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Empoli, contro il Venezia un passo falso inaspettato. Per Andreazzoli ci sarà molto da lavorare
L'Empoli è ridisceso sulla Terra. L'incredibile e meritata vittoria contro la Juventus aveva fatto pensare che i toscani potessero spazzare via anche il cosmopolita Venezia di Zanetti, ancora fermo a zero punti in classifica. Invece, come la più classica delle bucce di banana, l'Empoli non ha approfittato del turno casalingo ed è caduto rovinosamente al cospetto di una squadra ben organizzata e disposta in campo. Probabilmente è stato l'atteggiamento iniziale ad essere sbagliato. Sembrava che mancasse quello spirito agonistico che si era visto nel precedente turno. E non può essere una scusante aver affrontato un'avversaria meno forte della Juve, perché gli uomini di Andreazzoli dovranno costruire la loro salvezza facendo risultato proprio in partite come queste.
L'Empoli ha sofferto la verve del Venezia e i suoi rapidi contropiede. Sulla sinistra Johnsen ha messo in seria apprensione la retroguardia azzurra per tutto il primo tempo. E da una errata lettura difensiva è nato il gol del vantaggio di Henry. Gli azzurri hanno provato a reagire ma senza troppa lucidità. L'unico a provarci è sembrato Bajrami, a volte troppo pasticcione nel momento dell'ultimo passaggio. Nel secondo tempo Andreazzoli ha ridisegnato l'Empoli attraverso un inedito 4-2-4, con Bajrami e Di Francesco molto avanzati con l'intento di allargare le maglie della difesa ospite. Si è visto qualche timido miglioramento, ma il bel gol di Okereke in contropiede ha reso ancora più difficoltosa la rimonta. La rete della bandiera, realizzata su rigore da Bajrami, non ha reso meno amaro il pomeriggio di Andreazzoli e dei suoi.
Lo stesso Andreazzoli ha parlato, al termine del match, di poca produttività. È vero, l'Empoli ha tenuto molto il pallone senza essere però molto incisivo sotto porta. Ma è mancato anche il giusto approccio iniziale, in una partita che doveva essere gestita in maniera diversa. Il campionato è ancora lungo, ma contro il Venezia i toscani hanno mostrato dei limiti che devono assolutamente limare.
L'Empoli ha sofferto la verve del Venezia e i suoi rapidi contropiede. Sulla sinistra Johnsen ha messo in seria apprensione la retroguardia azzurra per tutto il primo tempo. E da una errata lettura difensiva è nato il gol del vantaggio di Henry. Gli azzurri hanno provato a reagire ma senza troppa lucidità. L'unico a provarci è sembrato Bajrami, a volte troppo pasticcione nel momento dell'ultimo passaggio. Nel secondo tempo Andreazzoli ha ridisegnato l'Empoli attraverso un inedito 4-2-4, con Bajrami e Di Francesco molto avanzati con l'intento di allargare le maglie della difesa ospite. Si è visto qualche timido miglioramento, ma il bel gol di Okereke in contropiede ha reso ancora più difficoltosa la rimonta. La rete della bandiera, realizzata su rigore da Bajrami, non ha reso meno amaro il pomeriggio di Andreazzoli e dei suoi.
Lo stesso Andreazzoli ha parlato, al termine del match, di poca produttività. È vero, l'Empoli ha tenuto molto il pallone senza essere però molto incisivo sotto porta. Ma è mancato anche il giusto approccio iniziale, in una partita che doveva essere gestita in maniera diversa. Il campionato è ancora lungo, ma contro il Venezia i toscani hanno mostrato dei limiti che devono assolutamente limare.
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