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TMW RADIO - Sconcerti attacca Mendes: "A me lui e i suoi sacerdoti non sono mai piaciuti"TUTTO mercato WEB
martedì 22 giugno 2021, 19:28Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Sconcerti attacca Mendes: "A me lui e i suoi sacerdoti non sono mai piaciuti"

Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista TMW Radio, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dall'ottavo di finale Italia-Austria di Euro 2020: "Dipende dall'Italia, non dall'Austria. Se gioca come sa questo tipo di avversari lo supera sempre, è la mia convinzione".

Chi lascia il posto a Verratti?
"Locatelli, magari giocherà durante la partita. Verratti gioca certamente".

Chi l'ha delusa fin qui all'Europeo?
"La Spagna, mi sembra leggerina e si vede che stanno vivendo un momento difficile. Vivono pieni di critiche, mi ricordano l'Italia dell'82 o altre situazioni nostrane. Morata mi sembra un bel centravanti, sono semmai sorpresi dal cambio di generazione. Hanno giocatori ottimi ma non solidi, mi sembrano un vorrei ma non posso. La Germania poi ha una splendida abitudine a tenere il pallone cui però non accoppia una pericolosità costante. Ci sono numerose realtà che non sono abituate ad avversari che si chiudono, come invece succede. Noi invece avanziamo rapidamente fino all'area a piccoli passi: non so quanto durerà ma per ora siamo un'eccezione".

Si chiede troppo a Morata?
"Per me è un ottimo centravanti da nazionale. Non è lui il problema, i suoi gol li fa e li farà, semmai sono quelli intorno che non li fanno. Non vedo mezzali capaci di inserirsi, per esempio. Con due ali, rischi di lasciare solo il centravanti così. Mi pare più un problema collettivo nel gioco d'attacco".

Calhanoglu come Luis Alberto?
"Sono un suo estimatore e lo ritengo un buon giocatore ma Luis Alberto è meglio. Segna di più. Calhanoglu tocca troppo il pallone per essere uomo tra le linee, il suo peso nella squadra è quasi da ala. Nel centrocampo gira tanto ma non conclude molto. Prenderlo a costo zero è un ottimo affare ma non è né Luis Alberto né Eriksen".


Di lui e Donnarumma persi a zero dal Milan che ne pensa?
"I milanisti si devono rendere conto che non c'è Berlusconi. I giocatori non sono mai di una società, proprio per legge. Non li hanno persi, sono andati a fine contratto: quando succede, la tua offerta vale quella degli altri, è come andare semplicemente a un'asta. La proprietà non esiste più nel calcio. Il Milan poi ha già speso 27 milioni per Tomori, cioè l'intera campagna acquisti della scorsa stagione su un calciatore. La realtà è questa".

Che Fiorentina si aspetta e si augura?
"Molto fiorentino concentrarsi su Gattuso e non su Nico Gonzalez. Dell'allenatore mi interessa poco, uno ci sarà, sarei più preoccupato se avessi perso un giocatore. Ragioniamo di Gattuso pochi giorni dopo che la Fiorentina ha fatto l'acquisto più costoso della sua storia, troppo disfattismo. Non mi interessa chi ha ragione sulla storia di Gattuso, mi interessa chi paga. Chi l'ha pagato Gonzalez? Si dice: non si sapeva che Mendes faceva così? No, perché non conoscevamo le cifre. Il procuratore ha detto che aveva certi giocatori, sono andati a vedere ma sul conto c'era un forte rialzo di prezzo. La presidenza ha avuto una reazione... Qual è il problema? Perché deve essere la Fiorentina e non gli altri? Io quando vado a un ristorante non so quanto mi fanno spendere, ma alla fine del pasto giudico il pasto. Qui i soldi sono arrivati subito e ti sei alzato. Poi perché il contratto di Gattuso si può rompere e quello di Italiano no? Eppure la regola è la stessa. A Firenze c'è una guerra tra bande".

Nico Gonzalez va letto in chiave positiva?
"Non c'è da sperare, è un dato, un fatto realizzato. C'è un giocatore importante che altri volevano e ha preso la Fiorentina. Ora vedremo che succede. A me Mendes, lui e tutti i sacerdoti che si era portato dietro tra cui opinionisti fiorentini, non è mai piaciuto. E se si sta alla regola dovrebbe piacere a pochi. Ma poi sento questione sul fatto che Italiano non avrebbe quelli adatti a lui... Ma se l'anno scorso ha allenato un sacco di giocatori allo Spezia! Servono meno frasi fatte, più competenza e correttezza verso la società per fare meglio di quanto fatto negli ultimi vent'anni. Semmai mi dispiace per lo Spezia, questo sì, perché è operazione da colonia, da imperialismo, ma l'hanno fatto tante volte anche con noi. Si va avanti, cominciando a bussare. L'importante è stare dalla parte giusta, non da quella di Mendes".

Berardi è pronto al salto?
"Ora è un giocatore completo. Per fare un esempio: Chiesa è un mezzo grande giocatore, fa un gioco solo, mentre Berardi li fa tutti. Dirò di più, per me è adattissimo alla Premier League, è un giocatore da Inghilterra. Ha avuto le sue discontinuità, ma anche per infortuni".

Di Bernardeschi che ne pensa?
"Intanto è il vice-Insigne. Pensavamo potesse essere Chiesa, ma non è così: in quel ruolo serve un 10, non un'ala pura che è Spinazzola. Mancini non ha mai ragionato da selezionatore, ma in base ai propri principi e gusti o non avrebbe mai portato debuttanti all'Europeo. Per me Bernardeschi è un gran bel giocatore, anche con quell'aria balneare...".