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Fantacalcio vintage, OGGI CON ALESSANDRO COSTACURTATUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 22 maggio 2020, 11:00Borsino di TFC
di Redazione Tuttofantacalcio
per Tuttofantacalcio.it
fonte Luca Di Leonardo

Fantacalcio vintage, OGGI CON ALESSANDRO COSTACURTA

In questa rubrica andremo ad analizzare i profili di alcuni protagonisti del fantacalcio del passato con degli aneddoti particolari su di loro.

Nome: Alessandro Costacurta
Nato il: 24/04/1966
Ruolo: difensore
Squadre in Serie A: Milan (giocatore)

"Per giocare a calcio bisogna avere talento, ma anche passione e determinazione. In qualsiasi categoria. Ovviamente la sola passione non basta, perché non tutti possono arrivare in Serie A a giocare con Ronaldo o in Serie C con il Monza. Ho sempre pensato ad Arrigo Sacchi come il Leonardo Da Vinci del calcio degli anni '80, perché ha fatto in modo che ci fosse un "Rinascimento" nel calcio italiano e l'ha portato in alto nella cultura europea, dove siamo diventati in quell'epoca i più forti. Negli anni '90 e 2000 i suoi concetti hanno contribuito a portarci al top in Europa. Sacchi è stata la persona che mi ha aiutato di più in un periodo della mia carriera di crescita dal punto di vista tattico e mentale, però a 17 anni Capello, all'epoca allenatore nel settore giovanile del Milan, è stato quello che mi fu più vicino quando persi mio padre. Lo ringrazierò a vita." Così Alessandro Costacurta, durante la chiacchierata con noi sul canale Instagram, ci ha raccontato la sua idea di calcio e il rapporto con gli allenatori che ha avuto, mentre sul discorso fantacalcio ci ha rivelato: "lo conosco, ma no so bene come si gioca. Tra i miei amici e anche nel gruppo di Sky è incredibile come appassioni".

Costacurta fa parte della cerchia dei migliori difensori della storia del calcio italiano e insieme a Tassotti, Maldini e Baresi ha formato una delle migliori difese in assoluta della storia del calcio: "siamo stati una difesa straordinaria, però fare soltanto questi nomi è sempre stato riduttivo, perché anche Gullit, Van Basten, Rijkaard e Ancelotti davano un enorme contributo alla fase difensiva, facendo un pressing incredibile nei confronti degli avversari, e quindi a noi difensori e al portiere arrivavano pochi palloni". Può vantare nel suo palmarès 7 scudetti, 5 Champions League, 1 Coppa Italia e 8 Supercoppe Italiane, tutti trofei vinti con il Milan, con quella maglia rossonera che ha deciso di cucirsi a vita, dopo la breve parentesi in prestito al Monza in C1 nella stagione 1986/1987 (30 presenze in totale in campionato). Inoltre tra le sue imprese sportive bisogna annoverare il secondo posto con la Nazionale nel Campionato Mondiale di USA'94, giocato da titolare sotto la gestione del CT Arrigo Sacchi. In azzurro ha giocato in totale 59 partite e messo a segno 2 reti, in un arco di tempo che va dal 1991 al 1998, e ha preso parte anche ai Campionati Europei del 1996 e al Mondiale di Francia '98. Nel 2004 si classificò al 50^ posto in un particolare sondaggio dell'Uefa Golden Jubilee Poll che celebrava i migliori calciatori europei degli ultimi cinquant'anni. Costacurta è famoso anche per il suo soprannome "Billy", che nasce dalla sua abilità nel giocare a basket, visto che Billy era lo sponsor della squadra Olimpia Milano tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80.

