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QUEI GESTI DA BRIVIDI CHE CI RENDONO UNICI
lunedì 19 marzo 2018, 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini
per Firenzeviola.it

QUEI GESTI DA BRIVIDI CHE CI RENDONO UNICI

Devo confessare che prima della partita contro il Torino ero un po’ preoccupata per l’impatto che poteva avere sulla Fiorentina. Era la prima trasferta senza Capitano, anche se il destino ha messo sulla nostra strada una squadra amica come quella granata. I nostri avversari sono in un periodo negativo e nel mezzo di una bella contestazione alla società ed avevo paura che nostri ragazzi potessero vestire i panni delle vittime sacrificali della loro ripartenza, ma così non è stato. Abbiamo fatto segnare Belotti visto che era molto tempo che non andava in gol, come da prassi, ma non gli è stato sufficiente per vincere. Il bottino pieno lo ha portato a casa la Viola con una prestazione di grande cuore, senza mai smettere di crederci fino all’ultimo istante.

Il gol vincente è arrivato infatti nei minuti di recupero e più precisamente al 94’ su rigore battuto da Thereau. Si può dire che è stata una partita all’insegna del VAR che toglie e da rigori alla nostra squadra e ci siamo pure permessi di sbagliare il primo con l’errore di Veretout. In quel momento ho pensato che la giornata non era propizia ma avvertivo che i viola non avrebbero mollato. Lo stesso francese ha recuperato poi un ottimo pallone, con grinta e caparbietà, ed ha portato in vantaggio la Fiorentina che, purtroppo, quando mancavano tre minuti al 90’ ha rischiato di compromettere il tutto facendosi pareggiare.

Ieri però il Toro aveva deciso di provare a giocare a pallavolo, visto che col calcio non gli riusciva molto bene, e per ben due volte i suoi calciatori hanno fermato i cross di Biraghi con la mano. Forse un record, chissà. Fatto sta che Thereau, che era subentrato a Saponara con un riscontro non proprio positivo, si è preso l’onere e l’onore di battere un rigore molto pesante regalandoci i tre punti. Grande prova, ragazzi! La voglia di lottare tutti insieme, uniti più che mai nel nome di chi ci ha lasciati, ha dato i suoi frutti anche a Torino. Probabilmente ci mettono un impegno doppio e noi per questo…li amiamo il doppio!

Dopo i gol i nostri calciatori sono corsi sotto lo spicchio dei  tifosi gigliati, come fanno quasi sempre direte, ma adesso ho la sensazione che cerchino ancora di più l’abbraccio e il calore della propria gente quasi a chiedere conforto e la sicurezza di non essere soli nel cercare di tornare alla normalità, senza dimenticare mai Astori. In questo senso mi sono venuti i brividi quando ho visto i ragazzi a fine gara dirigersi verso il popolo viola, tutti “sugli attenti”, con quel gesto che fece domenica Hugo in segno di rispetto e riconoscenza al Capitano e che potrebbe diventare un saluto da fare abitualmente. Spero che diventi usuale anche  il coro in ricordo di Astori che si è sentito al 13° pure a Torino. Trovo che tutto questo ci renda, suo malgrado, unici.

Lo stesso Badelj continua ad emozionarci per l’attaccamento che continua a farci vedere e mentre usciva dal terreno di gioco vestiva ieri una maglietta bianca con l’immagine di Davide. Nessuno dimenticherà, ma certe manifestazioni d’affetto mi rendono orgogliosa dei calciatori viola e di tutta la tifoseria che protegge la sua squadra con convinzione e passione.

La Signora in viola