 2020 dell'Empoli - Quando il "manico" fa tutta la differenza del mondo
Con ieri sono andate in archivio le prime 5 giornate di Serie B del 2020. Possibile fare un primo bilancio del rendimento delle venti della cadetteria.
Dopo la retrocessione della scorsa estate in casa Empoli è stato dato spazio ad una profonda rivoluzione. Via tanti titolari (da Caputo a Bennacer, passando per Krunic, Zajc e Traoré) per una squadra ringiovanita e di più lungo respiro. Proprio per questo motivo il presidente Fabrizio Corsi scelse di puntare su un tecnico altrettanto giovane come Cristian Bucchi, reduce da due esperienze non esaltanti ma sicuramente formative come quelle a Sassuolo e Benevento.
Il campo, però, non sempre segue le idee che sulla carta sembrano vincenti e così la formazione toscana si è trovata invischiata nelle zone basse della classifica. Difficoltà, queste, impreviste che neanche il cambio di guida tecnica con l'arrivo di Roberto Muzzi (allievo di quell'Aurelio Andreazzoli che al 'Castellani' due stagioni or sono seppe coniugare risultati e bel gioco) ha saputo risolvere.
A fine gennaio, ecco la nuova svolta. Dopo un mercato che aveva visto arrivare in azzurro elementi di livello come Ciciretti, La Mantia, Pinna, Tutino e Zurkowski, la scelta di affidare la squadra ad un tecnico di grande esperienza come Pasquale Marino ha dato la tanto ricercata svolta.
Con l'allenatore siciliano in panchina l'Empoli ha raccolto tre vittorie su tre gare disputate, raccogliendo appena un punto in meno del Benevento primo in classifica. Tre successi, questi, arrivati con tre formazioni tutt'altro che semplici come Pisa, Cittadella e Crotone a riprova che una volta affidato il volante ad un pilota esperto i problemi si possono risolvere.
Tanto che la seconda parte di stagione per gli azzurri ha già assunta completamente un'altra prospettiva.
Il campo, però, non sempre segue le idee che sulla carta sembrano vincenti e così la formazione toscana si è trovata invischiata nelle zone basse della classifica. Difficoltà, queste, impreviste che neanche il cambio di guida tecnica con l'arrivo di Roberto Muzzi (allievo di quell'Aurelio Andreazzoli che al 'Castellani' due stagioni or sono seppe coniugare risultati e bel gioco) ha saputo risolvere.
A fine gennaio, ecco la nuova svolta. Dopo un mercato che aveva visto arrivare in azzurro elementi di livello come Ciciretti, La Mantia, Pinna, Tutino e Zurkowski, la scelta di affidare la squadra ad un tecnico di grande esperienza come Pasquale Marino ha dato la tanto ricercata svolta.
Con l'allenatore siciliano in panchina l'Empoli ha raccolto tre vittorie su tre gare disputate, raccogliendo appena un punto in meno del Benevento primo in classifica. Tre successi, questi, arrivati con tre formazioni tutt'altro che semplici come Pisa, Cittadella e Crotone a riprova che una volta affidato il volante ad un pilota esperto i problemi si possono risolvere.
Tanto che la seconda parte di stagione per gli azzurri ha già assunta completamente un'altra prospettiva.
Altre notizie
Ultime dai canali
RdC - Modena, derby del 1 maggio a Reggio: venduti 1.180 biglietti
parmaRientra Bonny, ancora quattro i diffidati: c'è anche capitan Delprato
torinoLa Gazzetta dello Sport: "Serve lo scatto: tre mosse per tornare in corsa Europa"
napoliTmw - Nome nuovo per la difesa: piace il terzino rivelazione del Nizza
salernitanaScontro Salernitana-Boulaye Dia, la Lazio attende i risvolti e punta altri due granata
lazioSerie A, oggi il recupero di Udinese - Roma sospesa per il malore di N'Dicka
juventusBoksic: “Vlahovic può diventare come Haaland. Mercato Juve? Modric”
hellasveronaVerso Lazio-Verona: prosegue il recupero di Dawidowicz
Primo piano