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Foschi: "Vicenza di alto livello. La nuova C? Impossibile un altro Monza"
Quella che prenderà il via venerdì sarà la Serie B del rientro in cadetteria di quattro piazze storiche del calcio italiano: Monza, Reggina, Reggiana e Vicenza. Sui veneti la redazione di TMW ha intervistato chi conosce bene Domenico Di Carlo, attuale tecnico biancorosso: Luciano Foschi, suo ex collaboratore. "Sento il mister molto spesso e l'ho sentito carico ed entusiasta per la nuova stagione. Al di là del rapporto ottimo, poi, sono convinto che questo Vicenza abbia le carte in regola per fare un'ottima stagione. Peccato solamente per l'assenza del pubblico: il 'Menti' sarebbe stato davvero un importante valore aggiunto".
I biancorossi, così come Monza, Reggina e Reggiana, sono società ambiziose, con proprietà di alto livello. Pensa che tutte e quattro possano ambire a qualcosa in più del traguardo standard per le neopromosse, ovvero la salvezza?
"Monza e Vicenza fin dagli inizi del loro nuovo percorso societario avevano messo nel mirino la Serie A e credo che continueranno su questa strada. Anche la Reggina sono convinto che possa fare bene in prospettiva. Per la Reggiana, invece, vedo le medesime ambizioni, ma il loro percorso è un passo indietro. Vivendo a Reggio Emilia, poi, non posso far altro che confermare la straordinaria organizzazione societaria che la Regia ha trovato dal momento della sua rinascita in Serie D".
Passando alla Serie C, invece, che campionato si aspetta?
"Dico subito che non vedo in nessuno dei tre gironi una società che possa fare quanto messo a referto dal Monza. Nel Girone C, ad esempio, ci sono tantissime società pronte a darsi battaglia per la vetta: Bari, Avellino, Catanzaro, Catania, Palermo e anche lo stesso Foggia probabilmente. Idem nel Girone B dove Samb, Triestina, Feralpisalò e Padova sono competitive ad alti livelli. Discorso diverso, invece, nel raggruppamento A dove personalmente vedo l'Alessandria con un collettivo molto importante. E attenzione al Lecco".
Chiudiamo con il futuro che attende Luciano Foschi. Dove la vedremo?
"Per ora sono a sperare che si torni prima possibile alla normalità, sia nel paese che negli stadi perché ricominciare a giocare senza pubblico è stato giusto ma rimane comunque una forzatura. Detto questo, poi, sono in attesa di una chiamata. Da quale girone? Conosco bene A e B per averli frequentati sia da giocatore che da tecnico, ma non disdegnerei certo una chiamata anche dal Girone C".
I biancorossi, così come Monza, Reggina e Reggiana, sono società ambiziose, con proprietà di alto livello. Pensa che tutte e quattro possano ambire a qualcosa in più del traguardo standard per le neopromosse, ovvero la salvezza?
"Monza e Vicenza fin dagli inizi del loro nuovo percorso societario avevano messo nel mirino la Serie A e credo che continueranno su questa strada. Anche la Reggina sono convinto che possa fare bene in prospettiva. Per la Reggiana, invece, vedo le medesime ambizioni, ma il loro percorso è un passo indietro. Vivendo a Reggio Emilia, poi, non posso far altro che confermare la straordinaria organizzazione societaria che la Regia ha trovato dal momento della sua rinascita in Serie D".
Passando alla Serie C, invece, che campionato si aspetta?
"Dico subito che non vedo in nessuno dei tre gironi una società che possa fare quanto messo a referto dal Monza. Nel Girone C, ad esempio, ci sono tantissime società pronte a darsi battaglia per la vetta: Bari, Avellino, Catanzaro, Catania, Palermo e anche lo stesso Foggia probabilmente. Idem nel Girone B dove Samb, Triestina, Feralpisalò e Padova sono competitive ad alti livelli. Discorso diverso, invece, nel raggruppamento A dove personalmente vedo l'Alessandria con un collettivo molto importante. E attenzione al Lecco".
Chiudiamo con il futuro che attende Luciano Foschi. Dove la vedremo?
"Per ora sono a sperare che si torni prima possibile alla normalità, sia nel paese che negli stadi perché ricominciare a giocare senza pubblico è stato giusto ma rimane comunque una forzatura. Detto questo, poi, sono in attesa di una chiamata. Da quale girone? Conosco bene A e B per averli frequentati sia da giocatore che da tecnico, ma non disdegnerei certo una chiamata anche dal Girone C".
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