Juve, Dybala non basta: a Berna poca cattiveria e troppa presunzione

Questa Juventus, quasi sempre perfetta, ha ancora un grande difetto: è presuntuosa. E quando presume di vincere senza faticare, gioca in maniera svogliata, prevedibile, a volte irritante. Per i dettagli chiedere a Massimiliano Allegri, imbufalito nel primo tempo e in versione incredibile Hulk come ai tempi dello spogliarello di Modena, con il Carpi nel dicembre 2015, o come contro la Spal allo Stadium poco più di un anno fa. Per fortuna, la sconfitta di Berna sul sintetico old style dello Young Boys non fa danni: prima lo stesso nel girone di Champions, la Juve, grazie alla caduta dello United a Valencia. I bianconeri versione Berna riescono comunque nell'impresa di sprecare l'impossibile perdendo lontano dallo Stadium dopo sei trasferte imbattute in Champions. Una serataccia, sia per la mira di Ronaldo, sia per le leggerezze di Douglas Costa e Alex Sandro, colpevoli in occasione del rigore che porta al vantaggio svizzero. Non basta il tardivo ingresso in campo di un Dybala tirato a lucido, che per poco non pareggia il doppio svantaggio in poco più di 20 minuti. Una sconfitta che brucia senza scorie. Ma che, certamente, può servire da lezione.

POCA CATTIVERIA - "Quest'anno siamo molto bravi a perdere le partite che non contano - le parole del tecnico bianconero ai microfoni di RMC Sport, nel post di Young Boys-Juve, sfida terminata 2-1 allo Stade de Suisse -. Stasera è andata così, come era successo in casa col Manchester. Dispiace, perché abbiamo creato molto senza avere però la cattiveria giusta per portare a casa la vittoria. Siamo arrivati primi, abbiamo raggiunto gli ottavi una partita fa e abbiamo perso una gara che risulta indolore. Dispiace per Cuadrado, vediamo che problemi ha rimediato. Però abbiamo recuperato Emre Can. Cancelo? Aveva un leggero fastidio muscolare dietro il ginocchio e l'ho lasciato tranquillo, visto che giocavamo sul sintetico".