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GAZZETTA, Dopo 3 anni c'è il chiarimento con CommissoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
domenica 8 settembre 2024, 12:40Rassegna stampa
di Redazione FV
per Firenzeviola.it

GAZZETTA, Dopo 3 anni c'è il chiarimento con Commisso

Dopo le polemiche, le querele e i "cartellini rossi", è finalmente tornato il sereno tra La Gazzetta dello Sport e il presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Questo il commento realizzato dalla rosea in cui vengono spiegati i motivi dei dissidi, iniziati ormai tre anni fa: "Le comunicazioni con Rocco Commisso si erano interrotte bruscamente più di tre anni fa, il 15 maggio 2021, quando uscì un nostro commento che fu la causa dello strappo. Era un periodo periodo caldo a Firenze, il giorno prima il presidente la Fiorentina era stato protagonista di una conferenza stampa dei toni molto accesi, in cui polemizzò anche con giornalisti e testate per alcune critiche ricevute, che riteneva ingiusta e presuntuose. Ci furono repliche, tra cui la nostra. Trovavamo sbagliata alcune sue affermazioni e nel commento cerchiamo di usare l’arma dell’ironia. Evidentemente senza riuscirci, visto che alcuni alcuni riferimenti e citazioni cinematografiche che richiamavano lo slang italo-americano in vecchi famosissimi film, ferirono molto Commisso che si sentì paragonato a certi protagonisti di Gangster movie". 

Poi le scuse del quotidiano: "Non era nostra intenzione offendere né lui nella sua storia umana e professionale, né le sue origini, né tantomeno l’intera comunità italo-americana. Provavamo a spiegarlo, senza risultato, prima in una telefonata che ricevemmo da Joe Barone durante la quale interviene lo stesso Commisso, visibilmente arrabbiato, e poi in un commento sulla Gazzetta e il giorno successivo. L’immagine odiosa dello stereotipo “Italiano d’America mafioso”, pur non essendo voluta, lo aveva profondamente turbato, amareggiato e ferito. La critica è sempre lecita ma se ferisce umanamente vuol dire che toni e parole usate si sono prestati all’equivoco e no a un’interpretazione offensiva. Fumo i primi già all’epoca a dispiacercene. E quando questo accade non c’è problema scusarsi. A distanza di tre anni tante cose sono accadute, anche a livello umano e personale, Che hanno facilitato un incontro chiarificatore. Con toni distesi Commisso nuovamente spiegato: “ certi ironia i non riesco ad accettarle perché aldilà del mio percorso fatto di studi, sudore, lavoro e fatica, richiamano uno stereotipo che ha colpito intere intere generazioni di italoamericani che sono stati etichettati come mafiosi. Un certo grande cinema ha quasi sempre rappresentato la nostra comunità come malavitosa e questo è rappresentato un grave danno e una colossale bugia, perché gli italiani hanno contribuito a far crescere l’America con il proprio impegno e il lavoro. Per un 1% che ha vissuto nell’illegalità, c’è un 99% di persone perbene di cui invece andare orgogliosi”. Siamo d’accordo con Commisso. E da qui, ripartiamo”.