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TMW RADIO - Cardone: "Ibra a Sanremo? Se vincono, il Milan al prossimo ne manda altri!"
Giuseppe Cardone ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Giuseppe Cardone ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Le sue riflessioni iniziano dal Milan: "In passato eravamo stupiti del rendimento del Milan, io meno: se dopo tante partite sei lì, qualcosa di buono c'è. Non si può tutto relegare alla pura fortuna, quella può esserci per due-tre partite non per ventitré. La squadra sta crescendo, e certi percorsi hanno delle pause, sono fisiologiche".
Che giudizio dà di questi primi mesi rossoneri di Tonali?
"Lui è il giocatore del Milan che mi piacerebbe più allenare. Sarà la faccia, perché non lo conosco personalmente, ma con la voglia che mette in campo è uno che può avere un futuro importante nel Milan. Lo hanno paragonato spesso a Pirlo, ma con lui c'entra poco, se non che è di Brescia: mi sembra molto più simile a Demetrio Albertini. Ancora è giovane, e credo che al Milan non si siano assolutamente pentiti di questo oneroso acquisto: per me può diventarne un punto fermo".
Quante polemiche scatenerà Ibrahimovic a Sanremo?
"Ovvio che sarà così. Poi credo che lui abbia le spalle abbastanza larghe per sopportare eventuali critiche, che sono già iniziate. Sarà il campo a fare la differenza, se il Milan dovesse vincere l'anno prossimo ce ne manda sei o sette (ride, ndr)! La cosa è particolare, ma alla fine il giocatore salterà giusto un paio d'allenamenti e per un 40enne forse è anche un bene. Ok lavorare, ma certe volte è allenante pure il riposo, ti permette di recuperare le energie meglio. Poi è ovvio che il Milan non vinca o perda per Ibrahimovic a Sanremo, penso la cosa sposti poco".
Si aspettava tutte queste difficoltà del Parma?
"Sinceramente no. Credevo meno, tutto sommato, forse sarò uno dei pochi, ma contro l'Udinese ho visto una squadra che ha messo in difficoltà l'avversario. Poi, oggettivamente, ci sono state decisioni arbitrali imbarazzanti. Ho fiducia che possano ancora farcela, vista la prestazione. Chiaro che con lo Spezia ci sarà una valenza molto importante, però la squadra l'ho visto bene".
Alessio Dionisi è il nuovo che avanza?
"Di sicuro è un allenatore preparato e professionista serio. Ha fatto molto bene a Venezia e ora sta replicando all'Empoli dopo una giusta gavetta: è uno attuale, ma non un fissato che vuole per forza scimmiottare le situazioni del momento. Ha una sua idea e la sta proponendo bene, credo possa diventare un allenatore importante".
Come spiegarsi il Cagliari così in basso?
"Mi dispiace molto per Eusebio, lo stimo molto perché è una bravissima persona ed ero convinto che a Cagliari potesse far bene. Tra i tanti problemi hanno quello che segnano davvero poco, e mi dispiace davvero tanto. Credevo davvero fosse la piazza giusta per Di Francesco: giudicare da fuori è complicato, ma qualcosa che non si è incastrato c'è di sicuro".
Che giudizio dà di questi primi mesi rossoneri di Tonali?
"Lui è il giocatore del Milan che mi piacerebbe più allenare. Sarà la faccia, perché non lo conosco personalmente, ma con la voglia che mette in campo è uno che può avere un futuro importante nel Milan. Lo hanno paragonato spesso a Pirlo, ma con lui c'entra poco, se non che è di Brescia: mi sembra molto più simile a Demetrio Albertini. Ancora è giovane, e credo che al Milan non si siano assolutamente pentiti di questo oneroso acquisto: per me può diventarne un punto fermo".
Quante polemiche scatenerà Ibrahimovic a Sanremo?
"Ovvio che sarà così. Poi credo che lui abbia le spalle abbastanza larghe per sopportare eventuali critiche, che sono già iniziate. Sarà il campo a fare la differenza, se il Milan dovesse vincere l'anno prossimo ce ne manda sei o sette (ride, ndr)! La cosa è particolare, ma alla fine il giocatore salterà giusto un paio d'allenamenti e per un 40enne forse è anche un bene. Ok lavorare, ma certe volte è allenante pure il riposo, ti permette di recuperare le energie meglio. Poi è ovvio che il Milan non vinca o perda per Ibrahimovic a Sanremo, penso la cosa sposti poco".
Si aspettava tutte queste difficoltà del Parma?
"Sinceramente no. Credevo meno, tutto sommato, forse sarò uno dei pochi, ma contro l'Udinese ho visto una squadra che ha messo in difficoltà l'avversario. Poi, oggettivamente, ci sono state decisioni arbitrali imbarazzanti. Ho fiducia che possano ancora farcela, vista la prestazione. Chiaro che con lo Spezia ci sarà una valenza molto importante, però la squadra l'ho visto bene".
Alessio Dionisi è il nuovo che avanza?
"Di sicuro è un allenatore preparato e professionista serio. Ha fatto molto bene a Venezia e ora sta replicando all'Empoli dopo una giusta gavetta: è uno attuale, ma non un fissato che vuole per forza scimmiottare le situazioni del momento. Ha una sua idea e la sta proponendo bene, credo possa diventare un allenatore importante".
Come spiegarsi il Cagliari così in basso?
"Mi dispiace molto per Eusebio, lo stimo molto perché è una bravissima persona ed ero convinto che a Cagliari potesse far bene. Tra i tanti problemi hanno quello che segnano davvero poco, e mi dispiace davvero tanto. Credevo davvero fosse la piazza giusta per Di Francesco: giudicare da fuori è complicato, ma qualcosa che non si è incastrato c'è di sicuro".
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