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esclusiva

Francia, favola Les Herbiers ha un pizzico di Sardegna

ESCLUSIVA TMW - Francia, favola Les Herbiers ha un pizzico di Sardegna
mercoledì 18 aprile 2018, 16:042018
di Gaetano Mocciaro

La Coupe de France ci regala sempre sorprese. Succede che una squadra che rappresenta un paesino di 15mila anime nei Paesi della Loira arrivi all'atto conclusivo del torneo, magari contro una delle squadre più ricche al mondo (il Paris Saint-Germain si giocherà l'accesso alla finale stasera contro il Caen): si tratta del Les Herbiers, arrancante nello Championnat National, ma capace di eliminare in coppa qualsiasi avversario e di meritarsi il palcoscenico dello Stade de France l'8 maggio. C'è un po' d'Italia in questa impresa, perché nelle vene del tecnico Stéphane Masala scorre sangue sardo. E ci racconta in esclusiva a Tuttomercatoweb questa impresa:

"Siamo stati fortunati nel cammino perché non abbiamo affrontato squadre di Ligue 1, ma ad ogni modo c'erano avversarie più titolate come Auxerre e Lens. Per noi è un sogno arrivare alla finale e poco importa se l'avversario sarà Paris Saint-Germain o Caen".

Che realtà è quella del Les Herbiers?
"Siamo un piccolo paese, solo 15mila abitanti, ma dove si respira calcio. Ogni 10 km c'è un club, noi siamo in terza divisione con l'obiettivo di arrivare in Ligue 2. Finora la nostra terra era conosciuta per il "Puy de Fou" (parco divertimenti fra i più noti in Francia) e adesso ci stiamo facendo conoscere anche per il calcio. Per noi è una grande opportunità per metterci in mostra".

Il suo cognome tradice origini italiane
"Mio padre è sardo, della provincia di Nuoro. Io però sono nato a Nantes ma ho frequentato da sempre l'Italia, dove ho passato le vacanze e dove ho potuto imparare l'italiano. Amo anche il vostro calcio, in particolar modo la Juventus. Mi piacerebbe che questa Coppa di Francia possa essere un punto di partenza, sogno di allenare in Ligue 1".

C'è un tecnico che per Lei è un punto di riferimento?
"Apprezzo molto Massimo De Paoli e il suo metodo di lavoro".

Che effetto le fa sapere di giocare allo Stade de France?
"È un sogno, un palcoscenico inimmaginabile per me che sono alla guida della squadra da soli due mesi. Il bello del calcio francese è questo: regalare storie inaspettate".

© Riproduzione riservata