Real Madrid, la forza del gruppo (e di Zidane) batte la classe dei singoli
Doveva essere la partita della conferma delle ambizioni del Paris Saint-Germain e della Caduta degli Dei spagnoli, ma al Bernabeu è andato in scena l'ennesimo spettacolo targato Real Madrid. Zinedine Zidane, in una sola notte, ha messo a tacere le voci di un addio al termine della stagione, rilanciando prepotentemente le ambizioni di una squadra tutt'altro che appagata e intenzionata a conquistare la terza Champions League di fila. Una squadra vera, che ha reagito nel momento di maggiore difficoltà e ha ribaltato un match che era cominciato nel peggiore dei modi grazie a un secondo tempo autoritario, perfetto quasi come quello di Cardiff. E Zizou, con i cambi eccellenti operati nella ripresa, ha grandissimi meriti.
Alla truppa di Unai Emery non è bastata la forza dei singoli. I parigini, al contrario dei loro avversari, hanno dato l'impressione di essere troppo dipendenti dalla classe dei tre fenomeni davanti. Emblematica la prestazione di Neymar, alla costante ricerca della giocata personale e mai pericoloso dalle parti di Keylor Navas. Il brasiliano ha preteso di vincere da solo la sfida, cercando più volte di strafare con dribbling e giochi di prestigio e andando a sbattere contro la difesa di casa. E alla fine è risultato evanescente al cospetto di un concreto e decisivo Cristiano Ronaldo. L'ex tecnico del Siviglia dovrà riflettere su quanto accaduto e trovare la formula giusta in grado di sovvertire un pronostico che ora pende tutto dalla parte dei Blancos.