IL REGISTA DIMENTICATO

Nel corso dell'ultima sessione estiva di mercato la Fiorentina ha compiuto un'importante opera di restyling del reparto centrale del campo. In mediana Corvino, con il benestare di Pioli, ha operato un azzardo mica da ridere. Si è infatti consumata la dichiarata e volontaria rinuncia all'utilizzo di un regista tradizionale in mezzo al campo, sfruttando anche il mancato rinnovo di contratto con Badelj, il quale ha lasciato Firenze da svincolato. Per designare il suo sostituto il dg viola non è andato ad intervenire sul mercato con un rimpiazzo dalle caratteristiche simili, ad eccezione forse di Norgaard che però non sta trovando spazio, ma ha modificato la conformazione del centrocampo.

O meglio, l'ha fatto Pioli. Il tecnico gigliato ha figuratamente accettato la sfida che gli ha lanciato il suo dirigente, e per il momento si sta anche dimostrando capace di raccoglierne i migliori frutti. Il candidato a diventare il nuovo regista viola è stato sin da subito Jordan Veretout, anche se nelle prime due giornate il francese è stato assente a causa della squalifica rimediata al termine della scorsa stagione. Ecco che, senza paura, Pioli si è affidato ad un ultimo arrivato quale Edimilson, che tutto sommato ha anche risposto presente e regalato discrete sensazioni nell'interpretazione muscolare del ruolo. Dal rientro in campo del francese, poi, il ruolo non ha avuto più padroni diversi da lui. E in tutto questo il ricordo del regista classico, ed in particolare di un Badelj che ancora fatica a trovare lo spazio da prim'attore nella Lazio - con Leiva ancora favorito a prenderne il posto anche domenica nella sfida ai viola - è lontano dalle menti dei tifosi gigliati, e l'assenza del croato causa oggi molte meno preoccupazioni di quanto non fu al momento del suo abbandono. Un ricordo che forse si riaccenderà proprio domenica, quando a Roma incontreranno nuovamente quel regista ad oggi dimenticato.