OLTRE CHIESA

Quasi schierati a protezione, praticamente in campo. Le prime ore della nuova visita di Commisso sono subito frenetiche e se il presidente lancia i primi messaggi, la dirigenza affronta la querelle Chiesa. Logico che il ruolo di Federico in questo momento sia la priorità da affrontare, altrettanto che sul tavolo ci sia molto altro. Le due sconfitte consecutive non sono ancora una prova certificata, ma certo rappresentano delle difficoltà che il campo racconta più chiaramente.

Se c'era il bisogno di un intervento della società nel suo primo vero banco di prova di fronte alla gestione di una problematica interna la risposta è immediata, tiene una linea volta a smussare gli spigoli e favorire i chiarimenti. Magari richiamando anche a maggiore responsabilità anche gli stessi giocatori, veri e propri artefici del calo di rendimento dell'ultimo mese.

Sotto questo profilo, dagli interventi di Commisso passando per Barone e Pradè, la società ha risposto presente, facendosi trovare pronta ad affrontare anche l'inevitabile bisogno di chiarimenti dopo qualche parola che non poteva passare inosservata. La ripartenza passa anche e soprattutto attraverso momenti di unione e questo sta provando la Fiorentina a fare, dal suo numero uno aio dirigenti, per difendere ulteriormente le proprie scelte. Che sia stata la conferma del tecnico o la non cessione di Chiesa. Gennaio è dietro l'angolo, niente è scontato, ma intanto si affronti il Lecce sabato sera finalmente con il giusto piglio.