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TMW RADIO - Frosinone, Angelozzi: "Vorrei imitare il Sassuolo. Scamacca sarà il prossimo crack"TUTTO mercato WEB
giovedì 19 novembre 2020, 19:03Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Frosinone, Angelozzi: "Vorrei imitare il Sassuolo. Scamacca sarà il prossimo crack"

Guido Angelozzi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Guido Angelozzi, amministratore delegato del Frosinone, si è collegato in diretta con Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'inizio è sull'esperienza con lo Spezia, portato in Serie A: "La storia d'amore è finita, ora si pensa alla nuova fidanzata. La cosa è stata di comune accordo, dopo un lungo periodo in cui si arriva al culmine della felicità si è deciso di lasciarci, ma con lo Spezia ho un buon rapporto, in particolare con Gabriele Volpi: quello rimarrà sempre. Sempre grato a Volpi, che mi ha dato la possibilità di lavorare una società bellissima, con una tifoseria meravigliosa: è stato bello vincere il campionato, ora riparto da una grande piazza come Frosinone e speriamo di ripercorrere lo stesso cammino".

Italiano può fare come De Zerbi?
"Sta dimostrando di essere bravo, è un ottimo allenatore e dico perché no... Secondo me sì: esperienza su esperienza puoi migliorare sempre, e lo sta dimostrando".

Ieri l'Italia, anche l'U21, è stata trascinata dal Sassuolo. Lei che ha posto certe basi lì, che dice?
"Posso parlare del Sassuolo perché ci ho lavorato 3 anni e so che sono una società modello. Ieri, alla presentazione a Frosinone, mi hanno chiesto a quale filosofia mi ispiri, e ho detto che se potessi mi piacerebbe ripercorrere quello che ha messo in atto il Sassuolo. Sono avanti: l'Atalanta ha sì raggiunto grandi risultati, ma è piena di stranieri. Del lavoro del Sassuolo invece ne beneficia anche la Nazionale italiana... Ricorderei i vari Politano, Pellegrini, tutti giocatori che abbiamo preso in quel periodo".

Quale l'acquisto che le ha dato più soddisfazione?
"Potrei dirne tanti: Politano. Sensi, Pellegrini, Scamacca, Marchizza, Frattesi... Penso che per qualità/prezzo potrei indicare Scamacca: per caratteristiche lo vedo come prossimo crack del calcio italiano".

A chi somiglia?
"Può diventare come Ibrahimovic o Dzeko: sa attaccare la profondità, è migliorato parecchio su questo, e ha una tecnica impressionante. Delle giocate che lo rendono di grande prospettiva".

Che Serie B ha ritrovato?
"Quest'anno sarà un campionato difficilissimo. Lo scorso sono retrocesse Frosinone, Empoli e Chievo, e di queste tre nessuna è risalita: ci sono sei squadre che nel giro degli ultimi due anni giocavano in Serie A. In più aggiungiamoci Monza, Cittadella: ci sono almeno dieci squadre molto forti, ed è un campionato difficilissimo. Se poi guardiamo giù ci sono altre buone squadre come Cremonese e Pescara, la classifica ad oggi è un po' bugiarda".


Anche a colleghi non è un brutto campionato...
"Braida a Cremona, Corvino a Lecce o Perinetti a Brescia sono un lusso, sono tutti santoni che hanno fatto la storia del calcio italiano".

Com'è Nesta?
"Un allenatore giovane, emergente, con idee nuove e destinato a una carriera importante. Qui a Frosinone è al secondo anno, quello prima aveva portato il Perugia ai playoff: può fare molto bene".

L'obiettivo qual è?
"Lottare per stare a sinistra. Lo scorso anno il Frosinone si è fermato alla finale playoff ed è salito lo Spezia: speriamo di ripeterci e di essere più fortunati".

Segnate poco, subite ancora meno.
"Stiamo dando tempo al nostro nuovo attaccante di adattarsi al campionato italiano e speriamo di poter cominciare presto a fare qualche gol in più, così da poter fare un campionato di alta classifica dato che la fase difensiva la facciamo bene".

C'è rischio che si perdano pezzi in Serie B, oltre che alla C?
"Io penso di no, ma sicuramente c'è bisogno di tanto sacrificio da parte dei presidenti, che vanno in difficoltà perché andare avanti senza pubblico e sponsor non è facile. Spero che le cose si mettano a posto ma la vedo dura...".

Può essere l'anno del rilancio per Di Francesco?
"Eusebio per me è un grande allenatore, un emergente e un coraggioso, uno che fa giocare bene le squadre e che mette in campo certi giocatori per cui altri aspettano anni. Ha avuto meno di quanto merita, perché a Roma al primo anno ha fatto una stagione strepitosa, prima di venire esonerato l'anno seguente. Questa cosa gli ha segnato il percorso, ma sono convinto che a Cagliari si rilancerà. Vedo che sta già facendo giocare ragazzi come Sottil e Zappa...".