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Fantacalcio - L'analisi della nuova Fiorentina di Vanoli
Dopo l'esonero di Stefano Pioli, la Fiorentina ha scelto il suo nuovo allenatore, è Paolo Vanoli, reduce dalla positiva esperienza alla guida del Torino nell'ultima Serie A, culminata con l'11^ posto in classifica.
Vanoli vanta già un'esperienza di due anni (2000-2002) da calciatore in maglia viola, con 59 presenze, 3 assist e 3 gol, uno dei quali nella finale di andata della Coppa Italia 2000-2001 conquistata contro il Parma.
Da allenatore è stato un tecnico federale per 8 anni, guidando da capo allenatore l'Under 18 e l'Under 19, e in seguito è entrato nello staff di Antonio Conte, che ha seguito nelle esperienze al Chelsea e all'Inter. Nel 2021 ha assunto la guida dello Spartak Mosca, portata alla vittoria della Coppa di Russia, poi nel 2022 è passato al Venezia, con cui ha conquistato la promozione in Serie A tramite i play-off nel 2023-2024.
A Vanoli l'arduo compito di riportare la Fiorentina nelle zone alte della classifica e di andare avanti il più possibile in Conference League, oltre a ridare entusiasmo ad un ambiente depresso dall'ultimo posto in classifica.
Dal punto di vista tattico sarà tutto da valutare quanto e come Vanoli cambierà la squadra: con il Torino inizialmente proseguì con il sistema tattico di Ivan Juric, suo predecessore, per poi modificare l'assetto in un 4-2-3-1 più aggressivo in fase offensiva nella seconda parte di stagione. Proprio in virtù della necessità impellente di fare punti per uscire dalla zona salvezza, anche in questa nuova avventura potrebbe proporre il precedente sistema di gioco, per poi cambiare per avvicinarsi di più alle sue idee di calcio.
(3-5-2)
De Gea
Pongracic - Marí (Comuzzo) - Ranieri
Dodô - Mandragora (Fazzini) - Nicolussi Caviglia (Fagioli) - Sohm (Ndour) - Gosens
Gudmundsson (Piccoli/Dzeko) - Kean
Nulla di diverso, sia in termini di modulo che di uomini, dalla Fiorentina di Stefano Pioli. I ballottaggi riguardano le pedine di centrocampo e l'utilizzo di Gudmundsson o di una punta di peso come Piccoli o Dzeko. C'è anche l'ipotesi doppio play con Fagioli e Nicolussi Caviglia.
(3-4-1-2)
De Gea
Pongracic - Marí (Comuzzo) - Ranieri
Dodô - Mandragora (Sohm) - Nicolussi Caviglia (Fagioli) - Gosens
Gudmundsson
Dzeko (Piccoli) - Kean
In questa variante c'è l'opzione di aggiungere un giocatore offensivo sulla linea dei trequartisti come Fazzini o Ndour, o l'utilizzo di Gudmundsson alle spalle di due punte centrali, con ballottaggio tra Dzeko e Piccoli accanto a Kean. Altra ipotesi è il 3-4-2-1 con l'inserimento di uno tra Fazzini e Ndour alle spalle dell'attaccante azzurro, a scapito di una punta.
(4-3-1-2)
De Gea
Dodô - Pongracic - Ranieri - Gosens
Mandragora (Sohm) - Nicolussi Caviglia (Fagioli) - Fazzini (Ndour)
Gudmundsson
Dzeko (Piccoli) - Kean
Così com'è accaduto nel Toro, Vanoli potrebbe cambiare in corso d'opera schierando i 4 difensori, ma non avendo esterni offensivi di ruolo, in avanti opterebbe per un 4-3-1-2 con Gudmundsson e le due punte centrali, oppure il 4-3-2-1 con l'utilizzo dell'islandese e di Fazzini o Ndour alle spalle di Kean.
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