Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / empoli / Editoriale
La Juve e la notte degli orrori con 24 ore d'anticipo: peggio di Ferrara e Delneri, oggi l'unica garanzia di Allegri è il contratto. Non era mai successo: alzata bandiera bianca il 30 ottobreTUTTO mercato WEB
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
domenica 31 ottobre 2021, 08:44Editoriale
di Raimondo De Magistris

La Juve e la notte degli orrori con 24 ore d'anticipo: peggio di Ferrara e Delneri, oggi l'unica garanzia di Allegri è il contratto. Non era mai successo: alzata bandiera bianca il 30 ottobre

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per Tuttomercatoweb.com dal 2008, è il vice direttore dal 2012
Massimiliano Allegri e i suoi ragazzi la notte di Halloween l'hanno festeggiata con 24 ore d'anticipo. Non ci sono dolcetti nel paniere bianconero e gli scherzetti arrivano ormai a ogni bussata di campanello. Tutti si sentono in diritto di schernire la Juventus e proprio questa mancanza di autorevolezza - di forza - autorizza qualsiasi avversario ad annusare odore d'impresa una volta in campo contro chi negli ultimi 10 anni ha vinto 9 volte lo Scudetto.
Ieri è stato il turno di Giovanni Simeone e Igor Tudor che, ironia del destino, lo scorso anno era proprio alla Juve, anche se messo ai margini ben prima dell'esonero di Andrea Pirlo. Qualche giorno fa tirò un brutto scherzo Maxime Lopez, in precedenza Mancuso e anche Koulibaly. Sono 4 sconfitte in 10 partite: l'Inter che lo scorso anno ha vinto il Tricolore ne ha perse 3 in 38. Proprio come la Juventus 2017/18, l'ultima di Allegri prima dell'addio e del ritorno due anni dopo. Invocato a furor di popolo e già oggi ai minimi storici di popolarità.

Alzata bandiera bianca il 30 ottobre
Difficile trovare un punto di partenza per analizzare questa Juventus. Partiamo dai punti: 15 in 10 partite. Solo una volta Allegri è partito così male, poi vinse il campionato con 9 punti di vantaggio sul Napoli. Ma questa è un'altra storia e lo sa lo stesso Allegri che ieri, infatti, ha alzato bandiera bianca: "Lo step di oggi - ha detto dopo il ko del Bentegodi - è quasi finale per il campionato".
E' così, questa è tutta un'altra storia. Perché intanto in quella occasione la Juventus era a -9 dalla vetta, oggi invece può sprofondare a -16. Una enormità. Perché quella Juve era reduce da uno Scudetto stravinto e una finale di Champions: aveva altre certezze e giocatori, doveva solo riattaccare la corrente. Oggi invece Allegri è ancora alla ricerca della spina e della presa.


Partirono meglio Ferrara e Delneri
Partì meglio Ciro Ferrara (21 punti in 11 partite), così come Luigi Delneri (19). In entrambi i casi la la Juve chiuse la classifica al settimo posto e Ferrara non arrivò nemmeno a fine campionato, sostituito a metà stagione da Alberto Zaccheroni. Oggi non accadrà nulla di tutto ciò, ma qui il campo non c'entra. Perché dopo due anni di scelte rinnegate Andrea Agnelli lo scorso maggio ha deciso di mettere a bilancio l'ennesimo, pesantissimo, contratto: Allegri ha firmato per 4 anni un contratto da 9 milioni di euro a stagione. Un contratto che non permette di cambiare idea, anche se Allegri ha fin qui acuito i problemi più che risolverli.

Come giocare la Juve? E chi sono i titolari?
E' inutile star qui a parlare delle lacune della rosa. Non ha senso quando perdi contro Hellas Verona, Sassuolo o Empoli, quando giochi così male. Quando arrivi sempre in ritardo sui contrasti, quando continui a non mostrare alcuna idea di gioco offensiva. La Juve fin qui ha realizzato gli stessi gol del Genoa, che ha una gara in meno ed è terzultimo: 15. L'Hellas Verona 24, eppure non ha in rosa Dybala né Morata. Allegri cambia e ricambia le sue formazioni senza mai trovare il bandolo della matassa eppure da inizio stagione sono trascorsi oltre due mesi e tutte le altre big hanno ormai assunto una loro precisa fisionomia. Conosciamo l'11 dell'Inter di Inzaghi, l'11 della Lazio di Sarri e quello del Napoli di Spalletti. Sappiamo chi sono i titolari del Milan, quelli della Roma e anche quelli dell'Atalanta. Ma sapete invece dirmi come gioca la Juve? Chi sono i titolari? Mistero. Allegri sta dando in tutto e per tutto ragione ai suoi detrattori: la sua filosofia del gol in più, il mito dell'1-0 e il calcio semplice pane e salame sta creando solo alibi e disimpegno. Senza una visione la ricerca del dna Juve - di squadra che pensa, si comporta e vince da squadra - somiglia sempre più a una caccia ai fantasmi.