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tmw / fiorentina / Notizie di FV
UN MESE ALL'ATTACCOTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 11 novembre 2022, 00:00Notizie di FV
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

UN MESE ALL'ATTACCO

Un mese per cambiare abito e sentirsi diversi, un mese nel quale la Fiorentina riscopre la sua vocazione offensiva capitalizzando (finalmente) il lavoro di un reparto avanzato costantemente nel mirino della critica. Perchè fino alla gara con la Lazio, 10 ottobre scorso, i numeri erano la prima spia di un grosso problema in attacco, e perché soprattutto gli interpreti parevano in grossa difficoltà a invertire il trend.

Poi i cambi di Italiano, e i primi risultati positivi, devono aver riavviato il processo, certamente favorito dall’aggiunta di Bonaventura al gruppo degli uomini offensivi ma anche alimentato da una crescita nei singoli parsa evidente. Con 20 gol messi a segno nelle ultime 8 partite, tra campionato e Conference League, la Fiorentina ha infatti cambiato marcia nell’area di rigore avversaria, e lo stesso sembra esser accaduto ai due riferimenti centrali Jovic e Cabral oltre che agli esterni.

Superato lo 0-4 interno con la Lazio di un mese fa gli uomini di Italiano hanno trovato l'invidiabile media di 2,5 gol a partita ma soprattutto hanno cominciato a vedere le proprie punte nel tabellino dei marcatori (e degli assistman). Nico Gonzalez, Jovic e Cabral nel round interno di coppa con gli Hearts, poi Kouamè che (su assist di Cabral) pareggia a Lecce, e ancora Cabral, Ikonè e Jovic nel k.o. con l’Inter o ancora Jovic e Cabral rispettivamente contro Basaksehir e Spezia, fino alle ultime sfide come quella di Riga dove in rete va anche Saponara, oltre Barak e Cabral, o come le ultime due partite in cui, oltre Jovic, pure Bonaventura entra tra i marcatori grazie ai due assist consecutivi di Ikonè.

Un patrimonio di 8 partite, tre delle quali in Europa tutte vinte, che in campionato ha fruttato ben 10 punti figli di tre vittorie (Spezia, Samp e Salernitata) una sola sconfitta (Inter) e un unico pareggio (Lecce), ma soprattutto i prodromi di un risveglio offensivo in grado di avviare una risalita che oggi consente alla Fiorentina di guardare alla sosta con meno ansie. Anche perché dopo tanto discutere sull’attacco della Fiorentina almeno nell’ultimo mese sono in tanti, in casa viola, ad essersi riscoperti bomber.