ERRORI E RISCATTI

Chissà come si deve esser preparato a calciare il primo rigore di ieri il francese Veretout. E chissà se l'errore dal dischetto è stato influenzato da quei due falsi allarme già vissuti. Prima con la Juve, poi con il Torino, il centrocampista si è trovato per ben due volte con il pallone tra le mani in attesa di decisioni dal VAR. Forse, davvero, il fatto di dover calciare dopo che per due volte la moviola gli aveva cancellato il rigore l'ha deconcentrato.

Fatto sta che quel rigore fallito sembrava poter tagliare le gambe a una Fiorentina volenterosa ma non troppo precisa sotto porta. Invece la squadra di Pioli non si è depressa più di tanto e proprio con Veretout è andata a prendersi un vantaggio più che meritato. Il riscatto del francese, sotto questo profilo, ha consentito ai suoi compagni di ritrovare le forze nel momento più complicato della gara, quando il Toro ha cominciato a cambiare tattica.

Ma insieme a quello di Veretout l'altro riscatto è stato quello di Thereau, da tempo lontano dalla miglior condizione e anche ieri inizialmente spaesato. Molti, troppi, gli errori nel suo spezzone di gara, con l'aggravante di un Belotti colpevolmente dimenticato in occasione del pareggio granata (guarda caso in comproprietà con quel Biraghi autore del cross che ha regalato il secondo rigore di giornata).

La sua freddezza dal dischetto, però, ha consentito ai viola non solo di tornare a casa con una vittoria esterna che mancava da tempo, ma anche di rendere persino interessante la classifica. Errori e successivi riscatti, tutti figli di un carattere importante e coronati da una bella prova collettiva in grado di rilanciare la squadra viola verso nuove speranze su un'eventuale rincorsa europea.