Le grandi trattative della Roma - 1982, Vierchowod arriva in prestito con lo zampino di Andreotti
gli schiarisce le idee: «Da noi puoi fare quello che vuoi, l’importante è che la domenica rendi, altrimenti ne paghi le conseguenze. Regolati da solo».
E da solo si regola anche sul campo. Lui, abituato da sempre a marcare a uomo, si ritrova a dover imparare la zona.
L’adattamento fu comunque rapido e divenne il titolare della difesa giallorossa. La propria caratteristica distintiva: infatti, pur non essendo fulmineo nello scatto breve, risultava difficilmente eguagliabile sulle lunghe distanze «facevo i cento metri in meno di 11 secondi: ero un missile»; Enzo Bearzot lo riteneva «il difensore più rapido del mondo». Questo fece le fortune di Liedholm e a fine anno la Roma alzò lo Scudetto al cielo. Promessa mantenuta da Mantovani e ritorno a Genova da vincente. Nella Samp ne diventerà una bandiera con le sue 358 presenze in 12 stagioni, ma anche nella Capitale verrà ricordato come lo “Zar” della difesa.