UN VESTITO CUCITO SU MISURA

Sarà un caso, ma spostare Marco Benassi dieci metri più indietro rispetto alle prime giornate di campionato, ha permesso a Stefano Pioli di ritrovare uno degli acquisti più onerosi della storia della Fiorentina. Il centrocampista, arrivato dal Torino per 10 milioni più 3 di bonus, è la chiave del cambio tattico viola contro Udinese e Benevento. La sua posizione, riportata a pochi passi da Badelj e Veretout, ha permesso al centrocampo gigliato di crescere da un punto di vista del rendimento, con il croato tranquillo nel suo ruolo di metronomo e il francese libero anche di effettuare qualche sortita offensiva come quella che ieri ha portato al raddoppio firmato da Babacar. 

Benassi è arrivato a Firenze per scrollarsi di dosso la rigidità di Sinisa Mihajlovic, che non ha mai voluto cambiare il suo 4-2-3-1 per recuperare un calciatore che si era distinto sia in granata che nel ruolo di capitano della Nazionale U21. Il problema è che poi si è ritrovato in viola a dover fare i conti nuovamente con lo stesso modulo che lo penalizzava all'ombra della Mole. La fortuna però, è stata quella di incontrare un altro tipo di tecnico. Un allenatore intelligente che non si è arroccato su un modulo ma solo sui propri principi tattici, due versioni ben diverse dello stesso tema. 

Benassi può essere l'arma in più di Pioli in questo 'nuovo ciclo', come lo ha chiamato lo stesso allenatore nel post partita del Vigorito. Un giocatore dinamico che ha nelle sue corde anche un buon numero di gol da regalare alla causa. Questo nuovo formato di 4-3-3, che all'occorrenza si modifica e si plasma a seconda dell'avversario, sembra essere cucito addosso proprio all'ex Toro, che mercoledì sarà chiamato agli straordinari per provare a mettere in difficoltà la sua ex squadra, i suoi ex compagni e, soprattutto, l'allenatore che ha dato il via libera alla sua cessione tra i mugugni dei tifosi torinisti.