Feyenoord, l'ultima evoluzione di Kuyt: da grande giocatore a campione
12 anni fa, non gli bastarono 29 gol e il titolo di capocannoniere per riportare il titolo olandese in casa del Feyenoord, ma dopo le esperienze al Liverpool prima e al Fenerbahce poi, Dirk Kuyt è tornato a Rotterdam per regalare quel successo che mancava da ben 18 stagioni. L'attaccante, ormai in vista del 37° compleanno, è riuscito nell'impresa di trascinare il proprio club a una grande vittoria, trasformando il nervosismo e i dubbi post sconfitta nel derby contro l'Excelsior in gioia collettiva. Una sua tripletta infatti, ha permesso al Feyenoord di battere l'Heracles e di tenere a distanza l'Ajax nell'ultima giornata di campionato, dando così il via alla festa del 'club del popolo'. In una carriera avara di successi, il capitano dei biancorossi ha messo il sigillo in quello che probabilmente è il titolo più importante della propria storia da calciatore. Nella sfida che ha deciso la vittoria finale, ci ha messo 38 secondi per sbloccare il match e scacciare l'aria pesante che si respirava allo Stadion Feijenoord.
Ora Kuyt potrà decidere di smettere con maggiore serenità, anche se non pare intenzionato a farlo nel corso della prossima stagione. Questo trionfo in Eredivise lo fa entrare di diritto nelle leggende del calcio olandese, proprio quando tutto sembrava perduto e quando un grande giocatore rischiava di passare alla storia solo come tale e non come un campione. Il Feyenoord esulta con il proprio capitano. Un leader tornato a casa per permettere al 'popolo' di trasformare un sogno in realtà.