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Finisce la Bundes: Hoffenheim, un miracolo grazie a un "baby" tecnico

Finisce la Bundes: Hoffenheim, un miracolo grazie a un "baby" tecnicoTUTTO mercato WEB
lunedì 22 maggio 2017, 19:192017
di Gaetano Mocciaro

Quando a febbraio l'Hoffenheim perse in casa contro il Darmstadt (0-2, con gol anche del futuro flop palermitano Rajkovic) in pochi si sarebbero aspettati a poco più di un anno di distanza di vedere la squadra festeggiare l'approdo in Champions League. Una squadra che quel 7 febbraio si trovava penultima in classifica, a sette punti dalla zona salvezza. Una situazione disperata che portò alla decisione di esonerare Huub Stevens, un tecnico non propriamente sprovveduto, come dimostra la Coppa Uefa vinta con lo Schalke nel 1997 e le due Coppe di Germania sempre con la squadra di Gelsenkirchen. Per quello sembrava un azzardo affidare per la lotta alla salvezza la panchina a Julian Nagelsmann, allenatore delle giovanili di soli 28 anni.

E invece il "ragazzino" non si è fatto intimorire da una squadra di quasi coetanei, con qualche giocatore più grande. Condotta alla salvezza vincendo la metà delle partite restanti, il baby fenomeno della panchina ha confermato il suo talento alla prima vera stagione. Riuscendo lì dove nessun altro ce l'aveva mai fatta prima: portare l'Hoffenheim a giocare le coppe europee.

Ci aveva provato il club sin dal suo approdo nel 2008 in Bundesliga. Dietmar Hopp voleva dare splendore alla squadra del paese dove è cresciuto, servendosi delle sue notevoli forze economiche. E il primo anno la squadra aveva stupito, ritrovandosi al giro di boa in testa alla classifica. Il crollo nella seconda parte di stagione l'ha portata a un ottavo posto che ha negato la gioia della qualificazione alla nascente Europa League. Poco male, si pensava, e invece il traguardo non solo non è stato mai raggiunto, ma si è persino rischiata la retrocessione, come nel 2013 quando servì il playout contro il Kaiserslautern ad evitare lo scivolone negli inferi.

Questo dà maggior valore al lavoro di Nagelsmann, il cui futuro è già in una big d'Europa. Magari il Bayern del dopo Ancelotti, che nel frattempo per il prossimo anno ha preso proprio dall'Hoffenheim i gioielli Sule e Rudy.