Gianluca Vialli, le vittorie come filo conduttore. Ora l'Italia e la sua sfida più grande
Dopo alcune stagioni diventò addirittura capitano della squadra, guidandola al successo in Coppa dei Campioni contro l'Ajax. Nel '96 passa al Chelsea, club nel quale ricopre il ruolo di allenatore-giocatore nel '98, dopo le dimissioni di Gullit. In carriera ha vinto tantissimo: 2 Campionati italiani, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, una Coppa d'Inghilterra, una Coppa di Lega, una Coppa UEFA, una Champions League, due Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Da allenatore, ha alzato al cielo una Coppa d'Inghilterra, una Coppa di Lega, un Charity Shield, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Ora altre sfide, una più grande dell'altra: la più importante contro la malattia, con lo stesso Vialli che poco tempo fa ha affermato: "Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, sperando che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni perché ci sono ancora molte cose che voglio fare". L'altra sua sfida, in parte già vinta con il suo gemello del gol Mancini, è quella di riportare la Nazionale italiana, ricoprendo il ruolo di capo delegazione, al successo: manca solo un passo, quello di domenica a Wembley contro l'Inghilterra, che potrebbe farlo entrare nella leggenda del calcio italiano. Oggi Vialli compie 57 anni.
Sono nati oggi anche Paolo Di Canio, Bostjan Cesar, Zeljko Brkic e Matteo Rubin.