Dal sogno Barça al flop Everton: il crollo in cinque mesi di Koeman
Dalla possibile panchina del Barcellona alla disoccupazione. Questi gli ultimi cinque mesi di Ronald Koeman. Il tecnico olandese era reduce da una buona stagione all'Everton e prima ancora al Southampton, tanto da sognare il grande salto. Non è un caso che quando Luis Enrique ha annunciato lo scorso marzo l'addio al Barcellona a fine stagione, l'olandese iniziasse a sognarne il ritorno, dopo i fasti da calciatore. A maggio Koeman dichiarò: "Tutto il mondo sa che sono tifoso del Barça. Nella mia vita da allenatore, mi rimangono due sogni da realizzare. Uno, guidare l'Olanda. È avrei anche potuto farlo, ma i miei obblighi con l'Everton me l'hanno impedito. L'altro mio sogno è allenare un giorno il Barcellona".
E sembrava davvero poterlo realizzare, salvo poi perdere la volata con Ernesto Valverde. Poco male, con un Everton che mai come in questa stagione si era rafforzato: 158 milioni che hanno portato gente come Sigurdsson, Kane, Pickford, Klaassen, Sandro Ramirez. Senza contare l'acquisto più importante, a costo zero: Wayne Rooney. Una rivoluzione mal digerita, una squadra crollata davanti alle prime difficoltà e un calendario terribile, che ha opposto i Toffees nel giro di un mese a Manchester City, Chelsea, Tottenham e Manchester United. E in mezzo gli impegni di Europa League. Forse troppo per una squadra che ha cambiato tanto. L'Europa League compromessa e le cinque reti subite contro l'Arsenal hanno posto fine alla sua avventura inglese. Tutto questo mentre Ernesto Valverde con il Barcellona sta volando.