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Inter, le prospettive degli scontenti

Inter, le prospettive degli scontentiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 27 aprile 2017, 07:152017
di Gianluigi Longari

Le evoluzioni legate al futuro sulla panchina dell’Inter di Stefano Pioli e dei suoi possibili successori, sono osservati con interesse da diversi effettivi della rosa nerazzurra. Sono numerosi, infatti, i giocatori che con la permanenza del tecnico parmigiano avrebbero storto il naso, specie a causa di un impiego limitato nel corso della parentesi dell’ex allenatore della Lazio sulla panchina nerazzurra. Si parte ovviamente da Gabigol. Arrivato in estate tra le aspettative sognanti dei sostenitori nerazzurri non ha ancora disputato 90 minuti sommando tutti gli spezzoni di gara che gli sono stati concessi. Paradossalmente lo spazio si è ulteriormente ristretto dopo la rete decisiva di Bologna, con l’inspiegabile sorpasso ai suoi danni nelle gerarchie di casa Inter anche da parte di Palacio e Biabiany. Per non parlare di Joao Mario: l’investimento più oneroso dell’ultima sessione di mercato è stato lasciato in naftalina per 5 settimane di fila, salvo poi tornare da protagonista nel derby con una prestazione sontuosa che ha aperto i dubbi più disparati legati al suo scarso minutaggio dell’ultimo periodo.

La sua permanenza non è ovviamente in discussione, a patto di un progetto che lo veda protagonista e non comparsa.
Diverso il discorso legato a Brozovic, uno che ha avuto problemi con tutti e quasi esclusivamente per colpe proprie. Le strade sue e dell’Inter si separeranno a fine stagione senza troppi rimpianti, magari con una interessante plusvalenza a bilancio. Anche Murillo non è più un titolare: le motivazioni sono da reperire nella scelta di Pioli di affidarsi a Medel e Miranda come centrali difensivi di riferimento: anche in questo caso un addio sembra la soluzione più percorribile. 
Non cambierà molto invece per Santon e Andreolli, due che avrebbero abbandonato il progetto in ogni caso al termine della stagione ed a prescindere dalla guida tecnica di riferimento. Insomma una rivoluzione annunciata che sta per prendere forma, ed in cui gli “scontenti” di oggi potrebbero essere parte integrante e fondamentale.