Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / empoli / Serie B
ESCLUSIVA TMW - Dg Pisa: “Bilancio del triennio positivo. Team di lavoro coeso, giusto consolidarlo”TUTTO mercato WEB
sabato 8 agosto 2020, 14:04Serie B
di Claudia Marrone
esclusiva

Dg Pisa: “Bilancio del triennio positivo. Team di lavoro coeso, giusto consolidarlo”

Dal sogno Serie B realizzato, al sogno Serie A sfumato per la classifica avulsa: il calcio sa dare tanto, ma alle volte sa anche essere crudele e beffardo. Come è stato con il Pisa, che non ha raggiunto i playoff di B solo per la citata classifica avulsa, che ha premiato Frosinone ed Empoli.
Ma il bilancio dell’anno è indubbiamente positivo, e fa ben sperare nel futuro. Come ha confermato, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il Dg nerazzurro Giovanni Corrado.

Dodici mesi particolari: che anno è stato per il suo Pisa?
“E’ stato un anno che si lega agli altri due sotto la nostra gestione, un percorso triennale che ha ci ha visto da subito coinvolti in anni complessi, lunghi e pieni di emozioni, positive e negative: è chiaro che si tende sempre a guardare solo l’ultimo anno, il più recente, ma ad ampio raggio direi che il bilancio è positivo per intero. E’ un percorso che ci ha dato soddisfazioni”.

Non accarezzare il sogno Serie A solo per la classifica avulsa, però, lascia decisamente rammarico…
“Gli ultimi minuti per noi, nel bene e nel male, sono stati sempre determinanti. Anche in questo caso si pensa solo al rigore concesso e realizzato dal Frosinone, ma alla fine siamo stati penalizzati anche per l’Empoli, contro il quale abbiamo perso sia all’andata che al ritorno oltre il 94: questo è un aspetto da migliorare per crescere ancora. Poi chiaramente dispiace, soprattutto per i ragazzi: con 54 punti all’attivo e il lavoro fatto, direi che i playoff li meritavano. Ma il destino così ha voluto, ricarichiamo le batterie per partire più forti di prima”.


Tra i gol in extremis, c’è anche quello dell’ex Asencio, un punto a Cosenza avrebbe fatto la differenza. Una condanna quella del “San Vito”?
“Più che il gol di Asencio, direi l’autogol di Lisi! (ride, ndr) Se si riguardano bene le immagini, si vede che purtroppo il nostro Lisi è stato sfortunato nella deviazione, anche se capisco che a livello di cronaca sia più interessante raccontare il gol dell’ex, che spesso, per altro, ha punito il Pisa”.

Soprattutto perché con l’ex in questione non è stato un rapporto idilliaco…
“Onestamente sentir dire che a Pisa ha passato sei mesi da incubo, i peggiori della sua vita, mi ha fatto strano, e mi dispiace, perché era all’interno di un percorso dove i valori umani sono sempre stati al primo posto. Se noi avessimo parlato nel dettaglio della sua permanenza a Pisa, si sarebbero fatte altre valutazioni. Però abbiamo invece deciso di proteggerlo sempre, perché lo ritenevamo un giovane che doveva maturare, e alcuni errori facevano parte del percorso. Nessuno qua è mai stato male, né con la città, né con la società, Asencio è l’eccezione che conferma la regola. Poi il tempo è galantuomo, il futuro darà risposte”.

Chi invece a Pisa sta bene sembra essere mister D’Angelo, blindato da club. Si riparte da lui e dal Ds Gemmi?
“Si riparte dalla società che da tre anni sta crescendo e sta maturando, da un gruppo di lavoro coeso e importante che ha come obiettivo comune quello di fare crescere la società: più il team è coeso come il nostro, più è giusto consolidarlo e andare avanti insieme. Dobbiamo diventare una realtà in continuo sviluppo, dove i risultati arrivano con la cultura del lavoro e l’attenzione ai dettagli: la nostra bravura deve essere quella portare avanti una società seria e solida, in modo che un domani, se mai qualcuno di noi, me compreso, non ci fosse più, sia tutto a posto per il bene della città, che ha questo grande patrimonio chiamato Pisa Sporting Club”.