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Le pagelle dell'Empoli - Pinamonti da grigio a oro. Bajrami e Bandinelli cambi preziosi
Risultato: Empoli - Fiorentina 2-1
Vicario 6,5 - Gli attaccanti ospiti si affacciano dalle sue parti già dopo pochi minuti: bravo sui tiri da lontano nonostante il campo viscido, sulla zampata di Vlahovic è tagliato fuori.
Stojanovic 6,5 - Saponara ci mette un po’ ad entrare in partita e finché è così lo sloveno ha vita piuttosto facile in corsia. Il suo piede destro a più riprese appare caldo.
Tonelli 6 - Non bada tanto al sottile, difficile biasimarlo quando dalle tue parti capita Vlahovic una volta sì e l’altra pure. Rimedia un giallo per un duro fallo su Gonzalez.
Luperto 6 - In versione Wild Wolf con tanto di capello lungo e barba, si occupa di marcare Vlahovic con impeto e riesce a fermarlo sempre, tranne che sul gol del serbo.
Parisi 5 - Costantemente messo sotto pressione dall’asse Odriozola-Callejon, rischia l’autogol fortuito con un colpo di testa. Callejon sfonda dal suo lato per lo 0-1. Dal 72’ Marchizza 6 - Per caratteristiche è più difensore di chi va a sostituire, ma nasconde le credenziali e si spinge spesso in avanti.
Zurkowski 6 - Ancora il suo cartellino è della Fiorentina: sente la partita e dà tutto quello che ha. Forse anche qualcosa in più: si fa male ed esce a fine primo tempo. Dal 44’ Haas 6 - L’austriaco entra con un bel piglio, mettendo tutta la corsa che ha in dote. Rimane nel vivo del gioco empolese fino in fondo.
Ricci 6 - Regia non sempre superlativa ma, a costo di sbagliare qualche pallone di troppo, fa sentire tutta la personalità di cui dispone. Sufficienza di stima coi tre punti.
Henderson 6 - In campo mette il solito piglio temerario, quello che piace ad Andreazzoli e che lo fa scegliere quasi sempre dal 1’. A centrocampo è quello che ci prova di più. Dal 58’ Bandinelli 7 - Rimane molto dietro le quinte ma quando c’è da raccogliere la gloria si fa trovare in prima linea. Con tanto di esultanza seppure sia ex.
Di Francesco 5,5 - Parte giocando di spalle alle due punte, spostandosi di volta in volta dove serve. Non riesce ad incidere nonostante si spenda senza risparmio energetico. Dal 72’ La Mantia 6 - Entra con la volontà di aprire spazi là davanti, lo fa usando il suo peso. Un apporto sufficiente, ha anche provato a far gol in prima persona.
Pinamonti 6,5 - Invisibile per quasi novanta minuti, all’ottantanovesimo giro d’orologio in grigio trasforma totalmente la sua prestazione. Zampata non difficile, ma d’oro.
Cutrone 5,5 - Milenkovic gli si materializza sotto forma di incubo costante in marcatura, togliendogli aria a ogni pallone. Cerca il graffio dell’ex con voglia, non riesce. Dal 58’ Bajrami 7 - L’albanese dimostra con i fatti perché ha voglia di trovare maggior spazio in questa squadra. Suo l’assist per Pinamonti e i tre punti.
Aurelio Andreazzoli 6,5 - Contro la linea alta della Fiorentina chiede un gioco più verticale: dalla mediana in avanti si va diretti. Inizialmente sembra un’idea efficace ma alla lunga il suo Empoli fatica sempre di più ad affacciarsi avanti. Continua però a crederci e finisce i cambi quando mancano più di venti minuti alla fine: con un po’ di fortuna ma viene ripagato.
Vicario 6,5 - Gli attaccanti ospiti si affacciano dalle sue parti già dopo pochi minuti: bravo sui tiri da lontano nonostante il campo viscido, sulla zampata di Vlahovic è tagliato fuori.
Stojanovic 6,5 - Saponara ci mette un po’ ad entrare in partita e finché è così lo sloveno ha vita piuttosto facile in corsia. Il suo piede destro a più riprese appare caldo.
Tonelli 6 - Non bada tanto al sottile, difficile biasimarlo quando dalle tue parti capita Vlahovic una volta sì e l’altra pure. Rimedia un giallo per un duro fallo su Gonzalez.
Luperto 6 - In versione Wild Wolf con tanto di capello lungo e barba, si occupa di marcare Vlahovic con impeto e riesce a fermarlo sempre, tranne che sul gol del serbo.
Parisi 5 - Costantemente messo sotto pressione dall’asse Odriozola-Callejon, rischia l’autogol fortuito con un colpo di testa. Callejon sfonda dal suo lato per lo 0-1. Dal 72’ Marchizza 6 - Per caratteristiche è più difensore di chi va a sostituire, ma nasconde le credenziali e si spinge spesso in avanti.
Zurkowski 6 - Ancora il suo cartellino è della Fiorentina: sente la partita e dà tutto quello che ha. Forse anche qualcosa in più: si fa male ed esce a fine primo tempo. Dal 44’ Haas 6 - L’austriaco entra con un bel piglio, mettendo tutta la corsa che ha in dote. Rimane nel vivo del gioco empolese fino in fondo.
Ricci 6 - Regia non sempre superlativa ma, a costo di sbagliare qualche pallone di troppo, fa sentire tutta la personalità di cui dispone. Sufficienza di stima coi tre punti.
Henderson 6 - In campo mette il solito piglio temerario, quello che piace ad Andreazzoli e che lo fa scegliere quasi sempre dal 1’. A centrocampo è quello che ci prova di più. Dal 58’ Bandinelli 7 - Rimane molto dietro le quinte ma quando c’è da raccogliere la gloria si fa trovare in prima linea. Con tanto di esultanza seppure sia ex.
Di Francesco 5,5 - Parte giocando di spalle alle due punte, spostandosi di volta in volta dove serve. Non riesce ad incidere nonostante si spenda senza risparmio energetico. Dal 72’ La Mantia 6 - Entra con la volontà di aprire spazi là davanti, lo fa usando il suo peso. Un apporto sufficiente, ha anche provato a far gol in prima persona.
Pinamonti 6,5 - Invisibile per quasi novanta minuti, all’ottantanovesimo giro d’orologio in grigio trasforma totalmente la sua prestazione. Zampata non difficile, ma d’oro.
Cutrone 5,5 - Milenkovic gli si materializza sotto forma di incubo costante in marcatura, togliendogli aria a ogni pallone. Cerca il graffio dell’ex con voglia, non riesce. Dal 58’ Bajrami 7 - L’albanese dimostra con i fatti perché ha voglia di trovare maggior spazio in questa squadra. Suo l’assist per Pinamonti e i tre punti.
Aurelio Andreazzoli 6,5 - Contro la linea alta della Fiorentina chiede un gioco più verticale: dalla mediana in avanti si va diretti. Inizialmente sembra un’idea efficace ma alla lunga il suo Empoli fatica sempre di più ad affacciarsi avanti. Continua però a crederci e finisce i cambi quando mancano più di venti minuti alla fine: con un po’ di fortuna ma viene ripagato.
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