Lugano, Liverani: "Voglio fare l'allenatore"
"Il mio arrivo al Lugano, è figlio di un'idea nata con il presidente Preziosi. Io voglio provare a fare l'allenatore", ha dichiarato Fabio Liverani intervenuto oggi ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24, durante l'intervento nella trasmissione "1900 Laziali Doc". "Preziosi vorrebbe riportare il Lugano in serie A e mi ha chiesto di dargli una mano in questo campionato, già iniziato, e di entrare nel suo staff per gli anni successivi. Quest'anno lavorerò solo come calciatore. Dal prossimo anno si valuterà, anche perché dovrò prendere il patentino a giugno".
Sulla sua esperienza a Palermo ha commentato: "Sono stati tre anni belli, di crescita. Certo, se avessimo vinto la Coppa Italia avremmo chiuso il ciclo alla grande. Così rimane un pochino di rammarico però il calcio è fatto anche di questo".
Sulla vittoria della Coppa Italia con la Lazio ha detto: "Penso sia stato il coronamento e la chiusura di un ciclo. Sono stati due anni talmente belli e talmente diversi, anche per tutte le
varie vicissitudini che hanno unito quel gruppo alla grande".
Alla domanda su che tipo di allenatore vorrebbe diventare, ha risposto: "Spero di essere schietto e vero con i giocatori perché è quello che ho sempre voluto io, cercando poi di
trasmettere un'idea di calcio, sicuramente comunque adattandomi ai calciatori che avrò".
Sugli allenatori che ha avuto in carriera, ha dichiarato: "Io ho avuto la fortuna di aver avuto allenatori bravi: Mancini, Prandelli, Zaccheroni, Cosmi, ognuno con una caratteristica che lo contraddistingue. Con Delio Rossi ho passato tre anni di grandissime soddisfazioni. Penso che lo caratterizzino la cultura del lavoro e l'attenzione ai particolari. Da lui c'è soltanto da imparare".
Alla domanda specifica su chi preferisca, ha risposto: "Prendo il primo che mi ha fatto esordire, Cosmi, e prendo l'ultimo, con cui ho trascorso più anni, Delio Rossi. Però anche Mancini e Prandelli sono stati due maestri che mi hanno portato a giocare a livelli altissimi".