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Cottarelli (presidente Interspac): "Dall’azionariato popolare trarremo almeno tre macro-benefici"TUTTO mercato WEB
venerdì 24 settembre 2021, 13:15Serie A
di Simone Lorini

Cottarelli (presidente Interspac): "Dall’azionariato popolare trarremo almeno tre macro-benefici"

Carlo Cottarelli, presidente di Interspac, al seminario “Se non ora quando? Azionariato popolare nel calcio” ha parlato dell'iniziativa mirata ad aiutare il club nerazzurro con un sistema di azionariato popolare. Questo il suo pensiero al riguardo: "L’azionariato popolare può funzionare su scala globale nel calcio. Certo le difficoltà non sono poche, a partire dal coordinamento di un numero molto grande di persone, ma possono nascere delle opportunità. La presenza di un potenziale di centinaia di migliaia di tifosi è la base, con l'importante differenza rispetto ad altre realtà come Barcellona e Real Madrid che storicamente sono partite come semplici associazioni. Il nostro sarebbe un modello unico a livello mondiale, se non altro per quel che concerne il calcio. Parte tutto dall'amore per la squadra, dal desiderio di offrire una stabilità che, forse, negli ultimi anni non c'è stata. Il discorso vale per tutti i club italiani. C’è la volontà di imprimere un marchio prettamente italiano, nonostante le difficoltà che inevitabilmente incontreremo. Dal nostro sondaggio abbiamo registrato oltre centomila questionari compilati. Abbiamo speso qualche migliaia di euro per pubblicizzarlo e, se si passasse alla vera operazione di raccolta fondi, credo sia necessario investire di più. Molti interisti che ho incontrato non ne hanno ancora compreso l'importanza, per questo servirà un’organizzazione piuttosto adeguata. Possiamo contare su più di 350 imprenditori, manager e professionisti che potrebbero mettere qualcosa in più del semplice tifoso e vorremmo avere dei pillar investor come quelli che da anni supportano il Bayern Monaco. Per gestire tutto questo serve una struttura di governance e un modello finanziariamente sostenibile. Sicuramente dall’azionariato trarremo almeno tre macro-benefici. Il primo è che l'immissione di capitale dei tifosi consente di sostituire debito con capitale, il che significa risparmiare decine di milioni in spese di interessi. L'esperienza tedesca, in più, ci dice che le entrate commerciali e l’income da stadio possono essere più elevate con l'azionariato popolare per il legame più stretto che si lega con la tifoseria. E poi, nei club con azionariato popolare c'è un modesto contributo associativo annuale rilevabile in 50/60 euro come accade sempre in Germania. Dobbiamo sfatare un tabù: ciò che fa un miliardario straniero, può serenamente essere replicato da centinaia di migliaia di tifosi del club. Scudetto? Ringrazio la proprietà dell'Inter, la squadra è comunque rimasta altamente competitiva. Il nostro scopo è solo quello di rafforzare la società con il capitale dei tifosi nerazzurri. Abbiamo quasi raggiunto un accordo con un advisor con cui registreremo un piano di governance, da presentare nel giro di un paio di mesi, verosimilmente entro fine novembre. Là dove ci fosse un reale interesse da parte della proprietà, allora passeremmo alla raccolta da parte dei tifosi e di tutte le parti interessate. Scetticismo? Ci sta, ma non è impossibile se è davvero quello che vogliamo".