Il suo ruolo naturale era quello di difensore centrale, ma in carriera è stato spesso impiegato anche come terzino sia a destra che a sinistra. La sua migliore qualità era l'intelligenza dal punto di vista tattico che gli permetteva di avere una certa abilità nell'impostazione della manovra e di saper tenere bene la posizione, qualità fondamentali nella strategia della difesa a zona sacchiana. Dopo la trafila nelle giovanili rossonere, nelle quali militò dal 1979 al 1986, arrivò la chiamata in prima squadra nel campionato 1985/1986 in cui non scese mai in campo. Nella stagione successiva, esordì giocando due partite di Coppa Italia, per poi passare in prestito al Monza per una stagione, che definirà determinante per la sua carriera: "sono molto attaccato a quell'esperienza che ho reputato molto positiva fin da subito, perché giocare nel campionato di Serie C mi permise di crescere. Per i giovani è fondamentale e ti aiuta tanto, ti permette di vedere una realtà diversa, in cui i professionisti lottano per lo stipendio e hanno una determinazione diversa. ". Nel 1987/1988 ci fu il suo ritorno in rossonero, ma soprattutto quella stagione fu la prima sulla panchina milanista per Arrigo Sacchi, allenatore che rivoluzionerà il modo di giocare non solo dei rossoneri, ma del calcio in generale, e con il quale la squadra vinse a fine stagione lo Scudetto. "Billy" Costacurta giocò solamente 7 presenze in campionato, chiuso da Filippo Galli. Nel campionato successivo, Costacurta divenne titolare, superando Galli nelle gerarchie e racimolò 26 gettoni di presenza. A fine stagione i rossoneri vinsero la Coppa dei Campioni, sconfiggendo per 4-0 la Steaua Bucarest nella finale di Barcellona. Nel 1989/1990, Costacurta segnò il suo primo gol in Serie A nel derby contro l'Inter, partita che terminerà 3-1 in favore dei nerazzurri. In quell'anno il Milan vinse quasi tutti i trofei che avrebbe potuto vincere: Coppa Intercontinentale (1989 e 1990), Supercoppa Europea (1989 e 1990) e Coppa dei Campioni (1990), ma al termine di questo ciclo la squadra rossonera venne squalificata per un anno dalle competizioni UEFA e perse pure la finale di Coppa dei Campioni contro il Marsiglia.

Nella stagione 1991/1992 arrivò Fabio Capello nella panchina dei rossoneri, su cui vi rimarrà saldo fino al 1996, e Costacurta divenne ancora di più uno dei punti fermi della difesa milanista. In questi anni il Milan vinse ben 4 scudetti, su cinque campionati con Capello in panchina (di cui tre consecutivi), 3 Supercoppe Italiane, 1 Champions League e 1 Supercoppa Europea. Nel 1998/1999 i rossoneri, guidati da Alberto Zaccheroni, si aggiudicarono lo scudetto all'ultima giornata, in rimonta sulle favorite Juventus e Lazio, con Costacurta perno della difesa ancora una volta (29 presenze in campionato).

Dopo alcune stagioni difficili che si caratterizzarono per diversi insuccessi e in cui Costacurta perse anche alcune posizioni nelle gerarchie dell'allenatore, Fatih Terim, durante la stagione 2001/2002 subentrò Carlo Ancelotti sulla panchina dei rossoneri, con il quale la squadra aprì un altro ciclo vincente che porterà i rossoneri a vincere innumerevoli trofei. "Billy", nonostante i suoi 35 anni, tornò ad essere protagonista nelle gerarchie tattiche del nuovo allenatore. Con l'arrivo di Alessandro Nesta nel 2002, venne impiegato soprattutto nei ruoli di terzino destro e sinistro con buonissimi risultati. Giocò terzino anche nella finale di Champions League vittoriosa ai calci di rigore contro la Juventus nel 2003. Nelle successive stagioni continuerà a dare un buon contributo in campionato, anche se giocherà sempre meno in questa competizione, visto anche l'arrivo di Jaap Stam nel ruolo di centrale. Si rivelò soprattutto prezioso per la sua esperienza in campo internazionale, infatti giocò molto spesso titolare in Champions League, e come uomo spogliatoio. In quegli anni il Milan vincerà anche un'altra Champions League nel 2007 ad Atene contro il Liverpool, 1 scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e 1 Supercoppa Europea.

Il 19 maggio 2007 Costacurta ha disputato la sua ultima partita in carriera, Milan-Udinese 1-2, allo stadio San Siro. L'incontro lo vide protagonista di una rete su calcio di rigore, grazie alla quale è diventato il giocatore più anziano ad aver segnato in Serie A a 41 anni e 25 giorni (record ancora imbattuto), superando il precedente primato di Silvio Piola.

Concludiamo l'articolo con le due formazioni top della Serie A scelte da Costacurta, una relativa al passato e una all'attuale presente.

TOP 11 VINTAGE:

3-3-2-2

Buffon

F. Cannavaro - Baresi - Maldini

Zidane - Pirlo - Rijkaard

Maradona - Baggio

Ronaldo - Van Basten

All. Sacchi

TOP 11 ATTUALE:

4-3-3

Szczesny

Di Lorenzo - De Vrij - Acerbi - Gosens

Tonali - Milinkovic-Savic - Barella

Ilicic - Immobile - Cristiano Ronaldo

All. Gasperini