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DAGLI 11 AI 25 METRI: VLAHOVIC SI È RIPRESO LA FIORENTINATUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 24 ottobre 2021, 20:20Notizie di FV
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

DAGLI 11 AI 25 METRI: VLAHOVIC SI È RIPRESO LA FIORENTINA

Si discuterà ancora a lungo sul perché Dusan Vlahovic oggi pomeriggio, a metà del primo tempo contro il Cagliari, si sia rifiutato di battere il calcio di rigore (lui, da ormai due anni rigorista designato) lasciando la non leggera incombenza a capitan Biraghi, freddissimo nello spiazzare Cragno. Si faranno decine di ipotesi, si creeranno le più fantasiose congetture senza però arrivare alla soluzione definitiva: dalla mancanza di personalità lontana anni luce da quella, ad esempio, del suo idolo Ibra (come qualcuno ha già iniziato a dire) alla più matura presa di coscienza che, in un momento del genere, forse era il caso di farsi da parte e lasciare spazio ad altri (e la curva, coi reiterati cori a Biraghi, deve avere apprezzato). 

Ognuno è libero di farsi la sua idea, conscio tuttavia del fatto che nella partita di questo pomeriggio - eccezion fatta per l’episodio del rigore - si è visto forse il miglior Vlahovic di questo inizio di stagione. E per giunta proprio in quello che per lui era, sulla carta, lo stress-test da un punto di vista psicologico che avrebbe potuto sollevare l’ennesimo polverone, in caso di prestazione negativa e di terza gara senza gol. Il serbo invece ha risposto presente: con un’apertura fatta con il goniometro per il contropiede di Saponara che ha dato il “la” al gol del 2-0 di Gonzalez al tris pennellato su calcio di punizione ad inizio ripresa. Nel mezzo la solita gara di leadership e sacrificio, condita dall’abbraccio con tutto il gruppo e mister Italiano dopo il 3-0.

Verrebbe quasi da pensare che, pur di rispondere alle critiche o agli scettici che in queste settimane gli hanno imputato di saper far gol solo su rigore, il numero 9 abbia quasi pensato di “snobbare” quella che da anni ormai è la specialità della casa (ovvero il tiro dal dischetto, che in Serie A lo ha visto sempre fare centro nelle ultime dieci occasioni) per prendersi la copertina della giornata andando a tirare (e a colpire mortalmente) addirittura da più lontano. Ovvero da fuori area, da dove con una cannonata da 25 metri ha chiuso i conti del match odierno restituendo dopo tante chiacchiere un po’ di serenità. A se stesso, prima di tutto, e poi ai 20.000 del Franchi.