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Empoli, Dionisi torna a Venezia. Dopo il braccio di ferro estivo e il rischio di restare fermo
Sabato per Alessio Dionisi, tecnico dell’Empoli capolista, tornerà a Venezia, la piazza che lo ha amato nel corso della passata stagione per i risultati uniti al bel gioco espresso dalla sua squadra, ma che ha anche lasciato in maniera turbolenta nel corso dell’ultima estate lasciando ai tifosi con l’amaro in bocca.
Dopo l’undicesimo posto con il club lagunare infatti Dionisi aveva espresso la volontà di lasciare il Venezia, con cui aveva un altro anno di contratto, per approdare in una piazza più ambiziosa e storica. Sul giovane allenatore c’erano infatti Brescia ed Empoli, che poi riuscirà a tesserarlo, ma i lagunari per lungo tempo lo hanno tenuto in stand-by minacciando di non liberarlo se non dietro pagamento di un indennizzo e prospettando per Dionisi un anno sabbatico. Un braccio di ferro che ha tenuto a lungo in attesa l’Empoli che, nonostante avesse valutato anche altri profili, ha provato il tutto per tutto per portarlo in Toscana riuscendoci alla fine senza dover neanche pagare il Venezia per liberarlo.
Un addio traumatico, che ha lasciato strascichi, ma anche tanti tifosi con il cuore spezzato che ancora apprezzano ed elogiano l’ex allenatore. Un tuffo nel passato, recente, in cui non ci sarà spazio per sentimentalismi.
Dopo l’undicesimo posto con il club lagunare infatti Dionisi aveva espresso la volontà di lasciare il Venezia, con cui aveva un altro anno di contratto, per approdare in una piazza più ambiziosa e storica. Sul giovane allenatore c’erano infatti Brescia ed Empoli, che poi riuscirà a tesserarlo, ma i lagunari per lungo tempo lo hanno tenuto in stand-by minacciando di non liberarlo se non dietro pagamento di un indennizzo e prospettando per Dionisi un anno sabbatico. Un braccio di ferro che ha tenuto a lungo in attesa l’Empoli che, nonostante avesse valutato anche altri profili, ha provato il tutto per tutto per portarlo in Toscana riuscendoci alla fine senza dover neanche pagare il Venezia per liberarlo.
Un addio traumatico, che ha lasciato strascichi, ma anche tanti tifosi con il cuore spezzato che ancora apprezzano ed elogiano l’ex allenatore. Un tuffo nel passato, recente, in cui non ci sarà spazio per sentimentalismi.
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